*Jessamy pov*
Quando tornai a casa cercai di nascondere le lacrime, la verità era che lui mi mancava come l'aria anche solo il fatto di vederlo da dietro una parete di vetro ma avevo anche paura, paura che non sarei riuscita a dire a Desiderio che io non desideravo lui e che mi desideravo andare nella terra dei sogni non appena mi vide corse da me e mi strinse in modo sensuale, baciandomi come se non ne dipendesse la sua intera vita " finalmente sei qui con me " le energie mi mancavano e se fossero servite le poche che avevo le avrei utilizzate per scappare " mio signore io sono veramente stanca, ma ve lo giuro appena avrò l'energie " mi diede un morso sul collo che mi zittii in men che non si dica " quando ti desidero tu sei sempre senza energie, il fatto che tu abbia una tua mente ti ha reso una bugiarda come poche" le sue mani si strinsero intorno al mio vestito quasi a volerlo strappare dalla mia pelle, sentivo la stoffa cedere come le mie gambe a breve sentivo che non sarei riuscita a nascondere le lacrime ma poi la sua voce mi tornò alla mente la voce di Morfeo le sue mani sul mio viso "se avessi paura stringi questa e ti porterà da me" dovevo cercare di andare via da lì " e se io non volessi " "come?" le sue mani allentarono la presa ed io riuscii a respirare di nuovo " e se io volessi andare via e se io non desiderassi voi" riuscì ad allontanarmi per riprendere fiato " è impossibile io ti ho creato tu devi stare ai mei ordini" il suo viso si fece duro e ma la luce nei suoi occhi non si era spenta era solo arrabbiato "me l'avete insegnato voi...le giovani stronze lo fanno bene" strinsi forte la collana che mi aveva dato Morfeo ma lui mi prese le spalle prima che la sabbia " non tornare" "non lo farò nemmeno morta" sentii la sabbia attorno alle caviglie " allora non farti trovare, o da qui non uscirai mai più" con un ultimo raptus di forza lo spinsi via e la sabbia mi cosparse completamente prima che me ne accorgessi stavo cadendo nel palazzo della terra sogno sperando che qualcuno mi prendesse.
*Morfeo pov*
L'ho vista cadere dal soffitto del palazzo "un minuto Lucienne abbiamo visite " mi concentrai su di lei ed iniziò a scendere sempre più lentamente fino a che non atterò fra le mie braccia, aveva gli occhi chiusi il che mi spaventò " chi è lei mio signore?" "colei che mi ha fatto tornare a casa, Jessamy apri gli occhi " le accarezzai il viso e lentamente i suoi occhioni si aprirono, le sue mani si mossero e le sue labbra si inarcarono "Morfeo sei davvero tu?" mi accarezzò il viso e per la prima volta dopo anni provai l'impulso di baciare qualcuno ma mi ricordai di Lucienne e non mi feci venire nemmeno in mente l'immagine di noi che ci baciamo "si sono io sono davvero io" la strinsi più che potevo era spaventata tremava come una foglia " c'è l'ho fatta, sono scappata io c'è l'ho fatta...ma m-mi sta c-cercando " scoppiò a piangere Lucienne le porse un tovagliolo e le poggiò le mani sulle spalle "mio signore è lei la ragazza che vi nutriva e che ha rotto il cerchio magico?" disse sinceramente preoccupata "Si è lei ha bisogno di un qualcosa di caldo magari un the" corse a prendergliela, potevo sempre contare su la mia amica, nel frattempo cercavo di tenerle la testa alta in modo che possa respirare " eccola" cercai di farla bere " Non c'è bisogno si fare tutto questo per me" "certo che c'è bisogno, siamo una squadra ora" il the le diede l'energia necessaria a mettersi in piedi, ci guardammo negli occhi "ora posso abbracciarti " disse gettandomi le braccia al collo ed io mi limitai ad affondare il viso fra i suoi capelli bianchi e morbidi, la avvicinai ancora di più a me e chiusi gli occhi beandomi del profumo che emanava la sua pelle. Mi allontanai a malincuore "Lucienne modernizzala un po', poi andremo da Caino ed Abele" "certo, mio signore prego vieni con me dovremmo avere qualche abito della tua taglia" la seguii "signorina Lucienne mi aspetti per favore " risi a quelle parole non vedevo l'ora di vederla vestita.
*Lucienne pov*
Mi ha chiamato Signorina Lucienne non mi piace, troppo formale "tutto bene?" "niente signorina solo Lucienne per favore, anzi sono io a doverle chiamare te signorina, avete risvegliato il mio signore e da anni che non lo vedo ridere" arriviamo nella stanza che mi ha fatto da casa per duecento anni lei è stupita "ho dei vestiti , che non mi piacciono ne mi vanno a te andranno bene" le presi degli abiti dall'armadio "niente signorina anche per me, ci siamo salvati a vicenda chiamami Jass" mi batté la mano sulla spalla e per la prima volta sentii di avere un'amica le porsi i vestiti e le indicai dove andare a cambiarsi, "grazie mille" disse prima si sparire nella cabina armadio
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Il Re Dei Sogni E La Regina Dormiente
Fanfictionsi chiamava come il mio corvo, ma era un desiderio il preferito di mio fratello, ma era un desiderio, il preferito di mio fratello, quello che voleva in modo morboso e maniacale, non mi sarei mai aspettato di finire per desiderla anche io; ma io avr...