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*Cheryl pov's*

C'era un silenzio assurdo in casa, erano le 7 di sera e sembrava quasi un sogno, mi resi conto che non era così solo quando vidi Toni dormire a pancia in su con me sdraiata sopra, -se è un sogno, non svegliatemi.-, nonostante l'accaduto successo stamattina vederla così mi suscitava qualcosa, avevamo dormito tutto il giorno e ora lei è qui, nel mio letto, con solo una maglietta, -mi scuserò per averla fatta preoccupare- pensai, le alzai delicatamente la maglietta posizionandola sotto i suoi seni coperti, cominciai a baciarla dal bordo della maglietta all'ombelico e le tappezzai la pancia di baci e succhiotti, mi misi tra le sue gambe senza troppa fatica e la baciai, sussultava, non apriva gli occhi e mi fece capire che era ancora nel mondo dei sogni, la baciai ancora e più facevo questo gesto più lei sussultava e ansimava, spostai lentamente quel pezzettino di stoffa che divideva le mie labbra dalla sua pelle e una volta spostate, ci passai un dito sopra e vidi il suo corpo come in preda a un brivido,  la guardai mentre la mia lingua passava tra le sue labbra e le sue mani stringevano le coperte, non ne voleva sapere di svegliarsi, -pensava che fosse un sogno?,- allora le avrei regalato il più bel sogno erotico della sua vita, cominciai a muovere la lingua tra le sue labbra, era sempre più bagnata, con un dito le stuzzicai l'entrata, era persa nei suoi sogni ma nonostante questo disse qualcosa

T: "ah-ahhvvicinati" non capivo all'inizio poi avvicinai appena il dito alla sua entrata e mi tirai poco più su,cominciò a muovere i fianchi, facendo entrare e uscire il mio dito, cominciò a fottersi da sola così la fermai e sotto voce, col fiato su quella parte tanto sensibile dissi 

C: "ti stai fottendo da sola, ma questo è compito mio" aggiunsi un dito e lei cominciò a urlare di tutto

T: "ca-ahhh cazzo!, ti pr- ti preg-ahh, scopami." disse per poi aprire gli occhi 

C: "buongiorno principessa" dissi baciandole le labbra più vicine a me, si morse un labbro

T: "salta questa parte e fottimi rossa." non so da dove le sia uscito ma mi aveva fatta scattare, quel nome che mi aveva fatta incazzare così tanto, non era mai sembrato più eccitante di adesso, mossi due dita dentro di lei con decisione e a ogni movimento si lasciava andare in un gemito o in un gridolino soffocato

T: "siamo sole, non trattenerti, voglio sentirti per colpa mia" e tolsi le dita che la fecero sobbalzare, mi guardò con gli occhi stracolmi di desiderio, mi fulminò per quel mio gesto, il telefono squillò e feci segno a Toni di rispondere, era Jughed, adesso si che mi sarei divertita, comincio a parlare e dopo qualche convenevole spinsi due dita in lei e si tappò la bocca, fece per chiudere la chiamata ma mi fermai

C: "finisci il discorso o non ti farò venire" dissi guardandola mentre la mia lingua riprendeva sul suo punto sensibile

J: "ti disturbo vipera?"

T: "s-si ma vai, ah." si tappò la bocca prima che lui la potesse sentire "vai avanti" disse di colpo

J: "volevamo sapere come stava Cheryl, non era in belle condizioni stamattina"

T: "lei sta" mise il muto e cacciò un urlo di piacere "sta bene fidati"parlò per circa una decina di minuti, poi le diedi due spinte che la fecero muovere sul posto per il piacere e attaccò la telefonata, cominciò a non trattenersi più, con una mano le tenevo la gamba, mentre l'altra era bloccata dalla sua mano, uscì da lei e sostituì la sua mano che teneva l'altra coscia con la mia, lei spostò quest'ultima nei miei capelli e io entrai in lei con la lingua, la feci venire e mi gustai tutto quel ben di dio, per poi vederla sfinita, le baciai la pancia salendo e mettendomi di fianco a lei, -è bellissima anche in questi momenti- voleva farmi sua gli si leggeva in faccia, ma si limitò a stringersi a me mettendo una gamba fra le mie, rimasi li accoccolata a lei per un po' fino a che a entrambe non venne fame. Mi alzai e lei era accoccolata a un cuscino, -è troppo bella- sa essere sia una donna che una bambina, la mia bambina.

*Toni pov's*

Non ho la minima di che ore siano, ma posso intuire che siamo vicine all'ora di cena, le finestre di Cheryl sono chiuse con le tende leggermente aperte, dopo tutto lei non deve preoccuparsi dei vicini, non c'è nessuno che la possa disturbare qui, mi giro per un po' nel letto, alla ricerca della chioma rossa sempre nei miei pensieri, mi spazientisco e mi alzo sui gomiti cercandola con lo sguardo, non la trovo, così alzo appena appena il lenzuolo e -cazzo, sono nuda.- striscio in giro per la camera con addosso il lenzuolo e il piumone, quando finalmente trovo l'intimo, noto qualcuno appoggiato alla porta

C: "Titì vestiti, non voglio che ti ammali" disse per poi baciarmi e avviarsi verso la cassettiera dove teneva l'intimo e qualche felpa poggiata sopra, prima di passarmele mi scruta e scoppia in una risata contagiosa 

C: "sembri un bruco amore!" dice per poi ridere di nuovo, non posso arrabbiarmi e finisco per ridere anche io, scende le scale e deduco che vada a preparare qualcosa da mangiare, mi vesto e d'un tratto sento il campanello, presa dal panico corro giù dalle scale pensando che sia chi sa chi, la vedo prendere qualcosa da un ragazzo abbastanza alto, chiude la porta e si gira, ha in mano un sacchetto di Pop's, -come faccio a non amarla?-  beh semplice, non devo pensarci -io la amo.-

Ti voglio dentro di me e dentro la mia vita. ChoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora