CAP.1

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Come tutte le notti da ormai 9 anni mi svegliai di soprassalto in preda ad un attacco di panico, grondante di sudore caldo che ormai ero a malapena in grado di distinguere dalle lacrime gelide che varcavano la soglia delle mie palpebre, il fiato corto ed affaticato, le mani chiuse in una morsa letale attorno a grandi ciocche di capelli, la bocca asciutta e il cuore che pulsava ad una velocità esorbitante.

Sentii il cigolio della porta ma non mi curai di controllare chi fosse, in quel momento l'unica cosa che mi importava davvero era combattere e sconfiggere i miei demoni.

Narcissa apparve nel mio campo visivo apparentemente preoccupata, indossava una semplice vestaglia da notte in lino nera, i capelli neri e bianchi le rimbalzavano sul viso dai tratti angelici e un rivolo di sudore le cadde dalla tempia, mi guardò negli occhi, mi strinse a sé come se potessi scomparire da un momento
all'altro, mi accovacciai nel suo corpo e piansi.

Piansi lacrime amare, lacrime silenziose, poiché non mi sarei potuta permettere di essere umiliata in un tale modo dinanzi a mia "madre" Bellatrix, a Draco, a Lucius, agli antenati Malfoy attraverso i dipinti e tantomeno agli elfi che lavoravano a Malfoy Manor.

Narcissa era l'unica a conoscenza dei miei incubi costanti e nonostante non fossi imparentata a lei attraverso alcun legame di sangue, ogni notte era con me a stringermi in uno dei suoi forti abbracci carichi di apprensione e dolcezza.

Mi spostò una ciocca di capelli dal viso, mi accarezzo con il pollice la tempia e asciugò una lacrima solitaria che viaggiava sulle mie gote arrossate.
"Morgana, tesoro mio, stai bene?" chiese con fare materno.
"Si Cissy, era solo un brutto sogno tranquilla" dissi con voce tremante
"Oh piccola mia, non hai idea di quanto mi sia preoccupata, ti ho sentita urlare, urlare a squarciagola, evidentemente anche Draco se ne é accorto, era sulla soglia della tua stanza qualche secondo prima che entrassi io, non avevi mai urlato in sogno prima, pensavo ti fosse successo qualcosa di estremamente grave" mi sussurrò ed io rimasi sconvolta dalle sue parole, non mi ricordavo di aver urlato in sogno, in realtà non ricordavo nemmeno l'esatto momento in cui mi ero svegliata.
"Ti prego Cissy torna a dormire, mi dispiace tanto di averti fatta svegliare, prometto che domani sera prima di andare a dormire lancerò un Muffliato a tutta la stanza, davvero mi spiace tantissimo, non avrei dovuto" dissi con voce roca in preda ad un forte senso di colpa
"Mon bébé ne t'inquiète pas pour moi, je serai toujours là à tout moment"(Piccola mia non preoccuparti per me, ci sarò sempre in qualsiasi momento)
"Je t'aime Narcissa, je suis reconnaissant que tu sois là" (ti amo Narcissa, sono grata che tu sia qui).

La donna che avevo difronte aveva insegnato a me e a Draco il francese sin da quando avevamo 6 anni ed eravamo a stento a conoscenza dei vocaboli nella nostra lingua madre.
Per me studiare il francese era una bellissima distrazione, mi allontanava dal costante pensiero di mio padre ucciso a sangue freddo dinanzi ai miei occhi e di mia madre morta a causa mia.
Forse per questo ero così legata a quella lingua.
"Bonne nuit mon bébé, si tu as besoin de quoi que ce soit je suis là" (Buonanotte piccola mia, se hai bisogno di qualsiasi cosa io ci sono ) mi disse dolcemente e mi stampò un bacio sulla fronte.
Sorrisi flebilmente e mi stesi nel letto a baldacchino, Narcissa mi rimboccò le coperte e mi sorrise un'ultima volta prima di uscire dalla mia stanza, grazie a lei riuscivo a dormire meglio, difatti, quella notte riuscì a sognare beatamente, circondata dal profumo di gelsomino e muschio bianco che rilasciava Narcissa ogni volta che le ero vicina.

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