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{...Il tempo è troppo lento per coloro che aspettano, troppo rapido per coloro che temono, troppo lungo per coloro che soffrono, troppo breve per coloro che gioiscono, ma per coloro che amano il tempo è eternità." "Il tempo, per me, non è quella cosa impensabile che non s'arresta mai. Da me, solo da me, ritorna.}

Henry Van Dylan

8 Novembre 2022, Brownsville
Sam

La mia festa è stata davvero una boccata d'aria fresca che mi ha fatto bene. A parte Niko è andata alla grande, ho conosciuto molti amici di Olly che poi sono componenti del club e tra loro anche Crudo.
Bello non come lo stronzo del suo migliore amico Ripper, ma sicuramente più simpatico e gentile.

Ha fatto qualche battuta di troppo, ma non è mai stato troppo invadente, neppure quando si è proposto di accompagnarmi a casa. Ho rifiutato perché non ho ritenuto fosse il caso dopo gli avvertimenti di Niko, non avevo voglia di  creare problemi ne a lui e ne a me.
E soprattutto non mi è sfuggito il modo in cui lui e Olly si sono guardati per tutta la sera, fra quei due c'è sicuramente qualcosa di non detto.

Sarà probabilmente per la bella sensazione che mi ha lasciato la serata appena passata che mi sveglio stranamente di buon umore. Mi dirigo in cucina con lo zaino già pronto per le lezioni che mi aspettano questa mattina.

Phil mi saluta velocemente prima di uscire di casa ovviamente in ritardo, Olly e Jud sono ancora in camera loro a muoversi come due zombie. Quindi la compagnia per la colazione si riduce ai fratelli maggiori. Fantastico.

<<Giorno>>. Saluto a stento.
<<Buongiorno>>. L'entusiasmo nella voce di Bax mi fa sobbalzare. Un po' perché sono le sette del mattino e un po' perché non me l'aspettavo.

Niko dal canto suo non ricambia il saluto.
Non mi guarda. Non parla e non alza nemmeno lo sguardo dal catalogo di moto che sta sfogliando completamente disinteressato.

Gli lancio un occhiataccia, senza farmi vedere.
Alle mie spalle vedo Bax rovistare nelle dispensa e nel frigo per poi tornare vicino a me sull'isola della cucina che usiamo per fare colazione con degli ingredienti.

<<Ho bisogno che mi insegni>>.
Lo guardo confusa con un creckers piazzato in bocca. <<I tacos>>. Mi dice come se stesse parlando dell'ovvio e con la gentilezza di una roccia.
In questo assomiglia tanto allo stronzo di suo fratello.

<<Ora?>>. Gli chiedo ancora basita. Lui annuisce.
<<Non posso devo fare colazione e andare a lezione>>. Fissa un punto dietro la mia spalla come se l'informazione che gli ho appena dato non lo riguardasse, il che è così però non mi era chiaro se avesse capito che non gli avrei dato una mano.
Dio Bax era davvero strano, sembrava un alieno.

<<Non andare a lezione o più tosto ci vai dopo>>.
Lo dice come se non ci fosse nulla di strano nella sua richiesta.

Cerco aiuto con lo sguardo nell'ultima persona che so che se dovesse scegliere tra l'aiutarmi e cavarsi gli occhi, sceglierebbe la seconda senza pensarci.
Infatti tiene gli occhi su quel dannato catalogo, ma sta soffocando una risata mangiandosi la guancia e coprendo la bocca con il pugno.

Bax continua a stare lì a fissarmi in quel modo strano e io non so davvero che fare. Quindi allungo una mano verso l'impasto dei tacos che grazie a dio e già preconfezionato.

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