Capitolo 8

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Mickey si svegliò di colpo. Probabilmente aveva avuto un incubo, ma non ricordava precisamente cosa succedesse in esso. Ricordava solo il viso di Ian, prima sorridente e un attimo dopo ricoperto di sangue. Guardò il telefono e vide che erano le 5 del mattino, e sorrise vedendo che Ian lo stava guardando. La prima cosa che gli balenò in mente fu che era davvero meraviglioso appena sveglio, con i capelli arruffati e gli occhi assonnati. "Cazzo, è meraviglioso." pensò, e si alzò inginocchiandosi di fronte a lui e sorridendogli dolcemente.
"Hey..." Sussurrò Ian mentre lo guardava negli occhi, tenendosi una mano sulla pancia per il calcio che gli aveva dato la sera prima Frank.
"Hey" Rispose Mickey sorridendo, e si sedette a terra accarezzandogli il viso e spostandogli un ciuffo di capelli dalla fronte. "Sai Gallagher, anche dopo una sera di botte e appena sveglio sei...carino..." Disse abbassando lo sguardo completamente imbarazzato. Non aveva mai parlato così con nessuno, non era mai stato così dolce con qualcun altro, specialmente con un ragazzo e specialmente con QUEL ragazzo.
"Sei rimasto qui con me tutta la notte?" Chiese Ian guardandolo.
"Si, avevo paura ti servisse qualcosa, e magari se avevi dei problemi e c'era qualcuno qui con te sarebbe stato meglio"
"Mh... Grazie" Gli sorride dolcemente.
"Emh si, prego..." "Vai Mickey, che cazzo hai?! Fallo cazzo, fallo!" e detto questo, si allungò verso di lui mettendogli una mano sulla guancia e lo baciò con lenta passione. All'inizio sentì Ian ritrarsi leggermente, ma tenendolo fermo con la mano dietro la sua nuca unì la lingua con la sua, massaggiandogliela ed accarezzandogli i capelli sulla nuca. Quando entrambi si staccarono, nessuno dei due disse qualcosa. Rimasero a guardarsi per qualche minuto, e ripresero a baciarsi. Ma questa volta Mickey salì cavalcioni su Ian, senza smettere di baciarlo e accarezzandogli gli addominali da sopra la maglia. Sorrise sulle sue labbra e scosse leggermente la testa, senza smettere di guardarlo negli occhi.
"E questo cos'era?" Chiese Ian ridacchiando e fissandolo, accarezzandogli le spalle muscolose.
"Non lo so... Bacio, slinguazzata, come la chiami tu?" Ridacchiò e si stese su di lui, coprendo entrambi e guardandolo. "Sei sveglio e pimpante? Beh, io no quindi ora chiudi il becco, intesi?"
"Mh, non ho voglia... Hai intenzione di zittirmi tu?" Lo guardò sorridendo
"Dandoti un pugno nei denti?" Gli sorrise e si protese verso di lui dandogli un bacio veloce sulle labbra, per poi poggiare la testa sul suo petto e riaddormentarsi velocemente, mentre Ian gli accarezzava i capelli prima di addormentarsi anche lui. Tre baci. Mickey Milkovich l'aveva baciato tre volte. Il ragazzo che solo due giorni prima voleva ucciderlo a pugni.
La mattina dopo, Ian si sveglió con Mickey steso su di lui che lo stringeva fra le braccia, e vide che in cucina Fiona e Debby li stavano guardando ridendo leggermente e mormorando qualcosa fra di loro. Scosse la testa sorridendo e accarezzò la fronte di Mickey, che stava facendo un bel sogno a giudicare dal sorriso beato che aveva sul viso. Sospiró vedendo l'orario sull'orologio, erano le 10.50 e lui in 10 minuti doveva essere al negozio a lavorare. Lo scosse più bruscamente, e quando si svegliò gli sorrise.
"Mi lasci? Devo andare a lavorare, fra 10 minuti devo stare in negozio!"
"Mmmhh... Va bene va bene ho capito non rompere il cazzo!" Sbuffando si alzò e si grattò la testa, e quando si voltò e vide Debby e Fiona sgranò gli occhi bloccandosi di colpo, voltandosi poi a fissare Ian "Ma che cazzo no!!" Gridò, e velocemente si diresse fuori casa sbattendo la porta. Ian non ci pensò tanto e gli corse dietro, fregandosene di essere in canottiera e in boxer.
"Mickey!! Che c'è? Che succede?!"
"Che succede?! Succede che quelle due ci hanno visti! Oh cazzo oh cazzo! Sai cosa significa? Che sono fottuto! Se mio padre lo scopre mi ammazza, sì mi ammazza e lì sì che lo prenderò bello in culo!" Scosse la testa passandosi le mani in faccia, e quando Ian gli si avvicinò lo respinse con un brusco spintone "No!".
"Mickey cazzo calmati!! Parlerò con loro, okay?! Parlerò con loro e risolveremo la cosa ma perfavore non..." si bloccò di colpo, fissandolo negli occhi.
"Non?! Non cosa?! Cosa non devo fare?!"
Continuò a fissarlo negli occhi e scattò verso di lui dandogli un bacio veloce e prendendogli il viso fra le mani "Non abbandonarmi...". Mickey era sconvolto. Non era mai stato così importante per nessuno prima di lui. Lo fissò negli occhi dimenticandosi per un attimo di stare in mezzo alla strada, ma poi sbuffò forte spingendolo indietro
"Rientriamo o ti prenderai un raffreddore!" entrò dopo di lui e chiuse la porta, e si andò a sedere insieme ad Ian al tavolo, mentre Debby e Fiona li guardavano continuando a mangiare.
"Fiona, Debby. So che avete visto, e so che è strano, ma perfavore dovete promettermi che non direte questo a nessuno. Intesi? Nessuno." Disse Ian guardandole, mentre Mickey lo fissava con occhi sia arrabbiati che addolciti da quanto fosse preoccupato per lui.
"Nemmeno alla tipa con la voce da oca e quel Kevin. Mio padre va sempre al suo bar e se dovesse anche solo scappargli per sbaglio potrei morire." continuava a guardarle male, incrociando le braccia e poggiandosi allo schienale della sedia, posando poi lo sguardo su Ian. Era incredibile come riuscisse a guardare in modo dolce quel ragazzo, anche se era incazzato a tal punto da uccidere una persona. Una volta risolta la situazione con Debby e Fiona, andarono entrambi a vestirsi. Mickey prese una maglietta e un pantalone di Ian, della roba che gli andava un po larga, e sorrise ad Ian scuotendo la testa. "Possiamo fidarci di quelle due?" disse poi, mentre scendevano le scale insieme.
"Sí Mickey, fidati!" rise e prese le chiavi, ed insieme si avviarono verso il negozio camminando uno affianco all'altro e parlando del più e del meno.
"Ma dai, dici sul serio?!"
"Te lo giuro! E pensa che quando entrai in camera..." Mickey si bloccò di colpo vedendo il padre fuori dal negozio di Ian. Era terrorizzato da come avrebbe reagito. Per fortuna, era una buona giornata per l'uomo.
"Gallagher, finalmente! Sei in ritardo! E tu, dove cazzo eri?! Angie ti cercava." Lo fissò male mentre Ian apriva il negozio.
"Dì ad Angie che non ho tempo per scopare ora. E nemmeno di tornare a casa, ho delle cose da fare." Lo guardò indifferente ed entrò dietro Ian.
"Altre cose? E cosa?"
"Emh non te l'ha detto? Lui lavora qui, Kash l'ha preso come controllore. Già. Poiché in molti ci derubavano ha deciso di prendere un Milkovich come controllore." Intervenne Ian, fissando Terry con sguardo leggermente preoccupato.
"Mh... Può andare. Dammi il solito, vado di fretta!" mise i soldi sul bancone e gli sorrise, per poi guardare Mickey. "Allora quando finisci di lavorare fai un salto da Angie, dice che vuole per forza te. Sei l'unico che riesce a farla smettere di piangere."
"Dici? Con tutti quelli che si tromba proprio io?" sbuffando scosse la testa e si appoggiò al bancone "Beh, ciao ciao papà!" gli sorrise mentre il padre usciva dal negozio, e poi guardò Ian "Io lavoro qui?"
"Hey la prossima volta gli dico che scopiamo!" gli disse ridendo, e si sedette sulla sedia fissandolo "Chi è Angie?"
"Angie? Oh Angie è una tipa che scopa benissimo. Tutti se la scopano" lo guardò alzando un sopracciglio "Tu no?"
"Emh no."
"Mh capisco... Vuoi che te la chiami? Posso farla venire qui se vuoi scopartela!"
"No Mickey, sto bene così. Grazie."
Mickey si avvicinò a lui ed alzó le spalle "Okay!" gli diede un bacio veloce e si risedette sul bancone, prendendo una rivista ed iniziando a leggerla, mentre Ian sbuffava contando i soldi e dividendoli nella cassa.


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