La giornata era passata in fretta . Come al solito avevamo conosciuto almeno 2 professori nuovi e che , inevitabilmente , ci avevano dati un sacco di compiti per testare la nostra capacità .
Arrivata a casa ero corsa di sopra nella mia stanza a cominciare subito quei dannati compiti . Volevo ascoltare un po di musica e fare una delle mie belle passeggiate per prendere una boccata d'aria . Avevi quasi finito i compiti , mi mancava solo storia . La storia dell'arte . Mentre studiavo avevo sentito un ticchettio leggero alla finestra . Avevo pebsato che forse era qualche ramo mosso dal vento oppure il becco di un uccello che andava a picchettarlo cosi avevo deciso di ignorarlo . Dopo 5 minuti questo era diventato ancora più forte e più frequente di prima . Avendine abbastanza avevo deciso di affacciarmi alla finestra per vedere cosa cavolo stava succedendo la fuori .
- " Ma che cavolo sta succedendo ?"
Avevo dato uno sguardo veloce ma non c'erano ne uccellini ne rami che andavano a sbattere contro la finestra . Dopo essermi voltata la mia mente mi aveva fatto notare un particolare che a me era sfuggito . Vicino alla stazione del bus c'era una persona alta con jeans neri e felpa bianca . Mi ero preccipitata velocissimamente alla finestra e , con mio grande stupore , quella persona c'era ancora . Avevo cercato di individuarla mettendomi nelle più strane e bizzare posizioni possibili ma senza nessun risultato . Lui nn voleva girarsi per niente . Intanto era arrivato il buss . Lui si era avviata verso l'entrata quando , per 5 secondi si era girato verso la mia direzione . Non potevo credere ai miei occhi. Era lui ... I suoi occhi azzurri hanno incrociato i miei per solo una frazione di secondo ma avevo capito che era lui . Quei occhi azzurri color del cielo mi erano rimasti nella mente dalla prima volta che gli avevo incontrati . I suoi caprlli neri sparpagliati da tutte le parte gli incorniciavano il viso pallido , quasi cadaverico . Lui era gia salito sul bus mente i miei occhi stavano ancora fissando il punto in cui l'avevano visto l'ultima volta .Mi stavo preparando per andare a fare una passeggiata . Avevo studiato , avevo fatto le faccende domestiche e per giunta avevo messo a posto la mia stanza . Adesso dovevo solo vestirmi . Avevo scelto qualcosa di semplice e comodo visto che dovevo muovermi . Mi ero preso i miei jeans neri , una maglietta nera con un smile disegnato sopra e le mie all star nere e anche il mio zainetto che utilizzato per mettere acqua , un album da disegno , matita , colori e cose varie . Avevo avvisato mia madre che uscivo con un messaggio e me ne sono andata . Mentre stavo chiudendo la porta a chiave avevo sentito un sussuro . All'inizio pensavo che fosse solo la mia immaginazione ma dopo era diventato molto più forte e chiaro . Qualcuno mi stava chiamando ... Mi ero girata di scatto ma non c'era nessuno . Le uniche forme di vita in quel momenti erano il gufo appisolato sopra la mia testa e l'anziano della casa di fronte che stava raccogliendo il giornale .
- "Sveglia Celeste ! Non c'è nessuno che ti chiama ! Chi vuoi che ti chiami ? Il nonnetto di fronte !?!?!? "
Ero nel bel mezzo della mia passeggiata quando avevo sentito la voglia di disegnare . Volevo disegnare qualcosa . Disegnare mi metteva in uno stato di pace profondo e certe volte mi aiutava a riflettere meglio e a risolvere i miei problemi quotidiani . Cosi avevo deciso di andare al cimitero : il mio posto preferito . Tutti mi prendevano per matta visto che ero l'unica ad andare al cimitero senza una valida ragione ma io non gli ascoltavo . Nella vita bisognare fare quello che ti senti di fare e non quello che non vuoi fare ma che l'ho fai perche hai paura del giudizio degli altri .
Appena entrata mi ero apoggiata su una lapide che usavo come poggiaschiena . Davanti a me c'era un bellissimo albero con una chioma coloramente colorata e un altro , ormai vecchio e stecchito , che stava quasi quasi per cadere . Avevo preso il mio album da disegno , mi ero infilata le cuffie nelle orecchie e avevo cominciato a disegnare . La mia mano era autonoma dal resto del mio corpo . Ogni disegnio che facevo era fatto senza che io me ne accorga ... come quello del ragazzo dagli occhi azzurro colore del cielo . Mi ero fermata . Quei occhi cosi intensi , cosi azzurri . Erano... maledettamente perfetti . Erano troppo perfetti .Intanto le ore passavano e io stavo disegnando senza sapere nemmeno cosa faccevo . I miei pensieri erano rivolti al ragazzo misterioso che non si era girato in classe , quello che mi aveva aiutato a raccogliere i miei appunti e anche quello che avevo visto poche ore prima alla stazione . I suoi occhi erano troppo perfetti e la carnagione era quasi disumana . Per non parlare dei suoi movimenti . Era veloce come un fulmine . La sua altezza superava di gran lunga quella normale per un ragazzo della sua età . Mentre la mia mente si stava faccendo domande che sicuramente sarrebbero rimaste senza risposta avevo sentito la presenza di una persona alle mie spalle . In preda al terrore mi ero immobilizzata .
- "Chi diavolo esce a quest'ora nel cimitero ?"
Mi ero voltata il più piano possibile ad occhi chiusi . Avevo paura di quello che avrei visto . Gli avevo apperti il più piano possibile e davanti a me c'era una persona molto alta con una felpa bianca , jeans neri e all star nere . Era lui ...
Si era abbassato giusto solo per vedermi la faccia . Si era tolto il cappuccio bianco . I suoi capelli neri erano più lunghi di queli che io mi avevo immaginato prima . Erano un po sparpagliati dovunque e gli davano un aria da ragazzo innocente . Mi sorrise .
- Ma io ti conosco ! Sei quella ragazza che ho aiutato a raccogliere gli appunti .
Ero arrossita in un attimo . Sentivo la faccia e le orecchie in fiamme . Il mio povero cuore pulsava all'impazzata e , senza accorgermene , avevo cominciato a sudare freddo . Come se non bastasse avevo iniziato a sentire un mal di stomaco tremendo .
Nonostante il terribile mal di stomaco avevo sorriso . E , a giudicare della sua facca , il mio sorriso l'aveva spaventato .
- Come ti chiami ? Il suo sorriso mi facceva impazzire . Sembrava che fosse da un orecchio ad altro .
- Ce... Celes... Celeste . Tu ?
- Jeff ...
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Innamorata di un assassino
HorrorCeleste , la protagonista del racconto che stai per leggere , non immaginerà mai che un solo sguardo di una certa persona potesse cambiarle la vita per sempre . E , con suo grande stupore , scoprirà anche che stare da soli non è sempre la miglior al...