6. Una giornata con Ann

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Dormii molto male la sera prima di svegliarmi verso le otto e mezzo del mattino, orario abbastanza insolito per me. Mi scompigliai i capelli a causa dei forti rumori che facevano gli operai sotto casa, cosa stavano facendo a quest'ora del mattino? Per quanto tempo avrei dovuto subirli? Scesi dal letto controvoglia e mi affacciai alla finestra, la luce di primo impatto mi fece chiudere gli occhi per un momento, poi tutto si fece più nitido. A quanto pare i rumori non venivano da sotto casa, ma difronte, stavano ristrutturando una palazzina un po' rovinata, scorticata sulla superficie e visibilmente vecchiotta. 

Chiusi la finestra e sospirai rumorosamente tirando la testa all'indietro, mi aspettava una giornataccia anche oggi? Almeno il pensiero di dovermi preparare per l'aperitivo di oggi pomeriggio mi avrebbe distratta, mandai un messaggio ad Ann per ulteriori conferme circa l'orario e il luogo cui ci saremmo dovute incontrare e stare, mi rispose dopo due minuti augurandomi il buongiorno e dicendomi che l'orario sarebbe stato le quattro del pomeriggio ad un baretto vicino l'accademia, sorrisi al messaggio, le diedi la mia conferma per tutto e spensi il cellulare.

Avrei indossato il vestito che avevo comprato giorni prima, era ancora inutilizzato e posto nella sua busta bianca, dunque lo tirai fuori e lo scartai dalla bustina di plastica che lo proteggeva. Era bellissimo, ebbi la stessa reazione della prima volta che lo vidi in bella vista in vetrina del negozio, solo ancora non l'avevo provato. Lo posai sulle mie gambe e mi spinsi fino al bagno, mi lavai le mani e la faccia, nel momento prima di lavare anche i denti decisi di mettere un po' di musica sul cellulare, riprodussi la prima canzone che mi venne in mente, Be My Lover di La Bouche, appena la misi iniziai a muovermi mentre spazzolavo i denti, adoravo alla follia questa canzone, muovevo il busto a suon di musica con gli occhi chiusi e appena li riaprii avevo tutto il dentifricio che colava dalla bocca, sembrava avessi la barba, così risi e mi sciacquai per poi chiudere l'acqua e asciugarmi.

Quando finii di fare la mia solita colazione andai di nuovo in bagno per lavare i denti e provare il vestito; lavati i denti guardai il vestito per vedere come avrei dovuto indossarlo senza sbagliare, alla fine non era complicato, aveva semplicemente una cerniera al lato del fianco sinistro che doveva essere tirata su, dunque lo infilai dai piedi fino a su, infilai le braccia all'interno delle maniche a giromanica e alzandomi col busto dalla sedia leggermente riuscii a infilarmelo del tutto e alzare la cerniera; me lo sentivo aderente al corpo già da subito, uscii dal bagno per dirigermi in camera mia per guardarmi allo specchio, era proprio come pensavo, le mie forme venivano accentuante perfettamente, i miei fianchi stretti erano ben visibili e le mie cosce erano abbastanza scoperte. Mi piacevo.

Andai a truccarmi leggermente mettendo un po' di correttore sotto gli occhi, mascara e lucidalabbra. Mi truccavo sempre così, i trucchi troppo esagerati non mi erano mai piaciuti, né su di me né sulle altre ragazze.


Erano ormai le dieci e trenta quando decisi di uscire di casa per godermi un po' la mattinata, c'era un bel sole e un cielo azzurro e limpido, il caldo era meno insopportabile del solito, cosa che mi faceva piacere così passai per una cornetteria che subito attirò la mia attenzione: La vetrina era luminosa e faceva intravedere tutti i dolci, tra cui ogni tipo di cornetto mai visto, su di un bancone coperto da una tovaglia bianca finemente dettagliata da merletti quasi argentati. Approfittai per dare un'occhiata all'interno, avrei potuto assaggiare qualche loro prelibatezza, fortunatamente c'era una pedanina che mi consentiva di entrare nel negozio senza preoccupazioni; mi incantai alla vista dell'interno tanto che mi venne in mente la serie televisiva Emily in Paris, mi sembrava di essere in Francia nonostante la triste realtà fosse che io non ci avessi mai messo piede.

Il bancone era la cosa più affascinante e piena che io avessi mai visto in tutta la mia vita, c'erano un'infinità di dolcetti di varie grandezze, alla crema chantilly, alla panna montata, al cioccolato, alla crema di pistacchio oppure alla nocciola con scaglie di cioccolato fondente; non penso di averle dette tutte ma penso possiate immaginare, anche le vaschette di profiteroles! Che paradiso!

Fra l'arte e la musicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora