[Akaashi]
In realtà quelle parole non le pensavo veramente, con lui in quel poco arco di tempo non mi ero sentito a disagio, la leggerezza con cui parlava mi sollevava il cuore, ma quelle parole mi uscirono come autodifesa. E dopo delle parole del genere, nessuno vuole avere più niente a che fare con te.
Molteplici lacrime mi rigavano il viso silenziose, non per l'idea di perdere Bokuto-San, ma più che altro per i ricordi che ritornavano a galla e per il senso di colpa natomi per via delle parole dette a Bokuto-San, che non meritava affatto.

Improvvisamente però mi sentii tirare, e pochi secondi dopo un'ondata di calore inondava il mio corpo.
<<Akaashi scusami, non volevo dire nulla di sbagliato>> disse con tono triste, e io mi strinsi un po' di più a lui.
<<No, piuttosto scusami tu Bokuto-San, mi sono fatto prendere dai brutti ricordi e non ho saputo gestire la situazione. Perdonami>> la mia voce si andò calmando poco a poco, e Bokuto-San sciolse quell'abbraccio e mi guardò in faccia.
<<Dai non piangere! Se vuoi parlare io ti ascolto>> mi rispose lui sorridendo e asciugandomi le lacrime con i suoi pollici.
<<Non voglio sembrarti acido, però non mi sento pronto a parlarne, non l'ho mai fatto e credo mi serva del tempo>> dissi abbassando lo sguardo, ma lui me lo riportò sù.
<<È normale tranquillo, del resto praticamente siamo estranei. Quindi prima di parlare di questioni delicate, io propongo di fare amicizia e di conquistarci la fiducia reciprocamente!>> esclamò, e io annuii.
<<Bene allora. Non ho molte passioni; mi piace studiare, leggere, la pallavolo e ascoltare musica. Per il resto non faccio molto altro. Tu invece?>> dissi e lui sorrise felice, ma non era il sorriso di prima, era più calmo e aveva le guance leggermente arrossate.
<<A me piace tantissimo la pallavolo, sono l'asso della squadra! Poi... non so, mi piace guardare la tv, giocare ai videogiochi e uscire>> disse a sua volta lui, e io annuii.
<<Akaashi, ti va di provare a fare due passaggi?>> chiese all'improvviso, e io annuii un po' incerto.

Dopodiché riprendemmo la nostra camminata, questa volte diretti verso un vecchio campo di pallavolo inutilizzato da molto tempo.
Arrivammo dopo una ventina di minuti, che passammo per la maggior parte stando in silenzio, oppure a darci degli sguardi veloci.
<<Bene Akaashi, siamo arrivati>> esordii Bokuto-San, e io annuii.
<<È grande, perché è stato abbandonato?>> chiesi, e lui si girò verso di me.
<<Perché si diceva che portasse sfortuna, così i giocatori cominciarono a stressarsi e a giocare sempre peggio, poi infine, hanno avuto l'occasione di andare in un campo più nuovo e non hanno di certo esitato.>> mi spiegò, e io rimasi abbastanza scioccato.
<<Cioè fammi capire... si sono fatti condizionare da alcune voci? E poi mi chiedono perché perdo la fiducia nel genere umano>> dissi sospirando e mettendomi due dita sulla tempia.
Sentendomi dire quelle parole, Bokuto-San sorrise e dopodiché ci addentrammo nella palestra, alla ricerca di una palla.
Non ci mettemmo molto per trovarne una, quel posto era praticamente pieno di oggetti ormai impolverati e inutilizzati.
<<Akaashi in che ruolo spicchi di più?>> domandò Bokuto-San.
<<Alle medie ero alzatore>> gli dissi per infirmarlo, e i suoi occhi luccicarono.
<<PERFETTO!>> esclamò urlando, e io feci un passo indietro.
<<Bokuto-San, mi metti paura>> dissi, e lui mi tirò per un braccio in mezzo al campo.
<<Tira! Tira!>> insistette, e io sospirai prendendo in mano la palla.

Non appena fummo entrambi in posizione, cercai di capire come facilitare la schiacciata a Bokuto, e dopo qualche secondo tirai.
<<merda>> dissi sottovoce. Quell'alzata era stata un totale fallimento.
<<Riproviamo>> dissi nuovamente serio, e vidi Bokuto ardere.
<<Si!>> esclamò, e io ripresi la palla.
Quel tiro sarebbe andato meglio, ne ero certo. Ormai avevo visto la postura di Bokuto, il suo modo di saltare e quello con cui muoveva la mano. Il mio più grande punto di forza in campo, era riuscire ad analizzare la situazione nel modo più veloce possibile.
Aspettai cinque secondi e dopodiché feci volare la palla, che questa volta Bokuto colpì in pieno e con una potenza strabiliante.
<<AKAAHI HEY HEY HEY! SEI LETTERALMENTE FANTASTICO!>> disse lui abbracciandomi, e io mi sentii un po' arrossire, ma per fortuna non se ne accorse.

Passammo l'intero pomeriggio a giocare fino allo stremo, e una volta raggiunto il mio limite ci fermammo.
<<Bokuto...San..per favore basta>> lo supplicai affannosamente, e lui annuì.
<<Certo!>> si limitò a dire raggiungendosi sulla panchina.
<<Certo che le energie non ti finiscono mai, eh?>> gli chiesi, e lui annuì sorridendo.
<<Si che mi finisco! Solo che ci vuole molto, molto, tempo>> precisò, e io sorrisi.
<<Dovresti farlo più spesso>> aggiunse infine, distendendosi e poggiando la sua testa sulle mie gambe.
<<Fare cosa? Giocare con te?>> chiesi alzando un sopracciglio, e lui mugolò per dissentire.
<<Sorridere>> mi rispose, indicando con un dito la mia bocca, e io gli misi una mano in faccia.
<<Ma guarda tu quanta confidenza! In più perché sei disteso se non sei stanco!?>> esclamai, e lui rise.
<<Ore sono magicamente esausto>> si limitò a dire.
<<Mi spiace, però dobbiamo andare che è tardi>> gli feci notare, e lui sospirò guardando l'orario dal telefono.
<<Uffa>> sbuffò, e io gli posai le mani sulle guance, come si fa ai bambini.
<<Dai, quando usciamo di nuovo prometto che forse, e dico forse, potrai stare in questa posizione.>> così Bokuto si alzò, e cominciò a camminare.
<<Una promessa è una promessa!>>
<<Si ma ho detto forse!>>

Infine mi lasciò davanti casa, e non appena entrai mia madre mi guardò sorridendo, come mai aveva fatto.
<<Ti sei divertito?>> mi chiese.
<<Forse>> le risposi sorridendo piano, e dopodiché mi andai a lavare, per poi crollare sul letto.

In fin dei conti non era andata così male quella giornata.






Ciao a tutti!💖
Spero che il capitolo vi sia piaciuto💕
Scusate eventuali errori di battitura💞

[𝐁𝐨𝐤𝐮𝐀𝐤𝐚]🦉𝚝𝚑𝚎 𝚘𝚙𝚙𝚘𝚜𝚒𝚝𝚎𝚜🎐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora