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*Cheryl pov's*

Non ci credo, lo ha fatto, per me, i pensieri andavano senza sosta, in due giorni era stata più umana lei con me, che chiunque altro in tutta la mia vita, lei mi ama e io amo lei, è l'unica certezza che ho, sento il portone e non vedo l'ora di andare con lei, scendo le scale con la valigia e vedo quella strega con due suore...non ci posso credere, non può

P: "Cheryl, hai già preparato le tue cose? che brava, andrai con loro al centro delle Suore Della Mansueta Provvidenza" disse ghignando, non potevano, era fuori discussione, scrissi in fretta un messaggio che  non si inviò e non arrivò mai alla mia Titì, le due si avvicinarono e mi presero i polsi, poco dopo mentre cercavo di liberarmi di quelle vecchie sentì un ago entrare nella mia pelle, vidi tutto sfocato e caddi in un sonno profondo. I miei occhi finalmente erano in grado di aprirsi, ero ammanettata a un letto, ed ero vestita di bianco -stavo morendo?- magari, pensai subito dopo che vidi una suora entrare, ci parlai per un attimo 

S: "ben svegliata signorina Blossom" disse fissandomi

C: "chiunque tu sia, perché sono qui?" dissi seccata

S: "sei nata con una deviazione, che ti porta a provare attrazione verso una persona del tuo stesso sess-" non la feci finire, quelle parole mi irritarono.

C: "Toni..." dissi sotto voce

S: "chi scusi?" cercava di farsi i fatti miei ma scossi la testa come se non fosse importante, dio, dovevo fingere per uscire di lì vero?, lo sapevo, questa volta però non andrà come spera lei.

I giorni passano, ormai sono 4 giorni che sono qui e non smetto di pensare a lei, sono seduta sul divano del salone e i miei pensieri andavano tutti a lei fino a che...

X: "ehy..." non era possibile, avevo anche le allucinazioni ora?, non poteva...

X: "amore" sussurrò "non abbiamo molto ti prego seguimi" era lei, era lì con me, dovetti contenermi e andammo in giardino dove potevamo parlare più "liberamente" anche se c'erano suore ovunque

T: "amore ascoltami, tra 2 notti sarai fuori da qui okay? la terza notte ti faremo scappare" era così sexy mentre diceva queste cose, la trascinai nell'unico luogo dove potessimo avere privacy, nella cappella, chiusi le porte alle mie spalle e tutte le altre per poter parlare con Toni in santa pace, non c'erano telecamere, o meglio si, ma erano esattamente ciò che ci serviva, mi disse che la seconda sera dovevo fare in modo che alla mezzanotte precisa di quella notte, sarei dovuta essere lì e che questa cappella era il luogo giusto per inscenare il teatrino, ci accordammo e prima di lasciarla andare la portai in un punto dove le telecamere non arrivavano 

C: "Ti Amo Titì, grazie di tutto questo...mi manchi..." dissi, per poi baciarla, un bacio pieno di amore, di sentimento, di dolcezza, ma anche di lussuria e di malizia, così ci staccammo e si avvicinò al mio orecchio prima di andare

T: "Ti Amo piccola" fece una pausa per poi appiccicare i nostri corpi e riprendere "vedrai che presto verrai a causa mia" pronunciò quelle parole per poi mordermi il lobo dell'orecchio e scatenare qualcosa in me, le notti che seguirono quell'incontro fecero diventare tutti i miei sogni erotici e ovviamente, lei ne era la protagonista, non passarono mai, si intensificavano sempre di più, l'ultima mattina che passai lì mi alzai con l'intimo bagnato e corsi nel bagno a cambiarmi, usai la doccia privata e mi lavai, facendo scendere una mano e provocandomi quel piacere che mi mancava, non era lei e non riuscivo a soddisfarmi, così scivolai e caddi nella doccia mi misi i vestiti per poi andare in infermeria, era un piccolo taglietto superficiale sulla coscia, nulla di grave, ma mi tennero li anche la notte, anche il minimo graffio ti faceva andare in infermeria per paura di atti di autolesionismo, nel mio fascicolo c'erano segnalati certi episodi del genere che accaddero poco dopo la morte di mio fratello, ma nessuno sapeva niente, io preferivo così e francamente era meglio che rimanesse così.

~skip time~

Ci siamo, è la notte che ha detto la mia Titì, mi sveglio e le suore sono tutte in cappella per la solita riunione della loro setta a mezzanotte, recupero il telefono nel cassetto della vecchia, ed eccola lì, che corre nei corridoi, mi prende la mano e mi trascina verso i sotterranei, sembriamo due bambine, stiamo correndo per tutto l'ospedale, arriviamo a un tunnel stretto e piccolo, lo avranno fatto in questi giorni...o forse lo hanno ri liberato, è davanti a me ed è bellissima anche se ricoperta di fango, si affretta a caricarmi sul furgone e a portami il più lontano possibile da li, -ha fatto tutto questo per me- dio se la amo.

*Toni pov's*

Finalmente, finalmente siamo io e lei, *notifica* ~cappellino~ "porta Toni alla tana dei serpents,dobbiamo parlarvi  è urgente" si lo so, non è venuto con noi e ora mi chiede di portare Cheryl in un posto tanto rischioso quanto umano per me, non mi faccio troppe domande, anzi credo di sapere già cosa sta per succedere, mi giro verso di lei per parlare di quest'ultimo ma è rannicchiata sul sedile con gli occhi chiusi, poverina...comincio a parlare a bassa voce e rivolgendomi a lei alzo un po' il tono 

T: "scusa se ci ho messo tanto" mi scappa una lacrima e sento la sua mano posarsi sulla mia, per poi spostarla sulla sua coscia, mi sorride e dopo una decina di minuti siamo arrivate, così

Ti voglio dentro di me e dentro la mia vita. ChoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora