Sono Clara Visser,una giovane donna abitante di Haarlem,Paesi Bassi,ho da poco compiuto 17 anni..sarò presto un adulta e ne sono contenta,potrò badare ad una mia dimora e arredarla come meglio mi piace.
Mio padre è Arthur Visser,il fabbro di paese,grazie al suo lavoro e la clientela che viene ogni giorno,guadagniamo bei gruzzoli per permetterci di vivere bene,però no..non siamo nobili ne ricchi,benestanti,è un bell'uomo mio padre,capelli bruni e occhi verde foresta.
Mia madre,Madeleine Visser,fa la sarta e si occupa della casa,come ogni donna qui,mio padre ha la fortuna di aver trovato una donna così..lei ha folti capelli quasi oro,e degli occhi da fare invidia all'oceano,all'epoca tutti volevano mia madre perché era sublime e a dir poco affascinante,mi racconta sempre dell' occhiatacce delle comare di paese a un tempo.
È una mattina di primavera,mi alzo con il gallo dei signori Harkir che ogni mattina fa un concerto,metto le mie ciabatte e mi guardo allo specchio,la mia camicia da notte rende appariscente il mio corpo ben proporzionato e la pelle liscia,vado in bagno a lavarmi il viso altrimenti non mi sveglio per bene,pettino i miei lunghi capelli e vado a vedere in armadio cosa indossare oggi,opto per un vestito azzurro e sopra un grembiule,mi rifaccio la chioma in uno chignon e sopra ci metto una pezza,un pezzo di stoffa come un accessorio.
Spalanco tutte le finistre,di mattina c'è bisogno di aria fresca in questa umile dimora,scendo le scale con il cinguettio degli uccellini sugli alberi,c'erano mia madre e mio padre al tavolo,saluto entrambi con un bacio su entrambe le guance e mi siedo,mangiando la mia marmellata e bevendo la ciotola di latte.
"Clara,io e tuo padre oggi lavorareremo,puoi perfavore andare al mercato e prendere queste cose? te ne sarei umilmente cara" disse mia madre,passandomi un pezzo di carta con su scritto tutto ciò che dovevo comperare.
"Certo Madre,mi sbrigherò ad andare al mercato appena finito il mio pasto" dissi,e lei annuì continuando a cucire un vestito su commissione.
appena finisco,mi alzo e prendo la borsa sull'attaccapanni in metallo,era nuovo di zecca,mio padre ne andava decisamente fiero,prendo anche il cesto visto che dovevo comperare la frutta.
mi dirigo verso la porta e saluto i miei genitori,prima di uscire ed andare in paese,camminavo per il sentiero che mi dirigeva verso il centro città,dove ogni giorno c'era il mercato,sulla via c'erano alcuni animali tra cavalli o semplici cani.
arrivata in paese,alcuni uomini paesani abbassavano il loro cappello alla mia vista,ciò significava che mi porgevano il proprio saluto.
"Buongiorno signorina Visser,che piacere incontrarla" mi dice il signor franklin,il fioraio,grande compagno di mio padre,io mi dirigo verso di lui e lo saluto,facendo un inchino e tenendomi la gonna.
<<Signor Franklin,giorno a lei>> dissi facendo un lieve sorriso,lui prese un fiore di giglio dal suo carretto e la mise nei miei capelli,feci un piccola risata.
<<La ringrazio molto,lei è molto gentile>> dissi a sorriso più ampio.
<<grazie Clara,salutami tuo padre>>
<<le servirò!>> dissi,tornando a camminare per raggiungere il centro del paese.finalmente arrivata inizio a prendere della carne dal macellaio.
<<Salve,1Kg di ragù>> dissi.
<<Subito signorina>> rispose il macellaio.così pagai e presi la mia carne,e andai verso il pesce,c'era tanta folla ma per fortuna è andata via in 5 minuti.
<<Prendo 1Kg di Spigole e 500 G di vongole e cozze,miraccomando che siano di buona qualità>> dissi,i miei genitori odiavano quelle piccole con un retro gusto malvagio,a volte non le prendevano nemmeno e quella era la causa.
<<Certo signorina Visser,non si preoccupi,lei è in buone mani>> rispose,mentre aspettai mi guardai un po' in torno.
<<ecco a lei,sono 101,37 fiorini>> disse,i fiorini olandesi sono la nostra valuta,101,37 fiorini olandesi equivalgono a circa 46 euro.
<<Grazie,tenga e buona giornata>> risposi dando le mie banconote e monete,finalmente c'era l'ultima cosa sulla lista,la frutta e verdura.
mi avvicinai al carretto della frutta e verdura,analizzandola con gli occhi.
<<cosa posso darle signorina Visser?>> disse il mercante.
<<Mi dia 7 limoni,10 pomodori e 8 mele rosse grazie>> risposi.iniziò a mettere tutto nel mio cestino,io aspettavo e guardavo le mie mele,amavo le mele rosse,era il mio colore preferito,solo agli eventi cavalleresti indossavo vestiti ricamati di un rosso scuro,bordeux.
<<sono 36 fiorini,signorina Visser>> disse,io pagai e mi incamminai verso casa ma una mela mi cadde dal cestino,che imbranata sono.
mi accasciai per prenderla,quando una mano sfiorò la mia..non riconobbi chi fosse dalla mano quindi alzai il mio sguardo,era lui..Nicola,Nicola Borbone,il figlio di una famiglia nobile e di buona borghesia.
rimanemmo entrambi a guardarci negli occhi,senza rompere il contatto visivo per qualche secondo,dopo di che mi ricomposì e presi la mia mela,mettendomi di nuovo in piedi.
<<Scusi signorina,non volevo spaventarla..presuppongo che lei già mi conosca,sono Nicola Borbone,discendente di una famiglia francese>> disse.
<<Non si preoccupi buon giovine,sono Clara Visser,la figlia del fabbro>> dissi,vidi lui prendere la mia mano e avvicinarla alla bocca,facendomi il bacia mano.
<<Onorato,signorina Visser>> disse,arrossì ma mi risistemai,facendo un piccolo accenno di tosse,tutte le fanciulle amavano Nicola,aveva dei capelli a dir poco mossi e folti,color castagna e degli occhi color nocciola, penso proprio sia il tipo di ragazzo ad essere un rubacuori,ha quasi la mia età,ne ha 18.
<<la ringrazio per questa chiacchierata civile ma ora devo tornare alla mia dimora..buona giornata,spero di vederla in giro>> Lui annui però poi si giro,avendo uno sguardo spento..cosa c'era? mi girai..

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La Mela Rossa || Ayob Moon
Romantizm1870,Una ragazza cristiana di 17 anni,Clara Visser,abitante di Haarlem,In Olanda,ha origini irlandesi da parte di madre,una bellissima ragazza,affascinante,capelli lunghi d'orati e gli occhi color foresta..al mercato incontra Nicola Borbone,un giova...