1. Non si discute!

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Maristella

Sei mesi prima

Cammino lentamente verso lo studio del direttore dell'ufficio scolastico regionale, Luigi Alessandri. Il capo di tutte le scuole della regione.

Ieri sera ho ricevuto una mail che richiedeva la mia presenza immediata per discutere di dinamiche urgenti.

Urgentissime.

Mi hanno segnalata?

Forse per mancata vigilanza, dato che Lucas l'altro giorno ha tentato di dar fuoco a un banco e il direttore dell'ufficio scolastico ha ricevuto la relazione dalla nostra preside.
Cosa potevo fare?
Il disturbo della condotta è difficile da gestire quando hai un gruppo classe così eterogeneo.

Può essere che gli sia arrivata anche la segnalazione di Mattia, bambino con disturbo dello spettro autistico grado grave, che ha letteralmente distrutto una finestra dopo essere entrato in sovraccarico sensoriale a causa di un forte e brusco rumore causato da un tamponamento auto.
Il gruppo classe è stato spostato in un'altra aula più silenziosa, dato che la finestra si affacciava proprio su una delle principali e trafficate strade cittadine. Quindi dovrebbe essere risolto anche questo... Certo che potevo prevenire dal principio! Eppure è riuscito a resistere e ad adattarsi per tutto l'anno scolastico, chissà cosa è successo realmente.

Non dirmi che è a causa di Sara, ragazza di dodici anni con disturbo d'ansia sociale; l'altro giorno la collega di italiano è venuta a chiamarmi perché la ragazza si stava attorcigliando intorno al collo il cintino rotto dell'avvolgibile, gridando: "voglio morire". Appena sono entrata in classe mi ha accolto con un ampio sorriso ribadendo "prof. Scherzavo."
Riflettendoci però credo che questa situazione sia di poco conto. Cercava, a suo modo, giusto un po' di attenzioni...

Avrà ricevuto la lettera da parte della collega Cristina, che ha segnalato per diffamazione, i genitori di Jennifer - alunna di terza - per averla chiamata "stronza incompetente" su TikTok.
Però quella questione è già quasi risolta: ho dovuto mediare, dato che la mamma ha davvero un forte disagio sociale e abbiamo risolto con tanto di scuse da parte della signora tramite i servizi sociali e la rimozione del video.

Continuo a riflettere e sbuffo mentre i passi si fanno pesanti, neanche stessi andando al patibolo!

La nostra scuola presenta tanti disagi e fragilità, si iscrivono tutti da noi, o meglio vengono dirottati, perché abbiamo una forte fama inclusiva, o perché certi disagi spaventano gli altri e quindi sanno già che da noi verrebbero accolti. Però tante fragilità tutte insieme sono difficili da gestire e da quando ho preso il comando del dipartimento dei bisogni educativi speciali, le iscrizioni e le fragilità sono aumentate a dismisura...

Eppure il direttore Alessandri mi conosce, abbiamo lavorato insieme più volte, si è anche congratulato con noi per essere riusciti a gestire tante difficoltà con così poche risorse, perché i soldi che ci arrivano sono davvero pochi. Troppo poco personale per formulare e inviare i progetti, la maggior parte delle volte li faccio io in notturna.

Arrivo davanti alla porta e busso timidamente mentre mi mordo ripetutamente le labbra, dovrò sfoderare il massimo delle mie competenze inclusive, farò un discorso esemplare e poi tutto sarà sistemato, di qualsiasi cosa si tratti.

«Avanti.»

La voce calma del direttore un po' mi rilassa, dal colore e tono di voce riesco ad avere qualche informazione del suo stato d'animo... Fosse stata una tonalità nera, quella della rabbia, ora mi starei già facendo sotto dalla paura, ma qui credo sia una tonalità verde, ossia di fiducia; quindi non ci dovrebbero essere grossi problemi.

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