Capitolo 12

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Dopo il terzo orgasmo di Ian, i due si fermarono. Erano sfiniti, ma felici. Felici di essere di nuovo uno fra le braccia dell'altro, felici di aver finalmente trovato il coraggio di mandare chiunque a quel paese e vivere la loro vita come volevano. Mickey era steso in braccio ad Ian e si stavano fissando, sorridendosi e baciandosi di tanto in tanto quando sentirono la porta aprirsi. Per fortuna era Mandy che aveva portato ai due un paio di birre.
"Ho pensato che potevate avere sete, e visto che papà si è svegliato... Ho pensato fosse più sicuro portarvi qualcosa io." Sorrise, e posando le due birre sul comodino esce chiudendo bene la porta. I due presero le birre e le aprirono, bevendo un sorso mentre si misero a sedere. Mickey prese un pacco di sigarette e ne prese una, iniziando a fumarsela mentre il rosso si metteva i boxer e gli rubava la sigaretta per fare un tiro. Ian era davvero felice di questo, adorava il fatto che fosse tornato con Mickey, il ragazzo che amava più di ogni altra cosa al mondo.
Quando finirono di bere e fumare, si rivestirono e si alzarono.
"Mio padre dovrebbe andare all'Alibi questa sera, quindi se evitiamo quelle zone possiamo anche uscire a farci un giro!" Disse, sorridendo al rosso e dandogli una strizzata sul sedere.
"Mh, non saprei... Ma penso di si, è divertente rischiare di morire" Disse sorridendo, e si stiracchia aprendo la finestra "Beh, fortuna che hai la stanza al piano terra" disse ridendo, ed uscì dalla finestra atterrando sull'erba del cortile e inspirando l'aria fresca della sera. Mickey lo seguì velocemente, saltellando dietro di lui.
"Stasera ci divertiamo, ti va?" Disse, e Ian non poté che annuire. Non si era mai divertito a modo di Mickey, ma la cosa non lo spaventava affatto. Ormai si fidava ciecamente di lui.

I due ragazzi andarono in un pub e presero due panini per cena, per poi andare in un parco.
"Cosa ci facciamo qui?" Chiese Ian, guardandosi intorno e guardando male i ragazzi intorno a loro. Erano sporchi e si vedeva lontano un miglio che erano dei tossici, ma Ian non aveva alcuna paura di loro perchè sapeva che Mickey non avrebbe permesso a nessuno di fargli male.
"Devo prendere una cosa, tu stai qui." Il ragazzo si avviò verso un gruppetto, e dando un pugno sulla spalla ad uno iniziò a riderci e scherzarci. Ian era nervoso, fissava Mickey e si guardava intorno mentre alcuni dei ragazzi gli mandavano baci o ridevano, e questo gli dava un fastidio infinito. Decise di ignorarli, e sbuffando si appoggiò ad un cassonetto. Cinque minuti dopo Mickey tornò da lui e sorrise, mettendogli un braccio intorno alle spalle e spingendolo fuori da lì. Andarono al campo da baseball lì vicino, e dopo aver scavalcato la rete si misero seduti sulle panchine.
"Allora, pronto a passare una nottata alla Mickey Milkovich?!" Rise lui, prendendo dalla tasca una grossa bustina piena di erba.
"Dove hai trovato tanti soldi per prenderne così tanta?!" Disse Ian sconvolto e sorridente, prendendo la bustina.
"Soldi? Quegli stronzi dovevano della roba a mio padre. Ho detto che ha mandato me, e che li avrebbe ammazzati se non si sarebbero sbrigati. E quindi, ora con le pance piene possiamo divertirci!" disse lui, ridendo e prendendo un pezzetto d'erba dalla bustina, iniziando a spezzettarla.
"Sei uno stronzo, lo sai questo?!" Rise tenendo il telefono con la torcia acceso, sulla sua mano, in modo da aiutarlo al buio.
Mickey leccò la canna venuta perfetta, e prese l'accendino iniziando ad accenderla e facendo un paio di tiri, per poi passarla ad Ian sorridendo
"Questa ce la finiamo stanotte, il resto lo conservo per la prossima volta!" Rise, mostrandogli la bustina in mano.
"Ma sei pazzo? Tutta questa in una notte... Usciremo pazzi" Scosse la testa facendo un lungo tiro
"E' questo il divertimento, no?! Puoi sempre rinunciare, femminuccia color carota!" Sorrise, riprendendo la canna e facendo un piccolo tiro, soffiando il fumo e poggiandosi al muro
"Ovviamente no, razza di coglione!" Rise, e si mise cavalcioni sulle sue cosce iniziando a baciarlo, infilandogli la lingua in bocca e muovendola lentamente sulla sua.
"Cazzo Ian, non puoi fare così però..." Fece un tiro più lungo, e lo baciò passandogli il fumo. Ian aspirò e poi lo fece uscire dal naso, fissandolo con uno sguardo furbo e sorridendogli
"Cosa non posso fare?" Disse, portando una mano sotto i suoi pantaloni e iniziando a massaggiargli il membro.
"Proprio questo" Sussurrò, e si sfilò velocemente la cintura legandogli insieme le mani e legando l'altra estremità della cintura alla panchina "Questo succede a non ascoltare un Milkovich" Ridacchiò e fece un altro tiro per poi farlo fare a lui, alzandogli la maglia e leccandogli un capezzolo già duro per il freddo notturno. Ian strinse gli occhi e si leccò le labbra. La sua lingua calda che si muoveva così velocemente sul suo capezzolo lo faceva impazzire. Adorava Mickey, adorava le sue stranezze. Ritirò istintivamente la pancia quando la sua lingua iniziò a scendere verso i suoi pantaloni, e strattonò le mani alla cintura sentendo l'eccitazione salire man mano, soprattutto quando sentì la leggera barbetta di Mickey strusciargli sulla pelle del basso ventre. Si inarca contro la sua bocca gemendo e mordendosi il labbro. Non poteva resistere, lo desiderava troppo.
"Mickey... Ti prego..." Sussurrò gemendo.
""Ti prego" cosa, Ian?" Ridacchiò fissandolo, facendo l'ultimo tiro dalla canna e slacciandogli velocemente i pantaloni, abbassandoli e lasciandolo in boxer. "Cosa devo fare?" si abbassa di più e prende l'elastico dei boxer fra i denti, tirandolo e facendolo schioccare sulla sua pelle, e vedendolo sussultare ridacchiò leccandosi le labbra.
"Ti prego, fallo..." Sussurrò di nuovo, mordendosi il labbro e facendo un respiro profondo "Fammi quello che vuoi" Sussurrò poi con un sorriso, sentendo le labbra di Mickey scendere sul suo membro indurito, ed allargò le gambe per lasciargli maggior accesso, respirando forte nel momento in cui sente la sua bocca calda prendergli l'erezione per intera, così alza i fianchi e gli spinge l'erezione in bocca. Mickey sorrise e prese tutta l'erezione in bocca, iniziando a muovere lentamente la testa quando sentì Ian spingersi di più verso lui. Era la prima volta che faceva una cosa del genere, ma ne aveva voglia da quando l'aveva fatto la prima volta con Ian, e a giudicare dalla sua reazione stava andando benissimo. Mosse la testa man mano più velocemente, finché sentì Ian venirgli in bocca. Ingoiò quasi subito, anche stupendosi, e sorrise al rosso. Adorava vedere come si stesse contorcendo dal piacere, preso dagli spasmi dell'orgasmo, solo grazie a lui.
"Ti è piaciuto?" Sussurrò, baciandogli il collo mentre gli slegava i polsi dalla panchina. Non appena fu libero, Ian si portò le mani sulla pancia respirando velocemente.

I due fumarono tutta la bustina dell'erba, e arrivati alle 5 del mattino decisero di andarsene. Nessuno dei due riusciva a capire niente. Erano completamente fatti, nessuno dei due riusciva a ragionare del tutto. Ian infatti poco dopo si ritrovò con Mickey a sfondare il finestrino di un'auto, e il ragazzo moro si infilò dentro iniziando a giocherellare con i fili dell'elettricità, e quando la fece partire aprì la portiera ad Ian che entra. In poco tempo i due iniziarono a correre a tutta velocità per strada, saettando fra le macchine parcheggiate, e ridendo a crepapelle senza nemmeno accorgersi della velocità, finché non si schiantarono contro un palo della luce. Ian finì contro il cruscotto dell'auto con il naso, rompendoselo, mentre Mickey finì contro il volante, con la fronte. Il rosso, tenendosi una mano sul naso sanguinante, scosse il ragazzino più volte, finché non sentì delle sirene. Spaventato saltò giù dalla macchina, ma quando scoprì che in realtà era un'ambulanza si calmò leggermente. Non capì niente in quel trambusto, ma dopo essersi guardato la mano completamente insanguinata chiuse gli occhi e si accasciò contro un medico, perdendo i sensi subito dopo.

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