Vento

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Come al solito , il vento freddo di ottobre , quasi novembre , soffiava più forte che mai e il cielo ricoperto di nubbi grigiaste dava un tocco di malinconia e tristezza al peisaggio già cupo di suo . Le foglie ormai tutte cadute dagli alberi formavano un tappeto colorato con varie sfumature di rosso , giallo e arancione... unica cosa colorata in quel peisaggio grigio . La temperatura era leggermente scesa ma si poteva sentire benissimo il gelo che ti penetrava le ossa fino al midollo .
Come al solito stavo andando a casa da scuola . Avevo avuto una giornata abbastanza interessante visto quello che era accaduto a Iris ed ero veramente felice per lei .
" Mi domando come si è sentita mentre lo baciava... Avevo visto che era arrossita e nn mi ha parlato di nient'altro a scuola che di lui e delle sue labbra... Hmmm... Mi domando se è una sensazione cosi bella come dicono...Hello !!! Certo che è una sensazione cosi bella come dicono !? Solo che tu nn l'hai esperimentata !!! E forse nn l'ha esperiementerò mai... "
Che cavolo... !? Avevo detto . Il vento si era alzato cosi tanto da scompigliao totalmente i capelli che avevo accuratamente pettinato . " Perfetto !!! Adesso mi tocca di nuovo pettinarmi !!! "
Ero ormai arrivata davanti a casa mia con passo lento e strisciato quando ho sentito un rumore provenire dalla cucina . Senza nemmeno accorgermene ero già entrata in casa . Dalla porta si poteva intravedere un'ombra . " Chi cazzo è !? " Mi sono domandata .
Come se fossi un felino mi avvicinai sempre di più e sempre più silenziosamemte verso la porta della cucina . Avevo una paura tremenda !!! Il cuore mi pulsava all'impazzata e le mani avevano già cominciato a tremare . Senza perdere tempo mi sono girata e... Ho visto solo i miei genitori che si divertivano da matti nella cucina . " Come mai cosi presto !? Forse avranno un giorno libero... Chi lo sa... "

Cosi me ne sono andata tranquillamente ma silenzionsamente nella mia camera . Appena entrata sentii una sensazione di freddo. Come se qualcuno avesse lasciato le finestre aperte con questo gelo ma stranamente le finestre erano chiuse ermeticamente... " Che strano... " Avevo pensato... Non sapendo da dove veniva quel freddo ghiacciale gironzolai per la stanza in cerca di una fonte della quale poteva provenire quel freddo invernale . E alla fine non trovai proprio nulla " Che cacchio !? Come cacchio e possibile che sia cosi freddo quando tutte le finestre sono chiuse e i termosifoni..." Giusto !? I termosifoni !? Andai velocemente sotto la finestra dove stava il mio termossifone e l'ho toccai . Cacchio !? Era peggio di un pezzo di ghiaccio !? " Intelligente Celeste ! Hai spento il termosifone prima di andare a scuola e adesso la tua cameretta e peggio dell'era glaciale ! " Pensai . Andai subito a rialzare la temperatura della camera e in men che non si dica la stanza era ritornata abbastanza calda da starci dentro . Butai il mio zaino nero sul letto e mi infilai le cuffie nelle orecchie . Non volevo sentire nessuno... per ora .

Comiciai a tirare fuori i libri dallo zaino e a fare i compiti . Per quache ora stetti china sui libri a fare gli esercizi di matematica che ci avevano datto ma , verso il tramonto , mi ero stancata e avevo deciso di fare una piccola pausa per non ingabugliarmi il cervello con tutti quei calcoli matematici : frazioni , equazioni , divisioni , espressioni... Troppa roba e troppo poco il tempo... Dovevo liberarmi un po la mente di tutto quello . Prendetti le mie cuffie con disinvoltura , mi sedetti vicino alla finestra con la musica a tutto volume che stava rimbombano nelle mie orecchie.

Fuori il tempo era nuvolo. Il cielo era cosi griggio che dava un'aria triste a tutto il vicinato. Le case sembravano persone vuote, con gli occhi ormai spenti , con la pelle griggiastra e ruvida e con le bocche che erano ben serrate per non far passare il freddo vento che c'era fuori.

Nessuno avrebbe voluto uscire e nemmeno io pensai di farlo. Troppo freddo la fuori. Gia che ero fredda di mio non credevo fosse neccessario andare la fuori per prendermi un raffreddore , per giunta ma... Nonostante io guardassi la stessa strada di sempre con gli stessi occhi e la stessa fermanata del buss qualcosa era cambiato. Me l'avevo sentito. Una cosa era cambiato dal solito paesaggio cosi noioso ma rassicurante.

Trovai l'intruso . Un'ragazzo che aspettava il buss nella fermata . Cominciai a respirare tranquilla . Era solo un'ragazzino ma aspetta. Guardai piu attentamente e osservai con grande stupore che quello ragazzino non aveva l'aria normale anzi... Mi pareva quasi familire... Felpa bianca , jeans neri , convers nere , capelli leggermente sparpagliati... Ma certo !? Era lui !?

Non feci nemmeno in tempo a pensarlo che lui si giro di scatto e il suo sguardo penetro la mia finestra per penetrarmi nell'animo . Quei occhi cosi azzurri ma allo stesso tempo cosi freddi mi fecero sentire una sensazione di freddo. Come se qualcuno mi congellasse da dentro . Non avevo mai provato una sensazione cosi. E non volevo provarla piu ma in un certo senso la desideravo ancora .

Il buss arrivo appena in tempo a salvarmi da quei terribili ma splenditi occhi azzurri che mi torturavano da dentro . Lui sali nel buss senza staccare lo sguardo da me e prima che le porte si chiudessero , lui mi sorrise con il sorriso piu largo e macabro che io avevo mai visto e poi spari. Quei denti cosi bianchi , quella bocca cosi grande , quasi in modo innaturale , e quell'abbigliamento mi ricordavano qualcuno che conoscevo ma che non mi veniva in mente . Rimasi scioccata . Era meglio non pensarci piu perche se no avrei avuto la testa piena di domande e di espressioni che si sarebbero mischiate e che mi avrebbero provato un mal di testa di dimensioni colossali .

Dopo aver fatto i compiti cercai di rilassarmi un po . Mi faceva male il polso e avevo i capelli ancora tutti sparpagliati a causa del vento di prima . Il mio stomaco brontolo. Quel giorno non avevo mangiato niente. Forse perche non ne avevo bisogno . Mi alzai pigramente dal letto e andai in cucina dove vidi i miei seduti intorno al tavolo a sentire la T.V. . Come al solito erano sul canale del telegiornale dove da circa metta Agosto davano sempre la solita notizia : " Assassino a piede libero " oppure " Assassino ha colpito ancora " . Ormai sapevo a memoria ogni singolo dettaglio di quel tizio che loro cercavano . Ragazzo alto , carnagione chiara , abigliamento giovanile e tiene in mano un coltello insanguinato . Cose semplici ma di elevato interesse fra la polizia . 

   La voce del detectiv che intervistavano arrivo persino in cucina dove io mi stavo facendo un panino . La voce era molto bassa e tremolante . Solo uno che prova quest'esperienza tutti i giorni sa cosa significa . La persona era spaventata ma allo stesso tempo elletrizzata dal nuovo caso . Decisi di vedere io stessa la faccia di questa persona . Mi spostai in salotto con il panino in mano e mi butai sul divano . Quella persona era un uomo di bassa statura , corporatura leggermente sovvrapeso e capelli castani molto corti per non parlare dei suoi occhi azzurri...

   " Perche tutti c'hanno qualcosa con gli occhi azzurri. Ormai si trovano dapperttutto ." pensai andentandomi un'ultima volta nel panino prima di metterlo sul tavolo . Prima di alzare le mie chiappe dal divano qualcosa ebbe attratto la mia attenzione . Feci piu attenzione al telegiornale . Stavano ancora descrivendo l'assassino che ormai tutti conoscevono a memoria e dopo...

   - ... non dimentichiamoci la sicurezza . Non uscite di casa... L'inspettore si interuppe . Un pezzo di foglio gli era arrivato sulla faccia . Era un foglio giallastro con qualcosa scritto sopra . Non si poteva leggere bene a causa dell'inspettore che ci aveva messo la mano . Il suo sguardo passo una rapida occhiata sul foglio e il suo sguardo congello all'improviso . I suoi occhi rimasero fissi su quel foglietto per ben diversi secondi . Quando si decise di alzare la faccia il suo sguardo era terrorrizzato . Si poteva leggere benissimo . Solo un vero killer era capace di far venire quel'espressione cosi disprezzata ma che , dentro di me , sentivo una certa gioia a vederla . Era strano... Io ero sempre quella ragazza che non godeva mai del dolore di qualcun'altro. Eppure... In quel momento... Sentivo un pizzico di gioia . 

   Prima di andarmene nella mia stanza ad ascoltare musica ho dato una rapida occhiata alla T.V.. Intanto il detectiv aveva alzato il foglio . A caratteri cubitali , con il sangue , c'era scritto " Sorry "




Innamorata di un assassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora