Capitolo 2

134 8 0
                                    

Sono le 23 e non riesco a dormire. 'Elliot West'. 'Smettila Rebecca cazzo, smettila'. Cosa c'è che non va in me ora? Diamine non ho mai sbavato dietro ad un ragazzo, non mi sono mai innamorata e non ho avuto più di 4 ragazzi in 18 anni della mia vita. Non posso sbavare dietro a uno che non conosco nemmeno, non posso fare una cosa del genere: non è da me.
Decido, quindi, di uscire fuori in giardino e fumarmi una sigaretta alla menta: la mia preferita. 'Smettila di pensarci, smettila Rebecca. Finirai col soffrire e non riusciresti a superare un altro colpo basso.'
Finii la sigaretta ed entrai in camera.
Decisi di prendere gli auricolari e il mio ipod per ascoltare un po' di musica. Misi "X di Chris Brown" così da non deprimermi.
È strano quanto questa canzone mi colpisca nel profondo, senza farmi male. Amo la scarica di adrenalina che ci mette Chris in questa canzone e amo sapere che una persona diversa da me, prova queste emozioni. 'Grazie Chris!' Penso tra me e me. Ciò però non mi fece dimenticare per molto del signor Elliot West.
Decisi quindi di chiamare la mia amica Annie, nonostante l'ora ero sicura mi avrebbe risposto. Infatti dopo quattro squilli,lo fece.
-Ehi Rebecca,tutto bene?-
Chiese Annie preoccupata e mezza assonnata.
-Non proprio,scusa il disturbo Annie,se vuoi ti chiamo domani-
Risposi mortificata per averla svegliata. 'Stupida che non sei altro, svegli pure la gente a quest'ora del mattino per delle minchiate!'
-Ma figurati dolcezza, allora, che succede? Dimmi tutto-
Disse, tutto d'un colpo, sveglia.
-Mi son scavata la fossa da sola, Annie.-
Dissi facendole leggere tra le righe il reale soggetto di questa frase. Fuori è buio, e non vedo la luce della luna a causa di questo maledetto pino piantato davanti alla mia finestra.
-Ehi, so a cosa ti riferisci. O meglio a chi Rebecca, ma devi capire che non puoi essere ossessionata da un ragazzo che hai visto oggi per soli 5 minuti- Disse Annie cercando di rassicurarmi,senza successo stranamente.
-Grazie Annie, e perdonami per il disturbo. Dolce notte-
Dissi infine per non farla preoccupare ulteriolmente, sarei sembrata solo una pazza psicopatica ossessionata da un tipo alto, moro, muscoloso e con gli occhi azzurri.
Cosa non da me.
-Figurati tesorino! Ci vediamo domani a lezione, dolce notte!-
Chiusi la telefonata non appena finii di parlare.
Ed eccomi di nuovo qui, sola con me stessa a pensare.

Mi hai cambiatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora