Capitolo sei.

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«Ho detto che devi andare via!» urlai ancora. Non voleva andare. Ma dio, cosa vuole? Vuole prendermi ancora in giro?
«Oh, Harry..Cosa ti hanno fatto?» sussurra Louis, avvicinandosi lentamente dopo aver chiuso la porta della stanza.
«Dovresti sentirti in colpa tu, coglione! Sei stato tu. Vaffanculo, esci da questa stanza!» gridai ancora. Perché mia mamma non è qui? Perché non l'ha cacciato fuori?
«Smettila, capisco che ho sbagliato, ma non è stata colpa mia, mi..Dispiace» sussurra lui. Lo guardai. Sembrava sincero, ma io ero fin troppo arrabbiato. Lo lasciai sedere sul letto e solo lì, notai che aveva portato dei fiori. "Oh, che gesto carino..E poi è così bello, guarda i suoi capelli..Gli occhi!" disse la mia vocina interiore. Come dargli torto? Aveva quei bellissimi capelli messi in disordine, gli occhi di un bellissimo azzurro accesi. Era bellissimo.
«Ah, questi..Sono per te» disse lui, porgendomi i fiori, anche se aveva uno sguardo un po'..Cattivo. Li presi, sussurrando un piccolo "Grazie".
«Perché mi guardi così?» continuò lui, notando che ero incantato. "Merda, l'ha notato..Oddio, oddio." disse la mia vocina, mentre io ero rosso. Fin troppo rosso.
«Ehm..Nulla» dissi, sperando di risolvere qualcosa.
«Quando tornerai a scuola, Haz?» disse «Sono tutti preoccupati per te» continuò, mentre mi accarezzava una mano. Sospirai a quel tocco, non..Non me lo sarei aspettato. Non da lui. Ma non lo avevo perdonato.
«Credo..Domani, non ne sono sicuro» dissi, chiudendo la mano che accarezzava lui in un pugno.
Stava per continuare a parlare, fino a quando non squillò il mio telefono. Risposi subito, per non parlare con lui. Mi guardò male, e passò lo sguardo al telefono, mordendo il labbro inferiore.
«Sì? Oh, ciao Liam» dissi io, sorridendo ampiamente. Nel frattempo guardavo Louis..Sembrava..Geloso.
«Sto bene, grazie. Sì, vieni con Niall e Zaym stasera, mi fa piacere» continuai. Alla fine ci salutammo e chiusi la chiamata.
«Mh..Scusa Lou, mi chiama sempre» gli spiegai. Lui annuì, sorridendo di nuovo.
«Come mi hai chiamato?» disse lui. Solo ora avevo fatto caso che lo avevo chiamato per un piccolo nomignolo, e ridacchiai.
«Lou» ripetei io. Lui allargò ancora il suo sorriso.
«Non mi faccio chiamare con dei nomignoli, ma detto da te mi sembra carino» disse Louis, mentre mi scompigliava i capelli. Si era avvicinato più a me. Sorrisi insieme a lui.
«Ascolta..Cerca di venire domani a scuola, puoi sederti vicino a me e stai sicuro, nessuno ti darà fastidio» disse. Arrossì ancora, ero davvero in imbarazzo.
«Grazie Lou..Ci proverò, perché il tuo amico mi ha fatto male ad una gamba e fa ancora male» dissi io. Lui mi guardò, e annuì. Si avvicinò più a me, e il mio respiro sembrava diventare man mano irregolare. Posò le labbra proprio sulla guancia dove mi avevano fatto male. Gemetti per quel leggero dolore che avevo sentito, ma lui continuò a lasciarmi dei piccoli baci sopra, e in poco tempo non sentii più dolore. Chiusi gli occhi, mi stavo rilassando.
«Ora devo scappare, riccio» disse, ancora con le labbra premute sulla guancia «Ci vediamo domani, se vuoi vengo a prenderti a prima mattina, andiamo insieme» continuò. Sorrisi, e lo guardai ancora una volta. Eravamo vicini, davvero vicini. Per una volta nella mia vita volevo essere baciato, baciato proprio da lui. Dal mio bullo. Poteva essere possibile?
«S-sì, mi va b-bene» sussurrai, mordendo il labbro inferiore. Lui sorrise ancora e si alzò dal letto, lasciandomi un bacio a stampo nei capelli. Ridacchiai.
«Allora ciao» dicemmo in coro. Scoppiammo a ridere insieme, e lui subito dopo andò via. Mi sento meglio.
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«Ad Haz piace Louis! Ad Haz piace Louis!» dissero Niall, Liam e Zayn insieme, mentre mi avevo chiuso in un abbraccio.
«Spostatevi, e no. Non mi piace!» dissi, mentre ero arrossito, fin troppo. In poco tempo loro si sistemarono sul letto, anche se Niall era steso affianco a me, e mi teneva ancora abbracciato, con la guancia posata contro la mia spalla e una mano che accarezzava i miei -bellissimi!- ricci.
«Ascolta piccolo, sabato c'è una festa» disse Niall, mentre mi guardava «Vorresti venire? È tra quattro giorni, dai dai!» finì di parlare, e io lo guardai. Guardai anche Zayn e Liam che mi sorridevano.
«Va bene, ma non allontanatevi da me!» quasi urlai io, ridendo.
Passammo l'intera serata a ridere, e Zayn stranamente dormì con me. Era un tesoro mentre dormiva, ma sia chiaro, solo quando dormiva.
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«Tesoro, alzati» sussurrò piano mia mamma, mentre mi accarezzava i ricci.
Aprii piano gli occhi e la guardai, sorridendo.
«Oggi vai a scuola? E chi è lui?» disse, guardandomi male.
«Sì, vado. É un mio amico, non poteva tornare a casa» spiegai velocemente ma a voce bassa.
Ma lei non si fermò. Doveva andare a scuola e mi salutò velocemente.
Notai che era davvero presto, così avrei lasciato dormire per un po' Zayn. Mi alzai lentamente, per non svegliarlo. Aveva dormito tutto il tempo abbracciato a me, e ora si era stretto al cuscino. La tenerezza.
In poco tempo ero pulito, vestito e fresco. Andai a svegliare anche il mio amico poco dopo e lui saltò del tutto dal letto. Si era preparato anche lui in pochissimo tempo, ma ci mise venti minuti per aggiustare i suoi capelli. Eppure oggi non doveva andare a scuola, e si era preparato per bene.
«Andiamo Zayn, sei unico» sbuffai io, mentre preparavo velocemente lo zaino. Lui scoppiò a ridere e io sbuffai ancora. Improvvisamente il campanello della porta di casa bussò, e io diventai pallido. Era Louis, ne ero sicuro. Così feci un bel respiro e andai giù, aprendo la porta. Trovai un Louis stanchissimo che mi guardava, sorridendo. "È così bello."
«Buongiorno Haz!» ridacchiò, lasciandomi un bacio sulla guancia.
«'Giorno Lou» risposi, sorridendo. Stava per parlare quando sentimmo entrambi la voce di Zayn. Io ridacchiai e lui mi guardò male.
«Zayn? Ha dormito qui?» chiese Louis. Io annuì ad entrambe le domande, e lui si fece improvvisamente serio.
Ma notai che era tardi, e Zayn doveva muoversi.
«Zayn, devi muoverti» dissi. Lui scese velocemente e mi fece la linguaccia.
«Sono qui!» urlò. Io ridacchiai.
«Andiamo Haz, è tardi» disse Lou. Prese il mio zaino che avevo posato sul divano, e lo tenne lui. Uscimmo tutti e tre insieme e Zayn andò per un'altra strada poco dopo. Ci ritrovammo solo io e Louis, a camminare verso scuola. Incontrai anche i suoi amici, quelli che mi picchiarono. Andai a nascondermi dietro di Louis, anche se io ero un po' più alto.
«Tranquillo Haz, va tutto bene» sussurrò lui e io mi rilassai.
«Cosa ci fai con questo frocio, Tomlinson?» sputò fuori Ethan, uno dei suoi amici. Abbassai subito lo sguardo, e mi allontanai da loro, prendendo lo zaino dalle mani di Louis. Eravamo arrivato fuori scuola, così mi appoggiai ad un muro, mentre tutti mi guardavano, ma non si avvicinavano neanche i miei tre ed unici amici. "Hai qualche malattia?" disse la mia vocina. Non lo sapevo neanch'io. Mi ritrovai con lo sguardo rivolto verso giù, fino a quando non si presentò di nuovo Louis proprio di fronte a me, e mi teneva una mano.
«Haz, ascolta..» disse lui, mentre io stavo quasi piangere, e senza che me ne ero accorto, lo avevo abbracciato...
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NA;
Vi ho lasciato sul più bello :c
Scusatemi, ahahah! Non sono cattiva, io vi amo :c
Bacini, Raf xx
P.S; se c'è qualche solito errore scusatemi, non ho tempo di rileggere ♥

Stop hurting me. // Larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora