Capitolo cinque.

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***
/Harry.
Stavo camminando tranquillamente, senza troppa fretta. Non volevo arrivare per primo, ma non volevo neanche farlo aspettare..
"Calmati, Styles!" disse la mia vocina interiore. Aveva ragione, ero fin troppo nervoso. Ma cosa mi stava succedendo?
Arrivai poco dopo al parco e camminai ancora, fino a quando non vidi subito Louis.
Mi avvicinai a lui e gli feci un piccolo sorriso, anche se stavo arrossendo come uno stupido.
« Ehm.. Ciao Louis » dissi io, un po' imbarazzato.
« Ciao, riccio » disse lui, avvicinandosi a me per lasciarmi un bacio sulla guancia. Nel sentire quelle labbra così soffici sulla mia pelle, arrossì maggiormente e chiusi gli occhi, sospirando.
Ma improvvisamente mi ritrovai steso a terra, da un pugno sul viso. Urlai quasi dal dolore, mentre tenevo una mano ferma sulla parte colpita. Sentii le risate, le loro risate..
« Pensavi davvero che volesse vederti per qualcosa? » disse un suo amico, tirandomi un calcio dritto sullo stomaco, così forte che mi spostò da terra. Singhiozzai, e cominciai a piangere subito dopo. Mi avevano preso in giro..Non potevo crederci. Ci sono cascato. Sentii di essere preso dalla maglia e successivamente, un pugno dritto sulla parte delle labbra. Cominciai a sentire il sangue scendere lentamente, mentre cercavo di coprirmi. Mi stavano facendo male. Troppo male..
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/Louis.
Guardai attentamente tutto quello che gli stavano facendo i miei amici, e mi sentii in colpa. Non dovevo prenderlo in giro. Sono una merda.
« Adesso basta, lo stai massacrando! » urlai io ad un mio amico che lo stava facendo sul serio male. Aveva ormai tanti lividi Harry, e il sangue ovunque. Notai le sue lacrime, e tirai via con forza il mio amico. Lui lo lasciò cadere a terra e velocemente, io e i miei amici, scappammo via. Volevo aiutare Harry, ma non potevo farlo.
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/Harry.
Finalmente andarono via. Ero dolorante, mi faceva male tutto. Non avevo neanche forza di rialzarmi, mi faceva male tutto.. E piangevo. Portai le mani sul viso, e continuai a piangere. Non ne potevo più.. Volevo morire.
Improvvisamente sento un urlo di una persona.
« Harry, cosa ti è successo? » urlò Niall. Niall, il mio Niall. Era qui.
Mi prese velocemente in braccio e io continuai a piangere, non avendo forza di parlare.
Voglio Louis...
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Mi trovai a casa sua quando mi svegliai da una lunga dormita. Avevo la vista un po' sfocata, ma non ci feci caso più di tanto.
« Piccolino, come stai? » sentii una voce. Mi girai velocemente dall'altro lato e notai Liam, Zayn e Niall. Non so bene chi mi aveva chiesto quello, ma comunque decisi di parlare.
« Male » dissi, con voce tremante. Mi chiusero tutti e tre in un grosso abbraccio. Eppure Liam non mi conosceva e Zayn mi aveva visto solo una volta. Io ricominciai a piangere.
« Sia chiaro, ora spezzo Louis » urlò pieno di rabbia Niall. Io lo fermai, e lo strinsi a me, con quella poca forza che avevo e si rilassò.
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Restai da Niall tre giorni, senza andare a scuola.
Quando tornai a casa, mia madre quasi mi picchiò quando mi vide, ma allo stesso tempo era preoccupata.
« Cos'è successo? Amore mio, parlami, cos'è successo? » disse lei, accarezzandomi lentamente ogni singola parte del viso. Ah, mia madre. Quanto mi era mancata. Le spiegai con calma ogni cosa, ma la pregai di non dire niente a nessuno. Non volevo facesse casini.
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Passarono due settimane, e io rimasi in camera mia sul letto, tutto il tempo..Senza andare a scuola. Stavo fin troppo male, non mangiavo e non avevo voglia di fare niente. Louis mi aveva distrutto.
Sentii il telefono vibrare, e subito lo presi.
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Da: Nì♥
Ciao piccolino, stai bene? Appena puoi, scrivimi. Verrò a trovarti stasera x
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Gli risposi con un semplice "Va bene", non riuscivo a rispondere alla sua domanda. Ne trovai anche uno di Louis, ma subito lo cancellai. Buttai il telefono a terra per rabbia, e cominciai a piangere. Stavo male, troppo male.
Sentii la porta di casa bussare e poco dopo, la sentii aprire. Nessuno diceva nulla, ma avevo sentito mia madre dire "È di sopra, vai pure". Io nel frattempo mi ero nascosto sotto le coperte. Avevo metà faccia distrutta e le labbra gonfie, insieme alla guancia. Non volevo farmi vedere così da nessuno.
Ma quando la porta di aprì, rimasi sorpreso.
« Che cazzo vuoi, tu? Sparisci! » urlai, alla sua vista.

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NA;
Ecco qui l'altro capitolo! Se c'è qualche errore scusatemi, ma non ho davvero il tempo di rileggerlo.
Fatemi sapere se vi piace. Bacini, Raf xx

Stop hurting me. // Larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora