CAP.7

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Draco's pov

La mia vista era sfocata, il mio udito ovattato, l'unica cosa che in quel momento riuscivo a fare era continuare a colpire il volto di quel ragazzo, finché qualcuno non tirò i miei avambracci ed urlò qualcosa, all'improvvisò sentii una forza dinanzi a me che mi stava allontanando dal ragazzo sul pavimento, mi voltai a guardare chi mi stava tenendo e misi a fuoco il corpo di Blaise, quando mi girai di nuovo per guardare il disastro che avevo combinato, non c'era più nessuno sul pavimento, solo una lunga striscia di sangue che si fermava all'angolo del corridoio.

Studenti di tutte le case erano rimasti a guardare la scena, ma erano stati tutti così stupidamente egoisti da lasciar morire il loro amico molestatore.

L'odio che provavo per le persone che mi circondavano era eccessivo, era veleno, ed ogni giorno una goccia di quel veleno si mischiava al mio sangue, facendomi diventare sempre più spietato, più violento, mi odiavo per questo.
Ogni giorno guardarmi allo specchio era orgoglio alla mia autostima, ero il ragazzo più bramato di hogwarts, ma questo non faceva placare la vocina nella mia testa che mi diceva di essere identico a mio padre, caratterialmente e fisicamente. Ogni volta che mi guardavo allo specchio qualcosa in me si frantumava.

Ad interrompere i miei pensieri fu la mano di Blaise che stringeva la mia mandibola e mi obbligò a voltarmi verso di lui, mi osservò il viso e successivamente il suo sguardo si diresse alle mie mani tremanti e al sangue su di esse.

"je vais t'emmener dans la chambre" (ti porto in stanza).
Blaise amava parlare in francese quando non voleva che altri ascoltassero e lo faceva di continuo, amava ascoltare i problemi personali degli altri ma odiava far sapere al mondo i suoi, come del resto chiunque su questa terra.

Mi appoggiai leggermente al suo corpo e mi trascinò in camera, quando arrivammo mi buttai sul mio letto mentre lui si sedette sul suo ed iniziò a fissarmi; sapevo cosa sarebbe successo, mi avrebbe detto che sarei stato espulso se avessi continuato in questo modo, mi avrebbe chiesto il perché delle mie azioni ed infine mi avrebbe chiesto di fare una doccia e mi avrebbe chiuso i tagli sulle nocche.

Come un orologio svizzero scattò la prima affermazione del mio migliore amico.
"Sai che non puoi continuare così Draco, ti espelleranno"
"Che lo facciano pure, non smetterò di farla pagare a quei coglioni"
Si alzò di scatto e si passò una mano tra i capelli, poi mi diede le spalle e mi fece la seconda domanda, come da copione.
"Perché l'hai fatto Draco? e questa volta non voglio le solite cazzate, voglio la verità del perché continui ad ammazzare di botte quei ragazzi"
Oh oh, cambio di programma
"Blaise smettila, sai che non posso risponderti"
"Cazzo, dici sempre la stessa cosa 'Blaise smettila non posso dirti nulla' oppure 'Lo faccio perché è giusto così', fanculo Draco, voglio sapere il motivo del tuo odio per quei coglioni"
Mi alzai di scatto dal letto e mi avvicinai a lui
"Lo vuoi davvero sapere Blaise? Vuoi sapere perché vorrei uccidere tutti quei bastardi?
Perché non permetterò più a nessuno di vivere quello che ho vissuto io, non permetterò più a nessuno di picchiare una ragazza o anche un ragazzo, non permetterò più a nessuno di violentare delle persone, non permetterò più a nessuno di essere la causa per cui dei ragazzini del terzo anno abbiano bisogno di lavare il proprio corpo decine di volte perché si sentono sporchi, non permetterò più a nessuno di diventare il carnefice di tanto dolore, volevi la verità Blaise? eccotela servita su un piatto d'argento".
Gli avevo urlato contro e sapevo di aver sbagliato, c'era sempre stato, sempre, era stato uno dei primi a sapere di ciò che mi accadde, fu il primo a tenermi a bada, fu il primo a darmi degli abbracci sinceri, fu il primo a medicarmi le ferite e fu il primo a farmi ramanzine sulle risse quando in realtà avrebbe dovuto farlo mio padre.

Lo vidi avvicinarsi e stringermi in un abbraccio, le mie difese si abbassarono e lo strinsi a me più forte che potevo.

Non avrei permesso ai demoni del mio passato di rovinare tutto ciò che avevo costruito. Non adesso che per la prima volta mi sentivo amato.

Poco più tardi entrai in bagno e mi strofinai per bene il sapone sulla pelle, volevo rimuovere quella sensazione di sporco perenne che avevo addosso, volevo strappare, lacerare la pelle a costo di sentirmi normale.

Quando uscii dal bagno vidi tutti gli strumenti di Blaise sul letto, ago, filo, garze, acqua ossigenata ed essenza di dittamo, mi sedetti sulla poltrona della nostra stanza e Blaise iniziò ad esaminare la ferita.

"Cazzo Draco, sono troppo profonde, non posso toccare nulla, farei un casino, devi andare subito in infermeria" mi disse Blaise
"Blaise ma c'è la Pomfrey" gli risposi io, sicuramente Madama Pomfrey avrebbe fatto domande e il preside sarebbe venuto a conoscenza dell'accaduto prima.
Blaise controllò il suo orologio da polso e sorrise raggiante.
"Tecnicamente a quest'ora in infermeria c'è Morgana, fa lei i turni di notte"
"E come fai a saperlo?"
"Oh qualche volta vado a farle compagnia, da solo o con gli altri, raramente ti abbiamo anche chiesto se volessi venire ma hai sempre detto di no"
Perfetto, mi sarei dovuto far medicare da lei, Santo Salazar quanto la odiavo.
"Va bene Blaise, ma muoviamoci"

Io e Blaise uscimmo dai dormitori in completo silenzio e ci dirigemmo in infermeria, quando varcammo la porta vidi Morgana di spalle, indossava un camice bianco che faceva contrasto con i capelli rossi e neri, era piegata su un libro e aveva una penna in bocca, appena sentì qualcuno muoversi si girò di scatto.
"scheiß auf Blaise, mi hai fatto morire di paura"
Blaise ed io la guardammo interrogativi e lei capì al volo, probabilmente quella era l'unica particolarità della mia cuginastra che mi piaceva, capiva tutto al volo.
"Significa 'Fanculo Blaise'" replicò sorridendo
"Che ci fate qui a proposito?" disse appena mi vide
"Draco ha dei tagli aperti sulle nocche e io questa volta non sono in grado di operare"
Disse tutto d'un fiato Blaise, lei mi guardò con risentimento e poi ci fece cenno di avvicinarci.

Mentre le sue mani delicate stavano maneggiando ago e filo la vidi guardarmi negli occhi, succedeva davvero poco spesso e mi accorsi solo in quel momento che i suoi occhi erano tanto scuri da non riuscire a distinguere la pupilla al loro interno.

Durante "l'intervento" non mi fece alcun tipo di domanda, quando finì si alzò e mi fasciò la mano.
"Mi raccomando devi stare almeno per un paio di giorni a riposo con la mano, non devi muoverla e non devi scriverci, penso sia sottinteso che devi evitare le risse per almeno un mese, non c'è altro da dire"
Guardai il resto dell'infermeria e notai il corpo di Terry Boots, il bastardo che picchiava la piccola Beatrix, se lo meritava proprio.

Mi avvicinai al suo corpo e notai che aveva il naso rotto e pensai che non fosse possibile, non gli avevo rotto il naso, così mi voltai verso mia cugina e Blaise che già mi stavano osservando
"Non gli ho rotto il naso" esclamai freddo
"Infatti l'ho fatto io" disse sorridente Morgana, alle sue parole sorrisi istintivamente, mentre Blaise si giro di scatto verso di lei
"Che c'è? e per la cronaca gli ho tirato anche un calcio nelle palle" sollevò le spalle ed io e Blaise ci guardammo facendoci sfuggire una risatina.
"Buonanotte Mor" disse Blaise abbracciandola
"Notte Blaise"
Ci incamminammo verso la porta e mi voltai quando la sentì dire
"Notte anche a te Draco"
"Notte Mor"
La chiamavano così solo i nostri migliori amici, non avevo mai nemmeno provato a chiamarla per nome, figuriamoci con un nomignolo.

Lei accennò un sorriso e Blaise abbassò la testa per nascondere ad una risatina, gli diedi uno schiaffo scherzoso dietro la nuca e andammo via.

Davvero Morgana? Non dirmi che sei anche simpatica dopotutto o dovrò ridimensionare l'odio che provo nei tuoi confronti.

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