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Come aveva detto il professor Silente eravamo stati avvisati esattamente tre giorni dopo di farci trovare nella Sala Grande dopo le lezioni, ci misi tutta la mia pazienza per trascinare con me Malfoy, rispettare i suoi impegni sembrava un compito troppo arduo per lui.

«Non avevi detto che eravamo solo in tre?»
«Cosa stai dicendo Mal...» — Voltandomi vidi che attorno ai professori che si erano incaricati per gli addobbi non vi era solo Riddle ma anche tutta la sua banda al completo. Avery, Nott, Mulciber, Lestrange e Rosier erano attorno a lui e con mia grande sorpresa c'erano anche Walburga e Druella.
«Sono sicura che i ragazzi li abbia costretti Riddle a partecipare, ma quelle due? Non mi sembrano interessate ai punti, forse c'è qualcosa sotto?»
«Nerissa sembri una vecchia nonna di paese, fregatene perché sono qui. Cerca di evitare liti e non scagliare maledizioni contro Walburga, anche se ammetto che l'ultima volta è stato divertentissimo...» — Risi assieme a lui al ricordo delle orecchie di maiale che erano comparse alla ragazza dopo la mia maledizione, nonostante la lite fosse fra Walburga e Lucretia mi ero messa in mezzo dopo aver visto fare la stessa cosa anche a Druella.
«Arrivare in ritardo è un tuo marchio di fabbrica, Burke?»
«Fatti gli affari tuoi, Riddle.»

Dopo quel piccolo scambio di frasi continuammo ad ignorarci, ci limitammo a seguire le istruzioni dei professori mentre arrivavano studenti da ogni casa. Passammo il pomeriggio così ed era stato particolarmente divertente, avevamo scelto di ignorare i nostri compagni di casa ma in compenso avevamo legato con studenti di altre case.
«Dovrebbero fare più attività simili per far legare gli studenti di ogni casa, trovo ridicola la divisione che c'è.»
«Sapevo che l'avresti detto. Non voglio alimentarti ma sì, mi sono divertito anche io più di quanto immaginassi. Quanti punti abbiamo guadagnato?»
«Due per studente.»
«Così pochi?»
«Malfoy, noi Serpeverde eravamo in nove, abbiamo guadagnato diciotto punti e sarà così ogni volta che parteciperemo.»

La volta dopo Malfoy mi lasciò sola, aveva gli allenamenti di Quidditch sapevo quindi che nemmeno Nott, Mulciber, Rosier ed Avery sarebbero stati presenti facendo parte anche loro della squadra, congettura che si confermò appena entrai. Andai direttamente dai due corvonero con cui avevo legato la volta scorsa, passando con loro buona parte del tempo lì.
«Burke?»
«Lestrange?» — Ci eravamo scambiati non più di qualche parola durante gli anni e mi sorpresi non solo di vederlo da me ma anche della domanda che mi fece subito dopo.
«Non ci girerò intorno, vuoi venire al ballo con me?» — Mi guardai intorno come prima reazione notando lo sguardo di Riddle fermo su di noi, come se stesse ascoltando da lontano la conversazione. Sapeva sicuramente quello che stava facendo il suo amico, nessuno di loro faceva nulla prima di consultare il loro leader. «Burke?»
Mi risvegliò dai miei pensieri e notai di aver fissato Riddle per troppo tempo ma il ragazzo da canto suo non sembrava mostrare cenno di togliere lo sguardo, lo riportai così verso il ragazzo di fronte a me.
«Io... cioè, sì. Va bene.»

Non sapevo se avevo accettato perché davvero lo volevo, perché ero stata colta alla sprovvista o perché lo sguardo perforante del Prefetto mi aveva messo in soggezione, nei giorni scorsi avevo già rifiutato qualcuno nonostante fossi colta alla sprovvista. Mi avevano invitato entrambi i fratelli di Walburga, Cygnus che mi aveva invitata subito dopo il rifiuto di sua cugina — confermando che stava chiedendo a tutte le ragazze purosangue e serpeverde, dopo di lui mi aveva invitata anche il più piccolo, Alphard. Anche Malfoy aveva provato un goffo approccio che avevo subito respinto inorridita benché fosse un ragazzo molto bello ed attraente la nostra amicizia era troppo forte per una cosa simile, si era scusato ammettendo che non sapesse chi invitare. Lucretia aveva deciso di andare al ballo con Mulciber, disapprovavo tale scelta data la forte antipatia che provavo nei suoi confronti ma preferii tenere la mia opinione per me dato che avevo scelto di andarci con Lestrange, Malfoy alla fine invitò Charlotte Rowle, una purosangue di Corvonero che aveva un anno meno di noi. Nel weekend io e Lucretia andammo ad Hogsmade alla ricerca di un vestito per la festa, Abraxas ci aveva lasciato da sole preferendo andare ai Tre Manici di Scopa assieme alla giovane Corvonero, affermava di avere già un vestito.
«Cosa ne pensi? A me piace molto, credo prenderò questo.» — La osservai e dovevo ammettere che stava davvero bene, aveva scelto un vestito da gatta molto semplice ma che le stava bene.
«Ti sta molto bene, magari puoi modificarlo un po' per renderlo più simile alle tue esigenze e diverso.» — Era un vestito nero con una coda da gatto molto lunga e due paia di orecchie, arriva alle ginocchia. La ragazza annuì.
«Mi inventerò qualcosa con il trucco, sono molto brava in questo. Anche per renderlo un po' più spaventoso, mi farò aiutare dalla magia magari.» — Tornò a cambiarsi andando a pagare ciò che aveva comprato, si voltò poi verso di me. «È il tuo turno!»
Osservai fra i vari capi qualcosa che potesse interessarmi ma trovavo tutto molto ridicolo e sapevo che mi sarei sentita in imbarazzo non solo a provarli ma anche a presentarmi così al ballo, sarei andata senza costume se non fosse stato obbligatorio, partecipavo perché era un evento più unico che raro e non potevo permettermi di perdermelo ed in ogni caso a me le feste piacevano. Scelsi il vestito che trovavo meno imbarazzante ed andai a provarlo, osservandomi allo specchio capii che l'imbarazzo c'era comunque.
«Ti sei persa lì dentro? Dai, esci!»
Presi coraggio ed aprii la tenda, era un vestito da piratessa un po' troppo corto secondo i miei gusti dato che lasciava buona parte delle cosce scoperte, nero e rosso con varie perle attaccate qua e là, dava l'effetto strappato ed assieme vi erano varie collane, bracciali ed ornamenti per i capelli che avrei messo poi, il corsetto era stretto e legarlo era stata una gran fatica, mi fasciava perfettamente.
«Sei una favola! Vincerai sicuramente il concorso con questo addosso. Quel corsetto ti stringe nei punti giusti, ti mette in risalto il seno. Aggiudicato!» — Non potei fare a meno di ridere constatando che la sua eccitazione era il doppio della mia.
«Non dovrei dire io si o no?»
«Zitta! Compralo, ti aspetto fuori fa troppo caldo qua dentro.»
Tornai nella cabina senza dire altro, non avevo alcuna voglia di rimettermi a cercare altro e provarlo né tantomeno avevo voglia di discutere con la Black. Sentii la tenda aprirsi ancor prima che riuscissi a sfilarmi completamente il vestito.
«Lucretia, dammi due minuti!»
«Non credo che un vestito del genere verrà approvato. Sei praticamente... nuda. Ma ti sta bene, questo devo ammetterlo.» — Alzai lo sguardo notando che l'immagine riflessa nello specchio non era quella della mia amica, bensì di un ragazzo.
«Riddle! Sei impazzito per caso? Esci subito di qua! Conosci la parola privacy? E non m'interessa nulla della tua opinione.» — Cercai di spingerlo fuori dal camerino con poco successo, si mosse solo di qualche passo facendo una smorfia. Lo vidi toccare la stoffa della gonna scendo fino alle mie cosce che sfiorò con i polpastrelli, riuscivo a sentire quanto fossero fredde le sue mani.
«Lestrange adorerà questo vestito. Come biasimarlo d'altronde.» — Mi lasciò lì interdetta senza dire altro.

𝐍𝐮𝐩𝐭ĭ𝐚𝐞 › 𝐓𝐨𝐦 𝐑𝐢𝐝𝐝𝐥𝐞. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora