Lorenzo
Davanti a noi, la folla esplode in un applauso fragoroso. Posso vedere i volti dei nostri amici, della nostra squadra, tutti uniti in un'esplosione di felicità. Le bandiere sventolano, i cori si alzano, e per un momento, il mondo sembra fermarsi.
Fabio mi indica il tabellone dei tempi. Il nostro nome è in cima, un trionfo che sembra quasi surreale.Improvvisamente, tutto cambia. Siamo in auto, il mondo si capovolge, il cielo e la terra si mescolano in un vortice di colori e suoni. Sento il metallo che si contorce, il vetro che si frantuma. Il dolore è acuto, ma è il silenzio che segue a essere insopportabile.
『••✎••』
Mi sveglio di colpo, il cuore che batte all'impazzata. Sono sudato, il respiro affannoso che cerco di regolare. Sono una settimana che rivivo quell'incubo, sette notti che mi sveglio sperando che sia stato solo un sogno. Ma la realtà è sempre lì, pronta a ricordarmi la mia colpa.
Prendo il cellulare, scorro nella rubrica e chiamo un contatto che non utilizzavo da non so quanto tempo.
«Lorenzo, quanto tempo. Se mi chiami sono brutte notizie...»
«Sono ricominciati.» mi limito a farfugliare.
«Da quanto?»
«Una settimana.»
«Hai gareggiato o cosa hai combinato?»
«No, ma ho dovuto fare una corsa particolare... Stefano puoi darmi qualcosa? Devo concentrarmi e lavorare» taglio corto, lo sapevo che sarebbe andata a finire così.
Sento un sospiro e per alcuni secondi la persona dall'altra parte del telefono resta in silenzio.
«Non è questo il modo, lo sai. Devi riniziare la terapia.»
«Mi serve qualcosa, oggi! Che razza di psichiatra sei?»
«Posso darti qualcosa per dormire... Non c'è un farmaco che faccia dimenticare o cancellare i sensi di colpa. Vieni nel mio studio e ne parliamo.»
Sto in silenzio elaborando la sua risposta: severa, ma giusta. Per un attimo mi torna in mente il viso di Fabio, mentre mi sorride amichevolmente, poi però tutto lascia spazio alla smorfia di dolore e al suo viso sanguinante.
Devo uscire da qui, subito!
Chiudo la chiamata senza neanche rispondere. Non posso riportare alla mente certi ricordi, è già troppo che sopporto gli incubi e il senso di colpa.
『••✎••』
Dopo qualche ora nel grande anfiteatro del Santa Monica, siedo al centro del palco, osservando distrattamente la scena davanti a me. La luce del sole filtra attraverso le ampie finestre, illuminando i volti dei genitori e dei professori seduti in attesa.
Davanti a tutti, con un sorriso sicuro e una cartellina tra le mani, c'è Maristella. Con voce chiara e appassionata, inizia a presentare il progetto "Scuola Estate", l'iniziativa pensata per offrire agli studenti un' estate ricca di attività educative e ricreative.
Peccato che vorrei essere altrove. Sicuramente a bere da qualche parte.
«Buongiorno a tutti,» inizia, guardando il pubblico con occhi brillanti. «Il progetto 'Scuola Estate' è nato dal desiderio di creare un ambiente stimolante e divertente per i nostri studenti anche durante le vacanze estive. Abbiamo pianificato una serie di laboratori scientifici, escursioni naturalistiche e attività sportive che non solo arricchiranno le loro conoscenze, ma li aiuteranno anche a sviluppare nuove competenze.»
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Weakness
General FictionMaristella Buongiorno, per tutti Stella, si considera una paladina dell'inclusione. È un' insegnante che per scelta ha preso in carico i ragazzi con le più svariegate fragilità e debolezze. Per lei la diversità deve essere accolta con amore e senza...