Ian si sveglió di colpo, svegliato da un grido che proveniva da due case piú avanti della sua. Prese il telefono ancora assonnato e lesse l'orario. "3.56". Stava per rimettersi a dormire, quando sentí due spari. A quel punto si mise a sedere di scatto e guardó il fratello Lip che aveva acceso la luce e lo fissava preoccupato.
"È ancora lui! Ancora quella testa di cazzo!" disse, scuotendo la testa e si alzó infilandosi una felpa presa a caso dall'armadio.
"Lip? Mi spieghi cosa vuoi fare?! E se fosse lui quello armato?! Non puoi andare là fuori!"
"Ma..." rimase a fissare il fratello per un po, poi scosse la testa "No... No hai ragione." si tolse la felpa e la ributtó nell'armadio, rimettendosi a letto e guardandolo.
"Secondo te perchè viene a fare lo stronzo sempre qui? Quasi tutte le notti viene e crea casini in qualche casa!" disse Ian, coprendosi con la coperta fino alla vita, poggiandosi alla spalliera del letto.
"Non lo so Ian. Non lo so. A quanto pare si diverte perchè sa che questo quartiere non ha le palle di rispondergli. Ma se viene qui io giuro che... Giuro che gli spacco la faccia contro il muro! Quel grandissimo figlio di puttana." disse Lip,e dette queste parole si voltò dandogli le spalle, e cercó di riaddormentarsi. Intanto Ian fissava dalla finestra le luci delle sirene della polizia appena arrivata. "Ah... Quel Milkovich." pensó. Non faceva altro che pensare, giorno e notte, a quel ragazzo, Mickey Milkovich. Con chiunque si parlava, a sentire quel nome venivano i brividi. Ian ripensó a quando lo incontrò la prima volta, al negozio di Kash, quando pur di scappare dalla polizia si infiló nel negozio e si nascose nella cella frigorifera. Ripensava quasi sempre a quel giorno, forse perchè avrebbe voluto gridargli qualcosa tipo "Hey, mi devi ripagare le bottiglie che hai rotto correndo come un toro nel mio negozio" ma non ne aveva mai avuto il coraggio visto che quel giorno, come sempre, quel Milkovich era armato dalla testa ai piedi. Decise di smettere di pensare a tutto e si rimise a letto, addormentandosi quasi subito, mentre per strada finalmente calava il silenzio, rotto solo dal canto dei grilli nelle siepi.
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Can Love Be Called A Mistake?
FanfictionChicago. La vita di Ian Gallagher, semplice ragazzo di 17 anni, viene stravolta dall'incontro col "ragazzaccio" del quartiere, Mickey Milkovich. Attraverso alti e bassi, peró, i due riusciranno a trovare ció di cui hanno bisogno nell'altro.