Capitolo 3

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La sveglia suonò alle 5 come al solito. Mi sembrava di non aver dormito per niente. 'Forse perchè non lo hai fatto Rebecca!' mi rimprovera la mia vocina interiore che zittisco non appena accendo un po' di musica e mi metto a ballare.
Amo ballare, ogni tipo di canzone, mi fa sentire libera e pulita. È da pazzi ballare alle 5 del mattino, lo so, ma non mi importa nulla. Non mi è mai importato. Andai in bagno e mi guardai allo specchio. 'Merda!'. Ho le occhiaie e gli occhi rossissimi. E cosa faccio adesso? Frugo nella trousse di mia madre e trovo una marea di trucchi per fortuna. Io non amo mettermi creme sul viso, ma oggi devo fare un eccezione.
Mi spalmai un po' di correttore sulle mie grandi e magnifiche occhiaie, poi mi misi un po' di cipria e blush rosa.
Conclusi con la solita riga sottile di eyeliner e un goccio di mascara sui miei occhi color nocciola.
Spazzolai i miei capelli lisci e rossi e andai in camera a vestirmi.
Presi dall'armadio un paio di jeans strappati attillati e una maglietta bianca con la scritta "love is a game". Chiusi il look con delle vans nere semplici.
Presi lo zaino e mi incamminai verso la stazione. Per fortuna il treno arrivò in orario.
Per rilassarmi accesi il mio ipod e misi "up" di Demi Lovato.
Chiusi gli occhi e ad un certo punto sentii il suo profumo di bagnoschiuma alla lavanda di fianco a me.
Aprii gli occhi di scatto ed era davvero lui, mi guardava divertito per la mia espressione scioccata con quegli occhi di un azzurro così bello da farti rimanere senza fiato.
Lo continuai a fissare così finchè non mi interruppe con il suo comportamento da sfacciato.
-Ti piacciono i miei occhi eh? Sai,son riuscito a portarmi a letto decine di ragazze anche grazie a questi-
Mi guardò divertito.
Come cazzo si fa ad essere così sfacciati? Non me ne frega niente se e quante ragazze si è scopato! Stava pure andando bene, cazzo.
-Buon per te Elliot, ma non sono sulla lista delle puttane che vuoi scoparti.- Risposi fredda.
Iniziò a ridere come un deficiente.
-Oh no, mia cara Rebecca. Io non voglio portarti a letto come tutte le altre puttane, se vuoi chiamarle così, voglio conoscerti.- Mi disse in modo molto semplice e formale.
-Perchè cazzo vuoi conoscermi se ti interessa solo quello alla fine?-
Dissi ormai nera dalla rabbia.
Si percepiva quanto fossi incazzata per questo fatto e non riuscivo a tranquillizzarmi pur volendolo. Cosa mi sta facendo questo ragazzo?
Mi prese una ciocca di capelli tra le sue mani e me la portò dietro all'orecchio.
Dopodichè mi accarezzò la guancia.
'No per favore no!' Sentii i brividi invadermi il corpo, non ragionavo più, il suo tocco mi mandava il sistema nervoso a puttane.
-Oh no Rebecca, non capisci.-
Sussurò al mio orecchio. Lo guardai persa e completamente andata.
-Tu sei diversa,ti sento diversa..-
Sussurò ancora più lentamente. Sembrava mi stesse pregando di essere diversa per lui. Perchè?
Ci guardammo senza dire nulla per circa 5 minuti e alla fine gli dissi
-Cosa mi stai facendo Elliot?-
e lui rispose
-Cosa stai facendo tu a me? Cazzo non ti conosco nemmeno e la tua bellezza naturale mi ha incantato Rebecca. È come se ti conoscessi da una vita intera,perchè mi fai sentire così? Io che non ho mai pensato a una ragazza per più di qualche ora,mi ritrovo da ieri mattina a pensarti in continuazione. Cos'hai di diverso?-
Disse l'ultima frase in un colpo
Non mi accorsi che trattenevo il respiro da quando aveva iniziato a parlare.
Quindi sospirai, e capii che quel ragazzo mi avrebbe cambiato la vita.
Nel bene o nel male.

Eccomi a lezione, appena vidi Annie la fermai così forte che urlò sorpresa dalla mia brutalità.
-Rebecca, ma sei fuori? Mi stavo cagando addosso dalla paura. È successo qualcosa?-
-Annie, lui..-
Non avevo le parole per raccontargli tutto.
-Rebecca, mi sembri sconvolta. Vieni, sediamoci cinque minuti finchè non suona.-
Mi accompagnò fuori abbracciata a me.
-Io Annie... devi aiutarmi per favore, non so cosa mi abbia fatto quel ragazzo. Oggi si è seduto vicino a me e ha iniziato a parlarmi... a dirmi che sono diversa dalle altre, con una voce talmente sincera...-
-Quanto bugiarda.-
Sottolinea Annie.
-Rebecca, ti conosce da meno di due giorni, come potrebbe sentire una cosa del genere? Io, sono un po' dubbiosa al riguardo..-
E aveva ragione, più che ragione cazzo. Ma perchè non ci ho mai pensato a questo? Cosa mi succede?
Sono delusa da me stessa.
Io, che mi prendevo cura di me stessa ignorando il più possibile tutte le figure maschili di questa terra per evitare il ricordo di mio padre, mi ritrovo a non fare a meno di pensare a Elliot.
-Rebecca?-
-Si?-
Risposi un po' persa.
-Entriamo tesoro.-
Annuii debolmente, non riuscivo a guardare in faccia nessuno, camminavo a testa bassa.

Entrai in classe e stranamente vidi Elliot al corso di fisica. Cosa ci fa qui?
Non aveva il vizio, come gli altri, di squadrarmi dappertutto senza mai guardami in faccia.
Lui mirava gli occhi.
I miei occhi color nocciola.
Mi sedetti vicino a lui e vidi una rosa sul mio banco.
-È per te Rebecca, spero ti piacciano le rose.-
Certo che mi piacciono, sono i miei fiori preferiti.
Nessuno mi ha mai regalato una rosa a parte mio padre.
-È bellissima, grazie Elliot.-
Senza volerlo, una lacrima mi scese al ricordo di questi fiori stupendi.
-Non piangere piccola, è solo l'inizio.-

Scusatemi se i primi due capitoli sono stati così corti, ma ho avuto diversi problemi
I prossimi saranno più lunghi, grazie a tutti quelli che stanno leggendo questa mia piccola storia.✨
Commentate e datemi consigli su come continuare❤

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