-Ciao Andrea- mi girai verso di lui e vidi che aveva lo sguardo pieno di rabbia e il fuoco negli occhi e io ricambiai lo sguardo
-È giunta la tua ora Jack- tirò fuori un ascia e mi venne addosso ma io lo schivai e corsi verso il tavolino dove c'era il mio coltello, lo presi e mi fiondai contro Andrea, provai a pugnalarlo ma lui schiavava tutti i miei colpi per poi darmi un pugno in faccia. Caddi a terra ma mi riarzai subito e gli risaltai addosso
-NON RIUSCIRAI A SCONFIGGERMI JACK! IO SONO PIÙ FORTE DI TE!- mi saltò addosso e alzò la sua ascia -Ultime parole Jack?!- lo guardai con odio
-MUORI BASTARDO!!- gli tirai un pugno e uscì dalla sua presa, mi diressi verso il tavolino che gli lanciai addosso, colpendolo alla testa ma non cadde a terra
-PENSAVI DAVVERO DI SCONFIGGERMI CON UN CAZZUTISSIMO TAVOLINO?! SEI PROPRIO UN IDIOTA!- saltò verso di me con l'ascia alzata, stava per colpirmi ma Nina si mise in mezzo per poi essere colpita dall'ascia
-NO! NINA!!- urlai, lei cadde a terra priva di sensi, non si muoveva, i suoi occhi color cioccolato erano chiusi, feci per avvicinarmi a lei ma Andrea mi urlò contro
-NON È TEMPO DELLE SMANCERIE! COMBATTI CODARDO!!- e preparò l'ascia, guardai per l'ultima volta Nina e mi alzai per combattere -BRAVO! COSÌ MI PIACI GIACOMUCCIO!- gli andai incontro con il coltello pronto e lo colpi alla spalla, urlò dal dolore, fece per colpirmi alle gambe ma io saltai l'ascia e lo colpi alla gamba destra. Cadde a terra dolorante, io gli saltai addosso e iniziai a colpirlo varie volte allo stomaco e quando fu giunta l'ora del colpo finale, con sguardo assetato di sangue e maniaco chiesi
-ULTIME PAROLE?!- alzai il coltello e mirai al cuore
-Ti amo!- rimasi scioccato a quelle parole e chiesi
-COME?!-
-TI AMO JACK! TI HO SEMPRE AMATO! MA SICCOME TU NON RICAMBIAVI I MIEI SENTIMENTI IO TI TRATTAVO IN QUEL MODO! SI SONO GAY E NON ME NE VERGOGNO! ORA UCCIDIMI E MANDAMI IN QUELL'INFERNO DA DOVE SONO VENUTO!- non sapevo che dire, io ho sempre stimato i gay ma non posso ucciderlo
-Non voglio ucciderti...ma voglio solo una cosa- mi guardó impaziente -Che poi lasci stare me e la mia famiglia!- lui annuì e io mi alzai
-Slender, curalo, potrebbe morire dissanguato- Slender prese Andrea e lo portò in cucina per curarlo. Avevo il respiro affannoso, vidi Jane accanto a Nina che era ancora a terra, mi avvicinai velocemente a lei e le presi la mano
-Nina? Nina amore mio mi senti?- chiesi preoccuparto
-Jack...- disse con voce debole
-Sono qui, tranquilla-
-Jack...mi dispiace...mi dispiace se non ti ho calcolato in questi giorni ma...- Jeff arrivò con un bambino in braccio e mi sorrise
-Cosa?- la guardai confuso
-Lei è Ambra- disse Jeff porgendomela
-Nostra figlia- concluse Nina ancora molto debole
-Ha i tuoi occhi- dissi guardando quella creatura così bella -Ma...non dovrebbero passare nove mesi?- chiesi
-A noi demoni ci bastano pochi giorni per poi far nascere il bambino- mi spiegò Jane
-Jack...devi crescerla senza di me-
-No! Tu la crescerai con me- dissi
-Jack, non mi rimane molto tempo, ti prego- le vennero le lacrime agli occhi
-No, Nina ti prego- Jeff mi prese dalle braccia Ambra e io mi avvicinai al viso di Nina prendola tra le mie braccia
-Ti amo Jack...- e chiuse gli occhi
-NO! NINA! NINA NO! TI PREGO NON LASCIARMI! NINA!!!- l'avevo persa.
I ricordi dei giorni che avevo passato con lei passarono nei miei occhi, ho verso l'amore della mia vita, le sue labbra rosee e delicate che appena ti baciava sembrava che baciassi una nuvola, i suoi occhi color cioccolato pieni di vita ora erano spenti. È morta e io sono morto con lei.
STAI LEGGENDO
Innamorato di una Creepypasta
FanfictionLui, un umano Lei, una Creepypasta Due mondi completamente diversi Lei assassina Lui studente modello Due mondi che si incontrano con un amore proibito.