Chiamata

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La sveglia segnava le 4:30 di mattina . Quella sera non avevo dormito gran che . Mi facevano un gran male la schiena e anche le gambe non erano di meno . Per non parlare del raffreddore collossale che mi ero presa ieri sera . Nella testa sentivo un martello che non voleva lasciarmi stare .

" Oddio ! Come faro a scuola ? " Pensavo mentre mi rigiravo fra le lenzuola ormai tutte fradice . Avevo il fiattone a forza di fare tutte quelle giravolte nel letto attorcigliandomi con le lenzuola fredde e con la coperta bollente . Erano due cose ben diverse... Eppure... Stavano bene insieme... Peccato che il mio pensiero cosi profondo fu interrotto da un terribile mal di pancia collossale . Non mi ero sentita cosi male in tutta la mia vita . E , come se non bastasse il dolore alla schiena e alle gambe , il mal di testa e anche il mal di pancia , avevo messo anche la suoneria piu rumorosa e rock che conoscevo e , proprio in quel momento , qualcuno si era trovato la genialata di mandarmi un messaggio . " Chi cavolo sara a quest'ora !? " dissi fra me e me . Accesi lo schermo luminoso del telefono e vidi un messaggio da Iris . Mezza addormentata e mezza addolorante cercai di leggere il messaggio ma non ci riusci . Le lettere mi sembravano minuscole e anche lo sfondo di una foresta di notte sembrava essere cambiato . Mi svegliai dal letto e andai ad accendere la luce . Era troppo buio per vedere qualcosa . Appena accesi l'interrutore rimasi a bocca apperta . Il telefono mi cadde di mano finendo sul pavimento facendo un rumore abbastanza forte . Sul letto c'era una chiazza enorme rosso scuro proprio nella zona delle gambe . Il lenzuolo e la coperta erano macchiati fino all'orlo e vidi un'impronta di mano insanguinata sul cuscino . Rimasi parallizzata . Cos'era successo durante la notte ? Sentii un odore abbastanza zgradevole . Guardai in basso e cominciai a sbattere la testa contro tutti i muri della stanza . Avevo i pantaloni del pigiama impregnati di sangue e anche i bordi della magliano erano colorati di un rosso scuro . Pero l'impronta della mano non c'entrava in tutto questo . Guardai la mia mano e... Sorpesa ! Era tutta bella rossa !

" Evviva ! Adesso mi tocca pulire tutto e farmi la doccia... " pensai mentre andavo a togliere le lenzuole e ha riffare il letto . Fatto il letto andai a lavarmi . Mi spogliai ed entrai nella doccia . Lasciai scorrere l'acqua bollente sul mio corpo freddo e pallido come il ghiaccio . Quel calore mi accarezzava dolcemente pero... esteriormente . Non sentivo quel calore... Come dire... Che ti fa star bene anche quando fuori si gela , quel calore che ti accarezza l'anima , quel calore che...Ho provato quando ho guardato i suoi occhi . Quei occhi cosi azzurri e cosi intensi . Erano come se vollessero trappasarmi l'animo . Come se volessero guardarmi dentro senza riuscirci . Senza nessun successo .
Mi lavai velocemente e uscii dalla doccia tutta grondante di acqua . Asciugai i miei capelli che normali erano tutti boccoli e che a me non piacevano tanto . Cercai subito la piastra per lisciarmeli . Appena finito andai subito nella mia stanza a vestirmi . Anche se la giornata era iniziata male almeno avrei cercato di migliorarla con il mio look preferito : jeans neri , scarpe nere leggermente borchiate , maglietta nera con su scritto " Alone " , una collana dei BVB e gli orecchini a forma di cuore nero . Mi guardai allo specchio e sorrisi . Ero come piaceva a me . Tutta vestita di nero . Infondo , i vestiti riflettono il colore della nostra anima a volte . Ero quasi pronta per uscire , mancava solo il trucco ma questo era semplice da fare : fondotinta chiarissimo , correttore , matita nera per gli occhi , ombretto nero , mascara e un sottile strato di burro cacao lucido sulle labbra . " Tutto perfetto ! " mi dissi . Uscii dalla stanza con lo zaino in spalla , le cuffiette nelle orecchie e il telefono in mano . Intanto che ascoltavo " Adele - Someone like you " guardavo lo schermo illuminato del telefono senza un motivo preciso . Era come se stessi aspettando qualcosa . Ma non sapevo cosa . Mi ricordai il messaggio da Iris . Mi ero distratta con le lenzuola e l'avevo completamente dimenticata . La chiamai subito chiedendomi scusa per non averle risposto prima . Dopo 5 minuti di chiacchere arrivo al sodo .
- Vediamoci davanti alla scuola alle 7:00 . Ti devo dire una cosa importante . Disse Iris con una voce profonda e seria . Non l'avevo mai sentita parlare cosi . Nemmeno quando si trattava di cose veramente grave . Lei prendeva tutto alla leggera e questo era il bello di lei . Che non si facesse tanti problemi quanti i miei . Sapeva come sdrammatizzare la situazione e sorridere sempre . Al contrario di me... Forse per questo Jack l'aveva scelta . " Ovvio che la scelta per questo !? E il contrario in assoluto di te Celeste !? Chi lo sa perche parlo alla terza persona " . Guardai l'orologio allarmata . Erano le 6:45 . Se muovevo le chiappe avrei fatto in tempo per arrivare davanti alla scuola alle 7:00 . Usci di casa sbattendo la porta per sbaglio . Mi incamminai correndo verso la scuola . Era una giornata di pioggia grigia di fine ottobre . Il cielo grigio ricoperto di nuvole minacciose dava al paesaggio un tocco grigio , un tocco di malinconia , di tristezza , di quel sentimento che conoscevo bene pero non finiva mai di stupirmi . Era una giornata particolare . Presa dai miei pensieri non me ne resi nemmeno conto che fossi arrivata a scuola . Mi guardai intorno stupita dal fatto che Iris non fosse li ad aspettarmi come aveva detto nella chiamata . Andai sotto il tetto della scuola aspettando pazientemente che Iris si facesse viva ma invece niente . Dalla noia avevo cominciato a contare le gocce di acqua che cadevano dalla grondaia . Una noia mortale . Ma dovevo aspettarla . Magari aveva perso il tram oppure stava proprio in quel momento uscendo di casa . Magari si stava preparando o magari le era successo qualcosa . Il nervoso mi stava consumando dentro . Decisi di prendere il telefono e di chiamarla . Lo afferai , formai il suo numero sul schermo luminoso pero mi fermai . C'era qualcosa in me che mi diceva di non premere il pulsante " Chiama " . Mi fermai a lungo a guardare quel numero . Poche cifre ma che rappresentavano il contato con una persona . Chiusi il telefono . Lo rimisi indietro nella tasta del giubbotto e mi misi la testa fra le mani pallide e fredde . Ero stanca e a malapena riuscivo a tenere gli occhi aperti . Chiusi gli occhi per un attimo . Il rumore della pioggia cadente aveva un qualcosa di rilassante cosi cominciai ad ascoltarlo in assoluto silenzio . Mi sentivo gia piu calmo dopo i primi minuti . Si stava bene avvolti dal rumore della pioggia . Pero quella calmo fu rotta , fu travolta da qualcosa . Apri gli occhi . Non potevo credere ai miei occhi . Mi ritrovai davanti un paio di jeans neri e una felpa bianca . Un ragazzo incappucciato e con sorriso innaturale stampato in faccia mi guardava dall'alto .
- Ciao Celeste

Innamorata di un assassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora