{Prima di iniziare, vorrei dedicare questo capitolo a lucciolina_55, adora davvero tanto la mia storia e quindi, ti dedico questo capitolo con tutto il cuore! ♥}
***
«Har, che stai facendo?» disse Louis al mio orecchio. Forse parlava del fatto che lo stavo abbracciando, quindi velocemente mi allontanai da lui e abbassai ancora lo sguardo. Avevo gli occhi lucidi, di nuovo.
«Scusa» dissi semplicemente. Lui portò una mano sulla mia guancia, e io lo guardai. Sorridemmo insieme e mentre stava per parlare, ecco che la campanella suona. "E che cazzo! Sempre così va a finire." disse la mia vocina. Le diedi assolutamente ragione. Così entrammo a scuola e camminavamo lentamente verso la classe, anche se c'era qualcuno che salutava Louis ma guardava male me.
«Stai tranquillo Haz, non possono farti del male. Non più, ti voglio bene» disse Louis, posando un braccio attorno alle mie spalle, in un mezzo abbraccio e notai che si era alzato sulle punte.
«Oh Lou, che nanetto» scoppiai a ridere. Lui mi guardò male e fece una linguaccia, allontanandosi da me.Quando arrivammo in classe tutti ci guardarono sorpresi e sentii quelle oche della classe dire "Lo dico che sono froci, guarda che si prendono quasi per mano" e io le guardai semplicemente male. Ero gay sul serio, quindi potevano evitare.
Ero seduto vicino Louis, e mentre cercavo di prestare attenzione al compito in classe che stavamo facendo, lui mi distraeva perché parlava. Parlava davvero tanto.
«Ehi Lou?» lo chiamai io. Lui subitò mi guardò sorridendo, inclinando appena la testa di lato.
«Chiudi quella cazzo di bocca?» gli chiesi io, gentilmente. Lui mi guardó male e fece una smorfia, concentrandosi finalmente sul compito. Ma sul mio, in verità. Stava copiando!
«Stronzo» farfugliai io, ridendo. Lui non mi guardò male come avrebbe fatto in passato, ma si mise a ridere anche lui.
Qualche volta mi girai dietro per guardare Niall che mi fece un piccolo sorriso. "Ce l'ha con te?" ecco la mia vocina. In realtà non lo sapevo, ma volevo stare con Louis adesso.
«Smettila di copiare, la matematica é semplice!» dissi io. Lui stava ridendo ancora, e smise di copiare.
---
Quando uscimmo da scuola mi stava accompagnando a casa, e io lo invitai ad entrare. Ero solo, ancora.
«Lou, vuoi rimanere a mangiare qui?» gli chiesi. Lui annuì subito, freneticamente, come un bambino. Ma dato che non sapevo cosa mangiare, mi limitai a fare dei semplici panini con prosciutto, roba del genere.
Mangiammo insieme alle risate e stranamente, mi aveva guardato tutto il tempo.
«Sei bellissimo quando ridi, Haz» sussuró lui. Si può dire che smisi di respirare per alcuni secondi, e sentivo le guance andare a fuoco. Lui si alzò lentamente dalla sedia e si avvicinò a me, sedendosi poi sulle mie gambe. Mi stava accarezzando i ricci, li stringeva, e intanto mi lasciava dei piccoli baci su entrambe le guance. "Non eccitarti. Non eccitarti. Non eccitarti." disse la mia vocina più volte. Non doveva succedere. No.
«Lou, che..Stai facendo?» dissi, notando che aveva portato una mano al di sotto della mia maglia.
«Volevo coccolarti un po', Haz» sussurrò lui, mentre era un po' rosso sul viso. Così sorrisi e andai a stringere le braccia dietro la sua schiena, accarezzandola di poco.
«Tu allora..Sei davvero gay?» mi chiese, mentre aveva le labbra premute contro il mio collo. Cercai di trattenermi, perché il collo era uno dei miei punti deboli. "Ma cosa sta facendo? Il tuo bullo, capisci?"
«Sì, lo sono» sussurrai, chiudendo gli occhi. Lui annuì semplicemente, senza dire altro. Cos'era successo al vecchio e cattivo Louis Tomlinson? Mh, ma anche questa parte non è male.
Poco dopo lui si alzò dalle mie gambe, e si avvicinò al mio viso. Eravamo a pochi centimetri di distanza, il suo naso era contro il mio. Cominciai a mordermi il labbro inferiore quando notai che mi stava guardando le labbra.
«Devo andare Haz» sussurrò lui, mentre mi accarezzava i capelli «Ci sentiamo stasera, ti chiamerò» continuò, lasciandomi poi un bacio sul naso. Io ridacchiai.
«È bello sentire questo suono» disse Louis. Ed ecco che il mio viso era tutto rosso.
Ci salutammo in fretta e lo accompagnai alla porta. Non vedevo l'ora di stasera, sul serio. Volevo essere baciato da lui, ma non potevamo..Finalmente si fece sera. Bussarono alla mia porta e andai subito ad aprire, con un sorriso stampato in faccia.
«Ciao piccola scimmia adorabile» disse Liam, abbracciandomi. Era insieme a Niall, Zayn e un ragazzo che non avevo mai visto prima. Quando mi staccai da lui mi girai nella direzione di quel ragazzo sconosciuto, e sorrisi, notando che mi porgeva una mano.
«Io sono Nick» disse lui. Nick. Che nome carino. Strinsi subito la sua mano.
«Sono Harry» ridacchiai io. Lui mi guardò attentamente, tenendo stretta la mia mano.
«Ragazzi! Ordiniamo una pizza?» propose Niall. Io mi girai verso di lui e lo guardai male. "Il solito mangione."
«Va bene, tu ordinala, nel frattempo vado a cambiarmi, arrivo subito» dissi. Avevo il pigiama con i gattini, rendiamoci conto. Andai velocemente di sopra e chiusi la porta della stanza una volta entrato. Un po' l'ho fatto anche per Nick. Mi fissava attentamente, senza distogliere lo sguardo.
-
Mi ero appena sfilato la maglia, quando sentii la porta aprirsi.
«Coraggio Niall, esci fuori!» dissi io, davvero arrabbiato. Ma quando notai che il ragazzo non si era mosso nemmeno di un po', alzai lo sguardo verso di lui.
«Nì, ho detto esc- Oh, Zayn» dissi io, notando che in realtà era Zayn. Mi guardava il petto in verità, e stava sorridendo. Chiuse di nuovo la porta e si avvicinò a me. Stavo per infilare la maglia, quando lui la prese tra le sue mani.
«Ehi, io ho freddo» protestai, ridendo. Era seduto affianco a me e la sua mano accarezzava il petto. "Oh no, non è la stessa cosa se lo facesse Louis" disse la mia vocina. Perché pensavo a lui in questo momento? Forse perché..Doveva ancora chiamare.
«Mi piace il tuo petto» sussurrò Zayn. Io come al solito ero rosso sul viso. Non ero abituato ai complimenti. Si avvicinò ancora a me, quasi seduto sulle mie gambe. Mi stava baciando il collo e poi, lentamente, scese verso il petto. Io ero pietrificato, non mi faceva nessun effetto ma non volevo fermarlo.
Mentre stava per andare oltre, notai il telefono squillare. Così subito mi alzai, il più lontano da lui. Zayn era un bel ragazzo ma non mi piaceva. In questo momento volevo solo... Lui.
Risposi velocemente al telefono, notando che in stanza erano entrati Niall, Liam e Nick, con due cartoni di pizza in mano. Sorrisi.
«Ehi Haz» disse lui al telefono, e io sorrisi ancora più ampiamente.
«Ciao, Lou» dissi io, toccando la schiena con il muro.
«Ascolta, devo chiederti una cosa..» disse lui dall'altra parte. Cosa voleva chiedermi?----
STAI LEGGENDO
Stop hurting me. // Larry
FanfictionLouis, il bulletto che deride tutta la scuola e il solito puttaniere di turno. Harry, il nerd preso sempre in giro, un gay non dichiarato. { Premetto che questa è stata la mia prima storia, correggo man mano quindi scusate per i tanti errori e la r...