INCENDIO

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Quando mi sveglio mi accorgo di essere solo nel letto. Nami sarà già andata all'università. La sveglia comincia a suonare ma ormai sono già sveglio. Dopo qualche secondo arriva anche Shiro che comincia a leccarmi la guancia e fare le fusa. Non ho fatto brutti sogni stanotte ma mi ritrovo di nuovo addosso quell'inquietudine provata ieri al risveglio. Cerco di allontanarla pensando che oggi è il grande giorno, la manifestazione, e che devo sbrigarmi. Mi alzo e vado in cucina per prepararmi la colazione. La trovo già pronta sul tavolo, opera di Nami. Trovo anche un biglietto. "Questo è per farmi perdonare in anticipo per quello che ti farò oggi. Ti amo." Sorrido e comincio a prepararmi psicologicamente all'inferno che dovrò attraversare in questa giornata.

Mentre sto facendo colazione mi squilla il cellulare.-Perché non sei ancora arrivato? Non dirmi che ti sei appena svegliato, Hiro!?-. –Buongiorno anche a te, amore. Mi preparo è vengo-. –Va bene, ma sbrigati. Porta dei caffè per favore-. –Ti ci vorrebbe del thè, altro che caffè-. Nami sbuffa dall'altra parte e riaggancia il telefono. E' senza speranza. Sarà meglio che mi sbrighi e faccia come  dice, non voglio rischiare di innervosirla ancora di più.

In fretta e furia finisco la colazione, metto tutto in ordine, mi faccio una doccia, do da mangiare a Shiro ed esco. Passo per l'albergo dove stanno i miei genitori per salutarli e li trovo nella hall. –Oh Hiro! Non dovresti essere all'università?-. –Si adesso vado mamma-. –Noi faremo un giro per la città questa mattina, a che ora dobbiamo venire da te?-. –Alle quattro comincia la manifestazione, e alle sei c'è il concerto nel teatro-. –Va bene, allora ci vediamo lì alle quattro, figliolo-. Li saluto è corro letteralmente al teatro, prima però prendo i caffè per Nami e gli altri ragazzi che suonano con lei.

Quando arrivo riesco a stento a riconoscere quel posto che dovrebbe essere la mia università. La calma e la pulizia che regnano in quel posto sono stati spazzati via dal caos dei preparativi. Nel grande cortile ci sono stand e bancarelle ovunque. Chi è impegnato a mettere le luci, chi i cartelloni, chi ad organizzare tutte le attività. Sulla facciata dell'istituto e stato messo un enorme schermo sul quale verranno proiettati i vari filmati e foto fatti da Naoki e antri ragazzi che hanno la la sua stessa passione per la fotografia. Prima di andare da lui e mettermi a lavoro con il mio gruppo vado al teatro. Qui è quasi tutto normale, sono poche le decorazioni che sono state aggiunte, ovviamente tutto questo non vale per il palcoscenico.

Lo sfondo è composto da panelli neri completamente ricoperti di brillantini che ricordano tanto il cielo stellato di notte, dal soffitto pendono fili argentati e pezzi di vetro che illuminati danno l'effetto delle onde del mare, e poi ci sono le luci al neon che accendendosi ad intermittenza e unite al resto creano un atmosfera di concerto rock di alto livello. Già mi immagino lo spettacolo di stasera, musica a tutto volume, falla in visibilio, sarà fantastico! Uno spettacolo memorabile. Finalmente sul palco vedo la band di Nami e dopo poco arriva anche lei, con dei fogli in mano che urla ordini a destra e manca. Mi avvicino a quando gli altri mi vedono tirano un sospiro di sollievo. –Ehi, Hiro!-. –Ciao, amico! Meno male che hai portato il caffè-. –Si ci voleva proprio-. Tutti scendono giù dal palco e vengono a prendersi il loro meritato caffè, anche Nami mi si avvicina, sembra si sia calmata per un minuto, mi da un bacio fugace sulla guancia e prende il suo bicchiere. –Grazie, amore-. –Ragazzi avete fatto un lavoro eccezionale, è bellissimo!-. Indico il palco e tutte le decorazioni. –Tutte idee di Nami-. Lei sorride compiaciuta e io le passo un braccio intorno alla vita per avvicinarla a me e darle un bacio sulla fronte. –Grazie per la colazione- le sussurro, lei mi da un altro bacio e poi ritorna al suo lavoro insieme agli altri. E' arrivata anche l'ora per me di darmi da fare. Il mio gruppo deve occuparsi della sponsorizzazione dell'evento. Passo a salutare Naoki che è tutto indaffarato e quindi non ha tempo da perdere poi vado a prendere i volantini che devo distribuire. Makoto e Ai sono già alla postazione dello sponsor, vicino all'entrata.-Buongiorno a tutti-. Saluto loro e gli altri.  –Era ora!- mi riprende Ai e mi mette in mano un fascicolo enorme di volantini. –Allora Hiro, io tu e Ai ci occuperemo di distribuire questi per la città, quanti più quartieri possibile. Voi altri già sapete cosa dovete fare, vero?- Gli altri ragazzi annuiscono e subito ci mettiamo all'opera.

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