Erano passati 2 giorni dalla notte passata con mike e tra i due ragazzi filava tutto liscio.
William Byers si trovava a fare colazione insieme a suo fratello jonathan e sua madre.
Il ragazzo voleva confessare a loro due di essere gay ma se la prendessero male che avrebbe fatto? E se pensassero che lui fosse un errore? Non avrebbe potuto sopportarlo, specialmente da Jonathan.
Immaginare suo fratello che lo guardava con sguardo deluso gli faceva venire un enorme fitta al cuore e una grande nausea.
"Tesoro, perchè non mangi? Non hai fame? Ti fa male la pancia?" gli disse Joyce mentre lo guardava con sguardo preoccupato, stessa cosa Jonathan.Will non si era accorto di aver smesso di mangiare, sommerso dai suoi pensieri negativi.
"No in realtà..." iniziò will prendendo una boccata d'aria, cercando di calmarsi e fare un discorso sensato.
"Io devo dirvi una cosa." La voce gli tremava e poteva sentire le lacrime minacciare di venire fuori, che lui respinse dentro.Jonathan e sua madre lo fissavano in silenzio come per dire "dicci tutto" e così il castano cominciò il suo discorso, cercando di non scoppiare a piangere davanti alla sua famiglia.
"Io...devo dirvi questa cosa che riguarda me ed il mio modo di essere.Avevo paura della vostra reazione, per questo non ve l'ho detto prima.Potreste addirittura cacciarmi di casa.Io lo so che non sono normale, non sono il figlio e il fratello che voi vorreste ma non posso fare a meno di essere così.Sono gay, omosessuale.So perfettamente che ora sarete delusi da me e non vi biasimo, mi dispiace mamma, mi dispiace jonathan."
Will finì il discorso con la voce che tremava rotta dal pianto; non era riuscito a non scoppiare in lacrime, non ce la aveva fatta.Il silenzio regnava nella cucina le mani del castano cominciarono a tremare, mentre pensava al peggio.
D'un tratto senti due braccia calde e che sapevano di sicurezza cingergli il corpo.Era suo fratello Jonathan.Mentre sua madre gli prendeva le mani tra le sue, rivolgendogli un tenero sorriso.
"Will, non c'è niente di sbagliato nell'essere gay.Anche se sei omosessuale tu rimani sempre tu, rimani sempre il mio fratellino.Non devi nemmeno pensare che io o la mamma potremmo cacciarti, perché non lo faremmo mai, è una cosa assurda.Tu sei perfetto così come sei e non sei uno sbaglio, non sei una delusione.Quindi smettila di piangere e sorridi will, non devi essere triste per questo." disse suo fratello Jonathan, sorridendogli.
Sua madre annuì per dimostrare che era completamente d'accordo con il discorso di Jonathan, e poi lo abbracciò anche lei, mentre gli asciugava i resti delle lacrime.
Dopo quello che era successo will stava andando a scuola e vide i suoi amici salutarlo da lontano, quindi si avvicino a loro.Rivolse un tenero sorriso a mike e lo abbracciò, per poi staccarsi quando suonò la campanella.
Stavano facendo lezione di matematica e will era perso nei suoi pensieri, così iniziò a disegnare il volto di mike.Lo finì prima della fine della lezione e piegò delicatamente il foglio per non rovinarlo mettendoselo in tasca, al sicuro.
Finalmente dopo qualche ora arrivò la pausa pranzo e come al solito il corvino ed il castano si ritrovavano a pomiciare in un bagno della scuola, o almeno il primo che trovavano visto che erano impazienti.
Le loro lingue presero a fare una danza calda e audace mentre le mani di mike stringevano le natiche di will, e quest'ultimo accarezzava i capelli di mike, facendo passare i riccioli corvini tra le proprie dita, beandosi del loro profumo.
Il maggiore portò una mano sotto la maglia del più piccolo accarezzando la pelle liscia e delicata, andando a stuzzicare un capezzolo.
Will non potè fare a meno di gemere a quel tocco per poi vergognarsi subito dopo, diventando paonazzo.E se qualcuno li avesse sentiti?
"shh piccolo, non fare troppo rumore" sussurò mike all'orecchio dell'altro, andando poi a succhiare un lembo di pelle tra il collo e la clavicola.
"N-non è colpa mia.." fù la risposta di will, mentre tratteneva i sospiri di piacere.Le mani calde dell'altro continuavano a toccarlo da sotto la maglietta, mentre scendeva verso i pantaloni.
Infilò una mano tra le mutande del più piccolo portandola sulle sue natiche, stringendo la carne tra l'indice e il medio, mentre will tirava leggermente i suoi riccioli, estasiato.
Quando la campanella suonò il maggiore si ricompose togliendo le mani dalle mutande di will e lasciandogli un tenero bacio sulle labbra, tenendolo per i fianchi.
Sentì qualcosa di strano nella tasca destra dei pantaloni del suo ragazzo e tirò fuori un foglio accartocciato."Che cos'è? per caso mi tradisci?" disse mike ridendo, però con sguardo curioso.
"Ridammelo!" disse will provando a prendere il foglio, ma mike era più alto di lui e lo teneva in alto, in modo che non ci arrivasse.
Mike aprì il foglio e rimase sbalordito."Questo sarei io?.." il castano annuì in imbarazzo, annuendo."Lo so questo disegno fa schifo quindi stai zitt-" il corvino lo zittì "sei serio? è stupendo! posso tenerlo?? ti prego" disse Mike con un dolce sorriso e gli occhi illuminati.Ovviamente will gli disse di si anche se era contrariato, quel disegno faceva davvero schifo.
I ragazzi tornarono in classe e ovviamente si beccarono una nota per 15 minuti di ritardo, ma a loro non interessava, gli bastava stare insieme.
Leonardo guardò storto il corvino che di risposta gli sorrise beffardo, per fargli capire che will ormai era proprietà sua.<<Bastardo>> pensò mike, per poi ritornare a guardare will.
Era davvero bellissimo ed era grato che un ragazzo così speciale fosse al suo fianco, si chiedeva cosa avesse fatto per meritarlo.Amava Byers più di chiunque altra persona al mondo e non lo avrebbe mai fatto soffrire.
Spazio autrice
ecco il capitolo 8!
spero che vi piaccia e che lo apprezziate.Come ogni volta ci tenevo a dire che questa è la mia prima storia quindi non è perfetta e probabilmente ha tanti errori, per questo sono disposta ad accettare consigli.
Alla prossima :)
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a part of me - byler
Fanfictionnon so che descrizione mettere quindi vi lascio alla storia, spero vi piaccia :)