Teatro

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   - Jeff... Dissi con un filo di voce . Non credevo a quello che stavo guardando . Doveva esserci Iris al posto di Jeff ma , eccolo qua . Bello , imponente , misterioso , sorridente davanti a me . I suoi occhi saettavano da tutte le parte come se non mi avvessero mai vista . Forse avevo qualcosa in faccia , forse il mio trucco era sbavato . Girai la testa per vedere dove era il specchietto che portavo sempre con me ma qualcosa me lo impedi . Senti una paio di dita fredde come il ghiaccio accarezzarmi il volto e stringendolo verso se . Apri gli occhi chiusi dallo spavento . Era Jeff. Era in ginocchio sul cemento freddo a scruttarmi con quei suoi occhi azzurri . Mi ribellai e cercai di staccarmi dalle sue mani quasi ossute ma lui non volle sapere di allontanarsi . Mi teneva ferma con il volto propio davanti a lui senza dire un parola . Quelle due pupille colorate del colore del mare mi stavano guardando anzi , mi stavano leggendo nell'anima . Tremante , mi alzai di scatto da terra e cercai di correre il più lontano possibile . La mia faccia da bianca cadavere credo che si è colorata di un colore scuro rosso sangue . I capelli che tenevo quasi sempre in ordine erano scompigliati da tutte le parti e il cuore che di solito batteva più forte solo al suono di una canzone quella volta faceva salti mortali dentro il mio petto . Il vento che mi soffiava in faccia il gelo del quasi vicino inverno era spietato . Cercai di correre il più lontano da lui stando attenta a non essere seguita . Trovai una specie di vecchio teatro tutto abbandonato e decisi di entrare la . Di sicuro non mi avrebbe cercata in un luogo così dimenticato . Chiusa la porta si lascia cadere e scivola dolcemente lunga la costa finché non sente il freddo cemento sotto i piedi . Si guarda un po intorno . Era tutto buio . Non si poteva vedere nemmeno davanti agli occhi . Il cellulare comincio a vibrarle nello zaino . Trovato , vide un messaggio di Iris : " Dove sei ? Perché non sei venuta ? " diceva il messaggio ! Come non sono venuta ! Sei tu quella che è arrivata in ritardo . Mise la lanterna del cellulare per vedere meglio e vide delle vecchie sedie rosso scuro tutto impolverate e piene di ragnatele . Quel posto era quasi abbandonato e l'unica fonte di luce disponibile era quella di un buco abbastanza grande trovato sul soffitto molto alto e vertiginoso . La luce di quel buco illuminava propio il centro di quel palco dove , una volta , si esibiva magari tanti attori e tanti cantanti . Provare quelle sensazione era bellissimo
" Perché non farlo anch'io " si disse . Si incammino con passo felpato stando attenta a non inciampare o cădere in tutte quelle rotaie e rifiuti lasciati sparsi in giro . Entra sul palco , propio sotto la luce dell'uno riflettore naturale che aveva e si guarda intorno . Visto da li la platea sembrava molto più grande e più spaziosa anche se un po malandata . Si ricorda le parole della prof di teatro , quelle che le dicevano di provare a casa sotto una luce in uno spazio molto grande .
" Detto e fatto prof " penso Celeste mentre stava tirando via i fogli che aveva nello zaino per la parte di recita di quel giorno e così coincida a recitare .
   Passano i minuti e lei è ancora lì che parla davanti a un meraviglioso pubblico immaginario che la applaudisce e le lancia mazzi di fiori ai suoi piedi . Manda baci da lontano con la mano mentre cerca di ringrazia la sua professoressa e tutti gli altri che hanno reso quel momento così magico . Però i suoi così rosei sogni vengono interrotti dalla suoneria del cellulare . Lo prende e vede che è Iris che le ha lasciato 3 chiamate perse . Prende correndo lo zaino che aveva lasciato su una sedia e si incammina correndo verso la scuola . Erano ormai le 7:55 quando lei aveva lasciato il suo pubblico immaginario davanti a un palco senza un artista .
   Corre e arriva senza fiato davanti alla scuola ormai deserta . Entra ancora tutta sudata e occupa il suo posto in classe propio prima che entri il professore . Comincia l'ora di matematica .
   Il suono della campanella risveglia tutti gli alunni dal sonno profondo che aveva provocato quell'ora . Quando tutti mettevano via Celeste osserva che qualcuno le si era messo davanti al banco oscurandole la vizuale . Alza lo sguardo ed era Iris tutta accigliata e arrabbiata nera .
   - Ti rendi conto che sono stata tutto il tempo ad aspettarti dietro la scuola ?
   - Dietro la scuola ? Non davanti ?
   - No ! Dietro ! Mi sono congelata e per cosa !? Per niente ! Perché tu non dei venuta e mi hai dato buca ! Dice arrabbiata al massimo e mettendosi con la mani in mano .
   - Scusa... Io credevo davanti . Infatti ti ho aspettata la ma visto che non venivo ho pensato che ti sei addormentata di nuovo . Dissi mettendo a posto i libri dentro lo zaino e aprendo la merenda . Comunque... Cosa mi dovevi dire di così importante ?
   Iris la prende leggermente per un braccio e la porta in un angolo della classe in modo che nessuno senti niente .
   - Hai presente Jack ? Disse guardandomi con una certa Luciana negli occhi verdi smeraldo
   - Sì . Perché ?
   - Perché ecco . Ieri mentre stavo ascoltando musica e facendo tutte le mie robe ha bussato alla porta... Di casa mia... Ieri sera...
   - Ho capito ! E dopo ? Dissi io tutta entusiasma curioasa di sapere come andava a finire . Quando attentamente Iris mentre dietro di lei mi accorgo di una figura alta , snella e particolarmente sconosciuta . Lui si gira e mi sorride con un sorriso a trentadue denti a dir poco macabro . Era Jeff...

Innamorata di un assassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora