Capitolo undici.

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***
/Louis.
Questa volta ho esagerato. Ho detto quelle cose ad Harry, e lui ora è ubriaco per colpa mia..
Devo muovermi.
Mi alzai in fretta e in furia dal letto, andando a vestirmi con le prima cose che mi capitarono in mano. Notai anche che avevo le scarpe diverse, ma non importava. Scesi velocemente giù e mi aggiustai un po' i capelli, presi le chiavi della macchina e in poco tempo mi trovai fuori casa. Mi avvicinai velocemente alla macchina e quando entrai, persi tempo a cercare il posto per mettere la chiave. Era troppo buio.
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Guidai fino a casa di Michael, e avevo parcheggiato la macchina il più vicino possibile. Entrai velocemente in casa, notando ancora quella testa senza fine. Mi guardai intorno, non riuscivo a vedere Harry. Così andai anche di sopra. Cercavo per le stanze, e disturbavo anche quelli che scopavano.
«Che schifo» borbottai.
Ma poco dopo il mio respiro si blocca, e ho la faccia pallida.
Harry, il mio Harry, svenuto.
«Oh no, no no» quasi urlai io. Mi avvicinai a lui e lo presi in braccio. Nel frattempo vidi Niall, che quasi urlando cominció a parlare.
«Cosa gli hai fatto? Bastardo!» disse.
«Stai calmo, è svenuto perché ha bevuto. Lo porto a casa mia» risposi io.
Non gli diedi neanche il tempo di rispondere che già mi trovavo fuori da quella casa. Misi Harry in macchina con tanto di cintura, per cercare di mantenerlo.
Quando entrai anch'io subito partii per la strada di casa, tenendo una mano di Harry nella mia, per tutto il tempo.
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Una volta arrivato e sceso dalla macchina, presi velocemente Harry in braccio e andai in casa. Cercai di non far rumore, erano comunque le tre del mattino.
Andai pian piano di sopra, e quando arrivai in camera mia, chiusi prima la porta. Mi avvicinai al letto e lascio scivolare delicatamente Harry sopra. Successivamente gli sfilo la maglia e la cintura dei suoi pantaloni, per farlo stare meglio. Sbottono anche il bottone dei pantaloni e faccio scivolare la zip giù. Passo alle scarpe e le sfilo, per sfilare i pantaloni subito dopo. A quella vista cominciai a mordermi il labbro inferiore.
Era quasi del tutto nudo, e stava cominciando finalmente a prendere colore sul viso. Così sorrisi, e mi sfilai le scarpe e la maglia. Avevo una tuta, quindi andava bene. Andai a stendermi sul letto, e strinsi il più forte possibile Harry a me, anche se avevo io la testa contro il suo petto. Ridacchiai, perché era davvero alto.
Ma in poco tempo cominciai a dormire, stretto al meglio contro il suo corpo dopo aver coperto entrambi con la coperta.
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/Harry.
Mi svegliai la mattina dopo, con un mal di testa davvero forte. Passai le mani sul viso, e quando aprii gli occhi quasi sussultai, nel vedere il posto in cui mi trovavo. Ero anche senza vestiti, cos'è successo? Ma notai che c'era anche una persona stretta a me e girai velocemente il viso.
«Lou!» sussurrai, sorpreso. Mi aveva portato fino a casa sua, perché ero svenuto. Oh, che amore..
Poco dopo lo vidi aprire gli occhi lentamente, e quando passò lo sguardo su di me, sorrise.
«Ciao» disse lui, accarezzandomi la schiena.
«Ciao» ribattei io, arrossendo alle sue carezze. Mi aveva spogliato, ed a quel pensiero..Mh.
«Ascolta Haz..I-io..Volevo chiederti scusa. Non volevo dire quelle cose, io non dicevo sul serio. Ti prego, perdon-» non gli feci dire un'altra parola che subito lo baciai. Lui ricambiò subito, e si mise a cavalcioni su di me. Strinsi la sua schiena tra la mani, e ci baciammo a lungo, fino a quando..
«Haz..» disse lui, guardandomi per un attimo.
«Sì?» sussurrai io, sorridendogli.
«Voglio fare l'amore con te, Harry» sussurrò lui. Il mio cuore cominciò a battere veloce, fin troppo veloce. Non potevo crederci. Aveva detto davvero quelle parole?
Sorrisi ancora più ampiamente, e in poco tempo mi ritrovai io su di lui. Cominciai a baciargli il collo, e lui subito cominciò ad ansimare. Gli feci un piccolo succhiotto poco dopo.
«Per far capire a tutti di chi sei» sussurrai io.
«Proprietà privata di Harry Styles» sussurrò lui.
Io sorrisi e continuai a baciargli il collo, scendendo lentamente verso il petto. Stava trattenendo il respiro, e potevo notarlo dalla sua pancia messa in dentro. Così alzai lo sguardo verso di lui, e sorrise di nuovo, un po' ansimante.
«Continua, ti prego»disse lui. Così sorrisi e ripresi a baciargli il petto, scendendo lentamente verso un suo fianco, che presi a mordere. Lui fece un piccolo gemito e chiuse gli occhi. Avvicinai la mano sulla tuta che indossava, fino a quando non venni fermato da lui.
«Devo dirti una cosa prima, Haz» sussurrò lui. Io mi avvicinai al suo viso e prima di farlo parlare, gli lasciai un bacio a stampo sulle labbra che lui subito ricambiò.
«E-ecco..» disse, fermandosi per un attimo. Io nel frattempo gli accarezzavo i capelli.
Cosa doveva dirmi?
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Stop hurting me. // Larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora