Epilogo

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Epilogo

Erano in Francia, di preciso a Parigi.
Avevano nuove identità, erano solo loro due adesso, loro due contro il mondo, contro ogni pericolo che si sarebbe messo sul loro cammino.
Dabi per gli altri era: Ryu. Hawks invece: yuki.
Due nuove persone in un posto nuovo e lontano da tutti i loro demoni del passato.
Ora abitavano insieme, una piccola casa in periferia, si stuzzicavano ogni giorno, litigavano per la più piccola cosa, ma si amavano più di ogni altra cosa al mondo e sarebbero morti l'un per l'altro.
Erano passati solo pochi giorni eppure si sentivano così a casa, come non si erano mai sentiti fino a quel momento, erano felici e lo sapevano.

Avevano appena finito di cenare e pulire o almeno, Hawks lavava i piatti e dabi lo provocava per stuzzicarlo, amava vederlo arrossire, lo aveva sempre amato. Passò le sue grandi mani sui fianchi di hawks facendolo rabbrividire, per poi iniziare a lasciargli languidi baci su tutto il collo.
Dabi fece voltare di colpo Hawks, inviandolo a baciare con foga e desiderio. Lo voleva, voleva possederlo e farlo suo, marchiarlo come fanno i lupi quando trovano qualcuno che amano davvero.
Vuole averlo tutto per se, spogliarlo, osservarlo in ogni sua angolazione, baciarlo, sentire i suoi gemiti, farlo arrossire, amarlo... dabi voleva invecchiare con Hawks, passare ogni fottuto istante con quel suo piccolo chicken di cui non sarebbe mai stato sazio.
Hawks lo voleva, voleva sentire il corvino dentro di sè, voleva sentire le sue mani sul suo corpo nudo.

E successe: dabi prese Hawks in braccio mentre quest'ultimo allacciava le gambe alla sua vita, stringendo le braccia sul suo collo e baciandolo con foga. Dabi lo fece stendere sul suo letto per poi sovrastarlo con il suo corpo.
Iniziò a toccare l'erezione del biondo mentre continuavano a baciarsi, mordersi, leccarsi.
Dabi continuò a masturbarlo fino a farlo venire con un gemito che lo fece eccitare ancora di più.
«Voglio sentirti gemere il mio nome, capito pennuto?» sussurrò rauca al suo orecchio, per poi entrare dentro il biondo con due dita già lubrificate, facendo irrigidire il corpo sotto di lui.
Dabi stesse un po' prima di iniziare a muovere le dita, così da farlo abituare, per poi aumentare la velocità e uscire le dita per poterlo penetrare con la sua erezione pulsante e dolorosa. «Dabi» gemette Hawks, inarcando la schiena.
Entrambi gemettero nelle labbra dell'altro, ansimando, entrambi con i visi arrossati e le labbra gonfie bagnate.
Dabi spingeva sempre più veloce, tenendo i polsi di Hawks strette sulla sua testa, stuzzicando l'erezione di Hawks con la mano libera.
Entrambi vennero dopo un paio di spinte per poi raggiungere l'orgasmo subito dopo. «Ti amo» sussurrò Hawks, ansimando mentre le ultime lacrime scendevano dal suo viso arrossato.
Dabi sorrise, per poi baciarlo in modo dolce.
«Anche io, più di quanto possa immaginarti.» rispose dabi, stringendo a sé il biondo.
Erano rari i momenti in cui il corvino si lasciava andare a questi momenti dolci e per Hawks erano momenti da ricordare per sempre, come la loro storia.

«Domani ti faccio conoscere i miei fratelli e mia sorella.» Disse d'un tratto dabi, facendo alzare di scatto Hawks per lo shock, per poi farlo gemere per la fitta al fondo schiena.
«Cosa!?» urlò difatti, completamente scioccato.
«Beh, si. Quando uccisi mio padre li obbligai a cambiare identità e scappare qui in Francia, promettendogli che un giorno li avrei raggiunti.» confessò, felice di poterlo dire a qualcuno che ama. Hawks quasi rabbrividì per il modo in cui l'aveva detto, come se gli fosse caduto un bicchiere d'acqua a terra. Però fu felice che Dabi si apriva sempre di più a lui, fidandosi e confessandogli ogni suo segreto o pensiero.
«Ah, questa si che è una sorpresa» «dovranno pur sempre conoscere loro cognato» affermò dabi, sorridendo consapevole della reazione di Hawks.
E difatti il biondo era arrossito iniziando a sclerare.
«quindi stiamo ufficialmente insieme?» chiese imbarazzato
«No» «eh-» «ovvio, stupido pennuto» rise dabi, nel vedere la reazione offesa di Hawks.

«Dabi» disse Hawks subito dopo
«cosa?» chiese Dabi, giocando con le ciocche bionde di Hawks.
«Ti va di dirmi il motivo per la quale hai ucciso i tuoi...» chiese, cercando di non risultare troppo diretto. Dabi annuì quasi incerto
«lui violentava sia me che mia madre e lei era rientrata senza che nessuno lo sapesse, volevo uccidere solo lui... mia madre non era prevista. Mi sentivo in colpa per aver ucciso mia madre, l'unica persona che provava a far funzionare una famiglia rotta da un uomo orribile, quindi per punizione avevo deciso di scontare la mia pena.» non lo aveva mai detto a nessuno ma Hawks era il suo ragazzo, a lui avrebbe detto tutto.
Il biondo singhiozzò, stringendo a sé il corvino.
«che fai? Piangi? Non devi preoccupartene, quella è acqua passata.» Gli asciugò le lacrime, per poi baciarlo in modo dolce e lento.

«Dabi!»
«mh?»
«Guarda dalla finestra, sta nevicando! Nevica!»
«Oh è vero, ti piace così tanto?»
«La neve è stata presente in questo nostro momento, adesso mi piace di più. È la chiave di quello che siamo.»
«Stupido chicken» rise.
«Hey! Sei tu che sei come la neve, bellissimo quanto freddo, ma se ti sciogli riesci ad essere un amore.»
«Cosa vorresti insinuare con questo, stupido pennuto?»
«Che ti amo e ti darei il mio cuore se ne avessi bisogno»
«Il tuo cuore e già di mia proprietà, appartieni a me.»
«Sarebbe il tuo modo da stronzo di dirmi che mi ami?» rise
«forse...»

Hawks rise, baciandolo per poi cadere in un sonno tranquillo, stretto tra le braccia del suo primo e ultimo amore.


Piacere, sono keigo takami e non sono più innocente.
Ma sinceramente se potessi tornare indietro rifarei tutto in maniera uguale, senza cambiare nulla, perché è questo che mi ha portato da lui, dalla persona più importante della mia vita, dalla mia vera e prima famiglia.



Fine.

L'inferno ha il tuo nome -Dabiˣhawks IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora