*Jessamy pov*
Sono passati anni da quando sono qui e la profezia si sta realizzando lui è cambiato con tutto tranne che con me quando eravamo soli io e lui era dolce ma, con Lucienne ed anche con Mettew era diventato insensibile, stavamo cercando degli incubi fra cui il Corinzio ma sapevo che lui era sposato ormai con una bambina e lui non l'avrebbe mai saputo, stavamo cercando creta ed il paradiso dei marinai al momento e questo ci sfiancava, tutte le volte che tornavamo lui mi teneva in braccio dormiente, infatti il popolo aveva iniziato a chiamarmi la principessa dormiente anche se i miei sogni non erano come quelli con cui convivevo, spesso sognavo la profezia o ancora più spesso io sognavo Desideri che mi stringeva fra le sue braccia in lacrime o peggio morta; quando questo accadeva mi svegliavo cacciando un urlo che rimbombava in tutto il palazzo allarmando anche Lucienne e Mettew lui comprensivo mi prendeva fra le braccia e mi riempiva di baci e carezze. Ma un giorno mentre ci stavamo riposando non riuscivo a svegliarmi, ero su un ponte con la sua risata io correvo mentre cadeva tutto a pezzi "MORFEO MORFEO" gridai piangendo come una disperata "AIUTO MORFEO " stavo per cadere quando le sue mani mi tirarono sul lato integro del ponte da lì mi svegliai con il mio fidanzato che mi stringeva a se sia per svegliarmi sia per attutire le mie urla "respira piano, respira profondo sono con te ora" la sua mano sulla mia fronte infondeva calore a non finire, la spostò solo quando vide che mi stavo rilassando "non voglio più sognarlo" mi prese in braccio col viso preoccupato, iniziò a riempirmi di baci: prima fra i capelli, poi sulla fronte, poi sul naso ed infine sulle labbra era la sua prassi il nostro circuito di baci " visto che non vuoi dormire" mi diede un bacio sul collo ridendo "mhh quando non vuoi sognare, fatti il dio dei sogni" lui mi fece finire sotto di lui, mi baciò collo mentre gli sfilavo la mantella di stelle e proprio mentre stava per spogliarmi, qualcuno bussò alla porta "NON ORA" urlò per poi tornò a me, mi spostò i capelli dal collo e mi lasciò un segno viola fra le risate ed i miei gemiti soffocati "MI SCUSI MIO SIGNORE MA DOVETE TORNARE NEL MONDO DELLA VEGLIA" sbuffò fra i miei capelli e ci tirammo su insieme; mentre uscivamo per andare nel mondo della veglia ci raggiunse Mettew "almeno questa ricerca la faremo in famiglia" disse mentre cercavo la borraccia che mi aveva regalato Lucifer " famiglia?" "sei mio cognato Mettew lei ti ama come un fratello " mi si poggiò sulla spalla "andiamo " disse prima di trasportarci nel mondo della veglia.
*Mettew pov*
"pss Jess perché è così nervoso?" si scoprì il collo " uh scusa per l'interruzione " lui ci tirò davanti e lei sospirò era terrorizzata dalla profezia e da desiderio, l'avevo sentita urlare più di una volta durante il riposo; Morfeo non aiutava era diventato stronzo con tutti alle volte anche a me stava sulle palle ed io in vita non ero la persona più gentile del mondo quella era Jessamy che era incapace di odiare anche il suo Aguzzino " dove potrebbero essere?" chiesi appoggiandomi con la testa sul orecchio di mia sorella " siamo ancora lontani, il vantaggio e che sono poco distanti l'uno dall'altro " disse stizzito bhe credo che avesse una gran voglia di tornare nella sua camera insieme alla futura moglie e non gli daco tutti i torti ma questo mi ricordava l'inizio della parte peggiore della profezia, quando lei sarebbe scappata in lacrime da palazzo " sta calmo Morfeo " disse lei stringendosi per quanto possibile a lui che le poggiò la testa alla sua con quella dolcezza che tanto mancava alla biondina più dolce che abbia mai visto. Dopo quasi un ora di cammino trovammo alcune tracce di Creta, era con una bambina sapevamo che non era sua figlia in qualche modo tutti e tre lo sentivamo decidemmo che sarebbe andata prima lei e poi Morfeo " buon giorno Creta " le disse chi era e perché era lì " datemi solo un minuto per salutare la mia bambina" le si gettò ai piedi e lei non poté fare a meno che accettare ma Morfeo corse a rompere quell'incanto il che la fece innervosire e non poco strinse i pugni e si fece rossa in viso " voglio che sappiate una cosa mio re, la vostra futura regina ha molto più onore di voi dato che ha capito che anche un incubo può cambiare ma soprattutto anche un incubo ha il diritto di sognare " la esiliò io dalla sua spalla notai che i suoi occhi si gonfiarono di Lacrime le sue paure si stavano realizzando e questo terrorizzava anche me non volevo vederla soffrire " Andiamo " disse in un tono che non le avevo mai sentito usare "al paradiso dei Marinai penso io e non fare così " disse andando avanti senza nemmeno prendergli la mano, io andai da Morfeo "Ma che le prende " disse "Amico mio è arrabbiata nera " lo trovammo ed io e lei ci avvicinammo " buon giorno " si presentarono e lei faceva quel finto sorriso che nonostante fosse la cosa più recitata che esistesse era rassicurante come nulla al mondo "cosa le piacerebbe fare prima di tornare?" "oh ragazza mia dammi del tu e mi piacerebbe parlare con te prima di tornare " mi fece segno di andare ad avvertire Morfeo, non sapevo come l' avrebbe presa ma lei sarebbe stata peggio se anche io non l'avessi ascoltata "Hey Morfeo lui le ha chiesto di fare una chiacchierata prima di tornare " dissi e lui strinse le mani a pugno e fece per andare ma una bolla d'acqua lo bloccò "ma si può sapere cos'ha?" "Amico stai realizzando le sue paure " gli feci notare ma il suo viso si contorse in un espressione di rabbia " io la sto proteggendo dalle sue paure " scossi la testa ed insieme a lui aspettai che tornasse. Quando lei si avvicinò insieme al paradiso dei marinai era nervosa " sono felice che mi hai permesso di essere umano ancora per un po'" "spero di vederti ancora quando tornerò" "non capisco nemmeno perché tu sia voluto restare " lui rise a crepapelle e prese la mano di Jessamy "quello che lei ha capito ed anche io e che tutti noi esistiamo grazie ai mortali e non vice versa mio signore forse dovreste ascoltare la vostra amata * si rivolse a Jessamy* vieni a trovarmi nelle terre dei sogni a riposare sotto i mie alberi ed a passeggiare nei miei prati, o a parlare insieme " avrebbe continuato ma Morfeo lo mandò nella terra dei sogni facendola arrabbiare ancora di più poi portò anche noi lì "stava parlando " ci si avvicinò Lucienne e Morte anche se feci capire che forse non era il caso "non era importante " "tutto quello che dicono è importante, ti sei dimenticato cosa voglia dire ascoltare" volai sulla spalla di Lucienne "Mio signore " disse Lucy avvicinandosi "NON ti avevo di tornare alla tua biblioteca" la tirai indietro per la giacca dato che si era girato troppo di scatto " MORFEO CALMATI " gridò Morte (che era venuta per aiutare Morfeo ad organizzare la proposta a Jessamy) tirando indietro sia me che la bibliotecaria "ti avevo chiesto Trattarla bene, Non puoi pretendere che sia tutto quello come lo hai lasciato e ricordati che non puoi parlarle così" corsi da lei sapevo quello che stava per dire avevo paura che lei si rompesse ancora di più " quindi smettila di essere così cocciuto, lui la guardò con aria di sfida " lei è una mia creazione ed io le parlo come credo sia giusto * le si avvicinò * anche tu sei una MIA creazione e quelli che creo non mi danno ordini perché sanno che mi basta un tocco per distruggerli" la vidi sgranare gli occhi, salire le lacrime lungo le guance; un silenzio pesante si sparse ovunque. Morfeo sembrò rendersi conto in ritardo di quello che aveva detto di fatti la sua espressine mutuò in una mortificata "io" provò a dire ma lei era corsa via con me sulla spalla e le lacrime che le svolazzavano intorno alla testa.
* Abele pov*
Vidi qualcuno correre mentre piangeva, la riconobbi subito ed anche io corsi da lei "JESSAMY JESSAMY" finalmente lei si fermò e non appena mi vide si nascose il viso fra le mani " cosa è successo sta volta?" le tolsi le mani dalla faccia "Mettew cosa le ha fatto? Non l'avrà aggredita vero?" "No non lo farebbe mai, lui ha ancora abbastanza onore per capire che questo non va mai fatto...un litigio orribile più del solito, credo che ci vorrà di più di un the questa volta " stava tremando un po' dalla paura un po' dal freddo, le misi la mia giacca e la tirai in casa dove Caino e Goldie avevano appena sfornato una torta " Buon dio " disse appena entrammo e la vide " non l'avrà mica aggredita spero?" "Ragazzi lui ha mai sfiorato e mai lo farà " disse lei fra i singhiozzi costanti " le ha detto che lei è una SUA creazione e il succo del discorso lui l'ha creata lui può distruggerla " ci informò il corvo che era più suo che di Morfeo " dio mio " commentò Caino mentre io le accarezzavo la schiena " Caino la porto dal paradiso dei marinai tu rimani qui e si restio se lui viene da te a chiedere dov'è " dissi "per una volta sono con te saresti così smidollato da dirglielo " la tirai fuori da casa e Grazie a dio camminando smise di piangere e tremare, le brillarono gli occhi mentre entravamo in quel posto "Buon dio Gilbert sei stupendo " disse mentre camminava fra i fili d'erba, lui allungò una liana come per accarezzarle la guancia "Bentrovata" la tirò a sedere su un altalena creata apposta per lei "ora puoi finire di parlare " "ma non c'è nulla che io possa dire che tu non abbia già imparato" mi sedetti poco sotto di lei e Mettew si accomodò sulle sue gambe " è tranquillo qui" aveva smesso di piangere per lui ma non rideva accarezzava Mettew con le dita sottili "ha fatto male vero?" dissi appoggiando la testa alla sua gamba "già è stato davvero doloroso" disse una voce alle nostre spalle, tremammo tutti alla vista di desiderio degli Eterni, mi parai davanti a lei anche se era pronta a combattere " credi davvero che ti combatterei nella terra del mio Fratellone " qualcosa iniziò a tirarla, qualcosa come un vento "fra i mortali sarà più facile " vidi Morfeo correre verso di lei e prenderle la mano " resisti " le disse mentre lei piangeva "non c'è la faccio " anche io, Mettew e una liana nella ci unimmo alla presa ma lei scivolò urlando spaventata "CAZZO" disse mettendosi le mani fra i capelli " NON DOVEVATE PORTERLA QUI " mi sentii salire il sangue al cervello " mio signore con tutto il rispetto ma la colpa è solo vostra " " MIA!!!" Mettew volò sulla mia spalla " Si Morfeo hai dimenticato i suoi insegnamenti e oltretutto l'hai anche minacciata" "quindi mio signore si faccia mente locale e vada a salvarla" dissi "Abele questo doveva essere un insulto?" mi chiese "si, doveva essere un insulto " accasciò sotto un albero "quello che io cercavo di dire prima che mi riportaste qui è che parlare e soprattutto ascoltare è la cosa migliore in una coppia così come in un reame e lei ha provato a dirvelo provate a disimparare quello che credete di sapere" si strofinò il viso e poi si Alzò "andiamo Mettew andiamo a salvare la mia futura sposa " disse mentre usciva da quel sogno.
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Il Re Dei Sogni E La Regina Dormiente
Fanfictionsi chiamava come il mio corvo, ma era un desiderio il preferito di mio fratello, ma era un desiderio, il preferito di mio fratello, quello che voleva in modo morboso e maniacale, non mi sarei mai aspettato di finire per desiderla anche io; ma io avr...