Capitolo 9

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Questo capitolo sarà scritto dal punto di vista di Elliot.
Ho deciso di farlo per farvi capire ancora meglio cosa prova Elliot, soprattutto dopo questo tradimento da parte sua.
Spero vi piaccia✨

ELLIOT.

Il mio carattere di merda la lasciò andare.
Non ebbi il coraggio di reagire vedendola così sconvolta e delusa, non avevo scuse.
Sono stato un coglione, il mio menefreghismo e la mia indifferenza hanno superato il limite previsto.
Non riuscivo nemmeno a capire perché sono andato a letto con quella puttana, ero rimasto lì, in quel corridoio, senza forze.
Rebecca era tutto ciò che avevo, la sua mancanza mi stava uccidendo dentro.
Mi mancava toccarla, abbracciarla, baciarla e sentire il suo dolce profumo.
Non ho mai provato così tanta nostalgia di qualcosa e per questo non ho saputo come affrontare tutto ciò.
Ubriacarsi mi sembrava l'unica soluzione e quindi iniziai a bere, fino a quando non capivo più nulla.
Mi ricordai che una bionda si avvicinò a me, guardandomi in modo sexy.
Non era bella come Rebecca, non aveva il suo dolce e innocente viso, non era lei.
Mi ricordai che mi portò in camera e mi spogliò contro la mia volontà, ma non avendo nemmeno le forze di alzarmi, la lasciai fare.
Ad un certo punto sentì la mancanza di Rebecca fin dentro il mio cuore, e faceva male.
Per cercare di dimenticarla almeno per un po', decisi di prendere la bionda in braccio.
La sbattei sul letto violentemente, facendole anche un po' male, senza aspettare presi un preservativo e me lo infilai.
Entrai subito dentro di lei, il più forte e veloce possibile, cercando di sfogare tutta la mia rabbia dovuta all'alcool e a Rebecca.
Questa troietta non fece altro che urlare come un gallina strozzata, ciò aumentò la forza delle mie spinte e lei non urlò più dal piacere.
Poi però quando vidi Rebecca, capì l'enorme sbaglio commesso.
Tutto quello fatto in vent'anni della mia vita, non aveva più alcun senso.
Persi tutto in quel momento, insieme al mio cuore.

-Dov'è finita Rebecca, amico?-
Mi chiese Andrew.
-Non so dove sia andata, io..-
Mi bloccai non appena vidi le lacrime rigarmi gli occhi.
Era la prima volta dopo la morte di mio fratello che piansi.
-Oh santo cielo amico, che ti succede?-
Mi portò su un piccolo divanetto nel balcone alla mia destra.
-Cosa sta succedendo con Rebecca?-
-Io non lo so, eravamo felici insieme fino ad ora.. fino a quando non mi ha visto con quella bionda..-
Mi guardai le dita intrecciate, ormai svuotato di ogni organo vitale del corpo.
-Stai insieme a Rebecca? Cosa? Sul serio?-
Chiese completamente scioccato.
-Sì, ma..-
-Niente ma, cazzo Elliot! Devi andare subito da lei e dargli qualche spiegazione, non puoi lasciarla andare così amico! Non ti ho mai visto piangere per una ragazza, ma lei ne vale la pena cazzo! Lotta per lei!-
-Il mio comportamento non ha scuse.. ho scopato quella bionda facendogli male, con la convinzione di riuscire a sfogarmi.. sono solo un pezzo di merda.-
-Pezzo di merda è il tuo secondo nome, amico! Vai da lei prima che lo faccia io.-
'Cosa? Ma è fuori?'
Mi alzai e lo guardai dritto negli occhi.
-Provaci Andrew, che 10 anni di amicizia li potrei benissimo buttare nel cesso.-
-Così mi piaci Elliot cazzo!-
Lo guardai un po' divertito e me ne andai in camera a riprendere i jeans e la maglia.
La bionda era ancora sul letto sdraiata su un lato.
-Ei, vieni qui.-
Cercò di lanciarmi uno sguardo sexy che non mi arrivò, anzi a vederla mi veniva da vomitare.
'Come ho fatto a portarmela a letto?'
-Vattene a casa, non ho tempo per te.-
Le dissi in tono freddo.
-Ah sì? Sei uguale agli altri! Tutti coglioni!-
Disse vestendosi rapidamente.
-E voi sempre pronte ad essere usate, tutte puttane!-
Dissi ridendo in modo sarcastico.
Mi guardò con aria minacciosa prima di andarsene.

Uscì dalla stanza e salutai rapidamente Andrew ringraziandolo del consiglio.
Appena uscito dal giardino cercai di ricordare i posti dove sarebbe potuta andare a quest'ora.
Erano le 23.58, c'erano due parchi vicino.
La cercai, ma non vidi anima viva.
Andai più avanti e vidi tre pub aperti e una discoteca.
Cercai in tutti e tre i pub ma non vidi traccia di lei, c'erano soltanto ragazzi e ragazze che si limonavano e scopavano nei bagni.
Davanti alla discoteca "Rock Disco" c'erano due guardie che mi chiesero se ero nella lista.
-No-
Risposi.
-Bene, allora deve andarsene signore.-
Mi dissero in tono minaccioso.
Erano entrambi alti circa 1.90/95, robusti e molto tatuati.
-Non trovo più la mia ragazza, la cerco da mezz'ora senza alcun risultato. Potrebbe essere entrata qui senza essere notata da voi.-
-È impossibile signore, siamo qui da quando è iniziata la festa.-
-Per favore fatemi entrare, ho 4 mila dollari qua.-
Le guardie si guardarono per un secondo in faccia e mi fecero sì col capo non appena diedi loro i 4 mila dollari in mano.
Entrai nel locale e vidi gente ubriaca e fatta dappertutto.
Una band suonava rock, mi parve che sia stata una canzone dei Green Day ad essere cantata.
Intravidi Rebecca in un angolino seduta ubriaca fradicia, non che io ero messo bene, ma lei era completamente andata.
-Ma ciao mio caro Elliot, com'è andata la scopata con quella puttanella?- rise per un attimo e poi mi guardò di nuovo confusa e triste -Sai, credo che quel tipo di ragazza faccia a caso tuo. Guardami, io non sono come tu mi vuoi. Non so fare sesso violento e non ho mai toccato nessuno in vita mia oltre che te.-
La presi in braccio e lei mi cinse il collo con le braccia.
-Mi mancherà così tanto il tuo profumo Elliot, io sono così pazza di te.. e tu non hai fatto altro che umiliarmi e prendermi in giro, ma sono così dannatamente presa da te. Sarai il ricordo più bello della mia vita. Il mio cambiamento più inaspettato..-
Le sue parole mi entrarono nel cuore e solo allora capì che o sarei stata con lei, o sarei morto.
La portai nel mio appartamentino.
Le tolsi le all star e i leggins, scoprendo le sue gambe stupende.
Era bellissima questa ragazza, ogni cosa del suo corpo faceva rima ed io ero così fottutamente preso da lei.
Continuai a guardarla così, per ore senza stancarmi.
Riacquistai la lucidità con il passare del tempo, la sua bellezza naturale e la sua pura innocenza avevano un effetto del tutto strano per me.
Tutto ciò che riguardava lei mi rendeva vulnerabile, impotente.
La forma del suo viso, la sua pelle così morbida e le sue labbra così perfette.
Accarezzai il suo viso con il pollice, lentamente, volevo toccare ogni sua piccola parte, studiandola a fondo.
'Cazzo è così bella!'
Voglio capire perché per lei hanno dato questo mondo, non all'altezza per questa piccola dea, non merita un mondo così egoista.
È troppo bella per essere reale.
È una piccola parte di paradiso e dio, stare qui, a guardarla per così tanto, mi fa capire quanto lei sia essenziale per me e quanto io non mi meriti una ragazza del genere.
Ho paura di lasciarla andare, non tanto per me, è che non voglio fargli del male.
Non voglio che soffra, è troppo perfetta per fargli del male.
Mi piace così tanto.
La amo così tanto.

Mi hai cambiatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora