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*Cheryl pov's*

Tornai a casa, mi sentivo leggera, capita...come se avessi finalmente tolto un peso dal cuore, arrivai a casa e ormai si era fatta sera, poiché gli allenamenti con le vixens occupano quasi tutto il pomeriggio, posai le mie cose in camera e poi andai a tavola dove vidi la strega fissarmi in modo irritato, non esitò a parlare e dare la sua opinione inutile 

P: "Mi secca molto dirlo Cheryl, sembri quasi felice, chi è il fortunato?" mi irrita il fatto che non accetti questa parte di me così le rispondo a tono

C: "volevi dire fortunata" dissi calcando col tono sulla a finale, feci una pausa consapevole di infastidirla e poi continuai 

C: "...immagina...madre, le nostre labbra che si toccano e le mani che piano scendono ai fianchi" nel pronunciare queste parole la mia testa vaga e si immagina tutto questo, un brivido mi pervade, sento una sensazione di calore, -merda vorrei le sue mani su di me- non resisto nel correre in camera mia e chiudermi la porta alle spalle, -la voglio qui mentre mi bacia il coll- la strega continua a parlare ma non mi importa, i miei pensieri mi fanno portare la mano sul seno e stringerlo, fino a che la strega non dice una frase che attira la mia attenzione

P: "legati a una ragazza e le farò pagare le conseguenze" mi irrigidì i nervi saltavano a fior di pelle, corsi verso la porta e la spalancai, era lì di fronte a me e in tono serio le dissi 

C: "azzardati a toccarla e ti ucciderò con le mie mani." la vedo sbiancare, così fa un passo indietro permettendomi di richiudere a chiave la porta, -ho difeso lei- -mi sono preoccupata di un altra persona- mi butto sul letto e noto un messaggio ~titì❤️~ "ehy, come stai?" -si preoccupa per me-...passano le settimane e ogni sera alla stessa ora, le due hanno le loro chiacchierate serali, quasi come un appuntamento che si ripete, ormai è un mese che si scrivono e Cheryl ha capito di volere qualcosa di più...di volere che lei sia solo sua.

*Toni pov's*

-Mio dio, sono già le due del mattino...parlare con Cheryl fa volare il tempo come non ha mai fatto con nessuno, con lei le ore sembrano minuti, ormai è già un mese che ci scriviamo ogni sera e che a scuola ci scambiamo occhiate continue- -...e se...- -vediamo- non ero sicura di ciò che facevo ma volevo provarci , le scrissi un messaggio "buongiorno tata, ti passo a prendere in moto tra mezz'ora, preparati, ti porto in un posto❤️" visualizza e mi risponde con un tranquillo "va bene titì a dopo❤️" non è così dolce con molte persone, anzi non è dolce con nessuno, però con me si, e io con lei, mi cambio e sostituisco il pigiama con un paio di jeans lunghi strappati, una maglietta a maniche corte e una felpa che poi copro con il giubbotto dei serpents, salto sulla mia bimba a due ruote e vado verso Thistle House, ho preso un casco in più che sarà parte della sorpresa per Cheryl, sono arrivata e l'aria fresca sulla poca pelle scoperta che ho si interrompe, la chiamo e le dico di scendere, e dopo 10 minuti eccola lì, con un pantalone nero di jeans e una canotta rossa che si intravede dal cappotto aperto e dalla felpa nera che le copre spalle e schiena, che si intona perfettamente con il rossetto e i capelli, creando un contrasto fantastico con la pelle pallida, mi alzo dalla moto e vedo che appena mi nota giù dalla due ruote corre e mi abbraccia, -dio sembra una bambina-

T: "Madame è pregata di chiudere gli occhi la prima sorpresa è già qui" dico per poi bendarle gli occhi con il suo foular appositamente portato per questo, le porgo il casco e una volta indovinato cos'è apre gli occhi abbracciandomi tanto forte da farmi mancare il fiato per poi darmi un bacio sulla guancia e velocemente mettersi il casco, salgo sulla moto tutta rossa e la sento che si aggrappa a me, così decido di avviarmi e accelerare un po' per sentire il suo tocco sui miei fianchi. Stiamo facendo la prima curva e sento che stringe i miei fianchi come non mai, -avrà paura?- rallento e mi alzo la visiera, giro la testa e dico, un po' urlando "è tutto okay?" non risponde ma fa di si con la testa, così cerco di andare meno forte per non farla spaventare e dopo qualche curva siamo arrivate, siamo su una collina dove c'è una vista mozza fiato, la bendo e la porto fino alla casa di legno che ho ereditato dai miei nonni, per non farla cadere apro la porta e la prendo in braccio, lei si stringe a me a mo di koala, mettendo le braccia sulle mie spalle e allacciando le gambe hai miei fianchi, metto le mani sulle sue cosce per non esagerare ma lei apposta si lascia andare obbligandomi a metterle le mani sul fondo schiena e stringerlo per riportarla col peso su di me, nel momento in cui lo strinsi senti le sue labbra mordermi il collo lievemente -cazzo, la voglio. qui. ora.- la misi sul divano e mi sedetti di fianco a lei, non ero lucida e lei nemmeno, il desiderio ci stava mangiando vive.

C: "non ce la faccio più cazzo" disse, per poi mettersi sopra di me e bloccarmi attaccando le mani allo schienale del divano, la guardai e la mangiai con gli occhi, i nostri occhi dicevano tutto, i nostri corpi si volevano e soprattutto noi ci volevamo...

Ti voglio dentro di me e dentro la mia vita. ChoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora