"Chi dunque vuol salire, deve evitare il peccato che deforma la natura."SAN BONAVENTURA DA BAGNOREGIO
14 Novembre, Brownsville
SamCado per l'ennesima volta con il culo per terra.
Mi brucia l'osso sacro e mi sento avvampare dalla fitta di dolore. <<Alzati>>.
Non lo faccio. È la dodicesima volta che mi mette al tappeto, sono a pezzi. Non ce la faccio.
Tengo la testa bassa cercando di regolarizzare il respiro, gli occhi chiusi per non piangere.
<<Ho. Detto. Alzati>>.Continuo però a ignorare i suoi comandi.
Fanculo lui. Fanculo tutto.
Le sue scarpe sportive si materializzano nel mio campo visivo e in che non si dica mi strattona su dal braccio. Non mi dimeno nemmeno.
<<Per oggi ho finito>>. Provo a superarlo, ma come immaginavo non me lo lascia fare.
Fa un passo verso di me. Con la stessa fatica che mi si aggrappa allo stomaco da un'ora lo guardo negli occhi, da quando abbiamo cominciato l'addestramento ho evitato di farlo il più possibile.Perché guardare Niko negli occhi mi porta alla sera del 13 Novembre, quando mi ha promesso di prendersi la mia verginità e no, non in una promessa d'amore, perché la sua suonava più come una minaccia.
<<Pensi che dirai "oggi ho finito" quando qualche membro del club di Notorious ti avrà sotto le grinfie? Perché piccolo demone, per quanto sei fragile e debole gli basterebbero poco meno di cinque fottuti secondi per ridurti in brandelli di carne irriconoscibili>>.
Lo dice con una serenità paurosa, con le mani in tasca e l'indifferenza in volto.<<Più o meno quello che sogni di farmi immagino>>. Dico sarcastica ma senza forze.
<<Tra le tante altre cose>>.
Mi squadra lentamente.Mi si mozza il fiato, perché non ho ancora tolto di dosso la sensazione di quello che mi ha detto l'altra sera, ma il sentimento che prevale di più e la vergogna. Perché dovrei sentirmi indignata è spaventata da quello che mi dice e mi fa ogni volta, invece mi sento ribollire dall'eccitazione.
Smette di guardarmi e mi stacca le mani da dosso. <<Abbiamo finito solo perché non ha senso andare avanti così, sei troppo debole e se non mangi non arriverai da nessuna parte>>.
<<Sto mangiando>>.
Mento. Inutilmente, perché so quanto mi tenga sottocchio, non gli sfugge nulla.
Mi volto per recuperare una bottiglia d'acqua e bere. <<Cazzate, sei malata e ti farai curare>>.
Sbarro gli occhi. Ora sono davvero incazzata.
Mi volto come una iena.<<Scusami?!>>.
<<Sei malata e ..>>.
<<So cos'hai detto pezzo di stronzo il problema è che non hai alcun diritto di farlo e sopratutto io non sono malata. Sono solo.. provata>>.Mi studia, poi si avvicina mi toglie la bottiglia dalle mani e beve. Dove ho bevuto io.
Lo fisso e lui fa lo stesso, anche mentre si porta la bottiglia alla bocca, finisce e me la restituisce.<<Farai degli incontri con Connor Hill un vecchio membro del club che ha mollato per darsi alla psiche umana, è diventato uno psicologo. Domani avrai il tuo primo incontro>>.
Si siede su una sedia del vecchio capannone adibito a palestra. Divarica le gambe mentre mi guarda dal basso, mi sento addosso la sua mascolinità e la sua arroganza anche adesso che sono adirata. <<Vaffanculo>>. Gli dico soltanto, poi mi volto e prendo le mie cose per andare via, sono quasi davanti alla porta quando parla.
STAI LEGGENDO
Wonderful Damage
ChickLitSam non ha nessuno al mondo, con una valigia mezza vuota e una vita senza risposte si ritrova davanti a un club di motociclisti a chiedere l'aiuto di suo zio Phil, il fratellastro di suo padre. Solo che Sam non ha idea che lui ha dei figli e un cl...