Fiamme gemelle

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Capitolo 10




Il giorno seguente fu devastante, il risveglio fu traumatico per il biondo.
Solite guardie che sbattevano contro le sbarre aperte, solite urla, solita rissa.
Strizzò gli occhi e sbadigliò, aspetta- solita rissa?
Hawks si alzò di colpo e si guardò in torno, non c'era traccia di dabi.
Subito si agitò, corse fuori dalla cella ma qualcuno gli bloccò l'uscita.
«Mi dispiace biondino, non posso lasciarti passare» disse Mr.compress, con aria colpevole e divertita.
C'entra dabi, Hawks ormai ne aveva la conferma, il terrore che potesse succedergli qualcosa lo portò a spingere malamente il ragazzo davanti a lui, che distratto com'era, quasi cadde a terra, dando ad Hawks il tempo di correre verso le urla e la folla nel piano inferiore.
Scese le scale con alle calcagna Mr. compress, corse più velocemente che poté ed arrivò davanti a quel gruppo di urla.
Quando notò che dabi era sopra denki la preoccupazione è il panico lo invaserò dalla testa ai piedi. Che stava succedendo? Perché dabi stava picchiando uno dei suoi amici?

«Che cazzo fate!?» urlò, mettendosi in mezzo, difendendo denki con il suo corpo. Dabi lo guardava irritato, poi lo prese dal polso e lo scansò in malo modo, sorprendendolo.
«Levati di mezzo» disse, prima di scagliarsi di nuovo su denki che cercava di difendersi aiutato anche dal suo ragazzo.
Dabi prese sotto di se anche shinso che cercava di parare i colpi.
«Basta, lasciali!» urlò nel panico Hawks, buttandosi in mezzo a loro come ormai d'abitudine, beccandosi un pugno di dabi allo stomaco che sicuramente non sarebbe dovuto arrivare a lui.
Dabi si bloccò quando si rese conto di aver colpito Hawks allo stomaco, quest'ultimo si era piegato gemendo leggermente.
«Ti avevo detto di levarti di mezzo!» gli urlò dabi, per poi prenderlo dal polso e trascinarlo via, non prima di rivolgersi a denki e il suo gruppo
«non è finita qua.» Disse minaccioso.

«Mi spieghi che cazzo sta succedendo!?» gli urlò Hawks furioso, una volta arrivati in cella, raggiunti anche dal resto del gruppo di dabi che erano stati impegnati a bloccare e minacciare le guardie.
«Saranno cazzi miei» disse freddo, sedendosi nel suo letto con sguardo pensieroso. «Cosa...» sussurrò deluso Hawks.
Perché dabi si comportava in quel modo con lui, nonostante fossero passati ormai più di quattro mesi e i loro rapporti era migliorato, nonostante quello che avevano avuto la sera prima e i giorni precedenti...
«Dabi, cosa pensi di fare?» chiese serio shigaraki, «non è ovvio? sono morti.» Rispose dopo poco il corvino.
Hawks era confuso, quella tensione, quella conversazione, la rissa con il suo amico... cosa stava succedendo?
«Potete spiegarmi cosa diamine sta succedendo!?» quasi urlò Hawks.
Ci fu un silenzio tombale, tutti si guardavano in modo serio e indeciso, tutti tranne dabi che era deciso a non parlare per il momento, doveva prima scoprire e capire altre cose prima di poterlo dire ad Hawks.
«Va bene, vado a chiederlo al mio amico che è stato pestato da uno stronzo che non vuole dirmi il motivo! Mi duole dirlo ma sto iniziando a pensare che le voci su di te siano ver-» disse Hawks, deluso da tutta quella situazione.
«Hawks, no.» lo interruppe toga, seria come non l'aveva mai vista.
Hawks era ancora più confuso, perché tutti sembravano preoccupati e seri e avevano picchiato denki? Cosa gli aveva fatto il suo amico?
«No, cosa!? Perché sto impazzendo e non so più cosa pensare o da che parte stare!» urlò esausto, ed erano solo le otto di mattina...

«Dovresti dirglielo» disse shigaraki rivolto a dabi, che lo fulminò con lo sguardo.
Lui avrebbe voluto dirglielo, ma questo significava uno: perdere tempo prezioso, due: vedere Hawks ferito.
Odiava ammetterlo ma teneva ad Hawks e per lui avrebbe fatto di tutto. Quel pennuto aveva sfondato la sua corazza ed era entrato nel suo cuore ormai marcio senza nemmeno chiedere il permesso, e in un batter d'occhio Hawks era diventato qualcuno a lui importante, qualcuno da proteggere, da amare.
Ma cos'è veramente l'amore? Lui che non l'aveva mai provato o ricevuto come poteva sapere se quello fosse davvero amore o se fosse qualche inganno dalla vita per ucciderlo?
Lui che era cresciuto con un amore da non potersi definire tale, un amore distorto, un amore che facesse da copertura a quello che che subiva realmente.

L'inferno ha il tuo nome -Dabiˣhawks IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora