CAPITOLO 3

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Prima che iniziate a leggere il capitolo ci sono errori di grammatica e ortografia, mi dispiace sto cercando di migliorare spero che comunque la mia storia vi piaccia, vi auguro un buon proseguimento.

Bella

Due settimane dopo

Prendo la mia borsa con il quaderno e la penna e scendo di sotto.

Lisa: ehi dove stai andando?

Bella: mi faccio un giro.

Lisa: capito, come sta andando con la canzone?

Bella: malissimo, non ho neanche un idea e sono passate due settimane.

Lisa: perchè non porti una canzone che già conosci?

Bella: non voglio farlo, voglio qualcosa di diverso che faccia impazzire chi l'ascolta.

Lisa: ok.

Bella: quindi devo trovare almeno una piccola idea.

Lisa: spero che la trovi presto.

Bella: lo spero anche io, comunque vado ci sentiamo dopo.

Lisa: va bene a dopo.

Prendo la borsa e mi faccio un giro dopo poco arrivo al parco vicino, mi siedo e cerco di trovare un idea, dopo un po stressata da non trovare un idea poso il quaderno e mi sdraio fisso il cielo come facevo da piccola quando cercavo un idea.

Nel frattempo che ci sto pensando non sento più il sole che mi scalda, apro gli occhi e mi trovo Peter che mi sta guardando.

Bella: mi stai facendo ombra.

Peter: lo so veramente pensavo che non stavi bene.

Bella: perchè?

Peter: ti trovo sdraiata qui e pensavo che stavi male.

Bella: invece sto bene comunque che ci fai qui?

Peter: ho appena finito di lavorare, stavo tornando a casa e ti ho trovata sdraiata li.

Bella: capito.

Peter: e tu invece che ci fai qua?

Bella: lavoro alla canzone.

Peter: davvero e come sta andando?

Bella: alla grande.

Peter: non mi prendere in giro so che non va alla grande.

Bella: come lo sai?

Peter: perchè ti conosco e so quando c'è qualcosa che non va.

Bella: ok.

Peter: su alzati ti porto in un posto.

Bella: dove?

Peter: in un posto.

Bella: ok va bene.

Prendo la mia borsa arriviamo alla sua macchina saliamo e dopo poco arriviamo alla spiaggia, scendiamo e ci facciamo un giro.

Bella: e da tanto che non vengo qui

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Bella: e da tanto che non vengo qui.

Peter: la spiaggia, il rumore del mare e l'unico posto dove puoi rilassarti.

Bella: penso di si.

Peter: anche io ho la tua stessa faccia per la canzone.

Bella: davvero?

Peter: si per il momento non ho idee per la canzone.

Bella: e come fai a stare tranquillo.

Peter: perchè c'è ancora tempo, ti do un consiglio non dovresti pensare al tempo che manca non ci pensare.

Bella: io ci penso perchè voglio comunque vincere contro di te.

Peter: anche io voglio farlo e lo sai bene.

Bella: infatti.

Peter: ma se posso aiutarti lo farò non sono un vigliacco che vince contro una persona in difficoltà.

Bella: che gentile ma penso che devi pensare prima alla tua canzone, anche tu non hai idee.

Peter: le troverò e scommetto che le trovò prima di te.

Bella: provaci.

Guardiamo il rumore delle onde che si infrangono nelle pietre dopo poco Peter mi accompagna, appena arriviamo prendo la borsa.

Bella: comunque grazie.

Peter: come scusa?

Bella: lo già detto non lo dirò mai più.

Peter: ok comunque prego.

Saluto Peter ed entro dentro, raggiungo la mia stanza mi siedo e dopo poco la mia mano e come se si muove da sola inizio a scrivere le prime parole della canzone, devo dire che non aveva torto Peter sentire il rumore del mare aiuta molto.

Dopo che finisco meta della canzone mando un messaggio a Peter sperando che e ancora il suo numero.

Peter

Nel frattempo che sto suonando le prime note della mia canzone mi arriva un messaggio.

" Ho già scritto meta della mia canzone, ho vinto io".

Rispondo al messaggio.

" Ho iniziato a scrivere le prime note quindi non penso che hai vinto".

" Riuscirò a vincere".

" Provaci".

Stacco il telefono e ricomincio a suonare non mi ricordavo che era cosi stronza ma devo dire che mi piace questo lato del suo carattere e ancora più divertente gareggiare contro di lei.

Bella

Stacco il telefono non mi ricordavo che era cosi divertente litigare con lui, devo dire che la gara e sempre più interessante. 

RIVALSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora