La mattina dopo Ian si sveglió al solito orario, e dopo aver preso i vestiti corse in bagno prima che ci andasse qualcuno dei suoi fratelli. Si infiló nella doccia e dopo circa venti minuti uscí e si lavó i denti, per poi vestirsi e andare in cucina. Salutó Fiona, sua sorella piú grande che ormai si occupava della famiglia, e dopo aver preso un paio di toast corse fuori e si diresse verso il negozio di Kash. Circa quindici minuti dopo, il negozio era vicino, entró e si guardó intorno.
"Kash? Ci sei?" disse, e quando si avvicinó alla cassa trovó un biglietto. "Hey Ian! Sono andato a comprare delle cose per il negozio, è una bella spesa. Non lo sai? Ci stanno derubando da un bel po! Torneró il prima possibile.". Sbuffando riposó il biglietto sul bancone e si guardò intorno.
"Hey, stronzo!" sentí gridare, e si sveglió di colpo. Appena alzó lo sguardo si trovó a fissare due occhi di ghiaccio.
"Io emh... Cosa? Cosa pren..." non appena capí con chi stava parlando si bloccó di colpo "Mickey...". I due si fissavano, ma dopo un po il ragazzo battè una mano sul bancone.
"Marlboro rosse, grazie!" Fece un sorrisetto mentre sotto il braccio teneva una cassetta di birre, e appena Ian gli diede il pacchetto se lo infiló in tasca e si diresse verso la porta.
"Emh... Devi pagare, sai? Soldi, monetine, pezzi di carta verdi" Disse, fissandolo e alzando un sopracciglio mentre teneva la mano aperta, aspettando che gli desse i soldi. Mickey, peró, scoppió a ridere e si voltó verso di lui, poggiando le birre a terra e mettendosi di fronte a lui.
"Che cos'hai detto, Gallagher?"
"Devi pagarmi. Io sto..." non finí la frase che Mickey lo prese per il colletto della maglia e lo trascinó a terra, dandogli un calcio nello stomaco.
"Ecco qua, vuoi anche la mancia?" Alzando un sopracciglio gli diede un calcio in mezzo alle gambe, mentre Ian si contorceva a terra e si teneva le mani fra le gambe.
"Le mie palle!" disse con un filo di voce, mentre Mickey gli passava sopra e si infilava nelle tasche qualche barretta, per poi riprendere le birre e uscire ridendo e dandogli del coglione. Ian si alzó dolorante e si appoggió al bancone, e una decina di minuti dopo entró Kash con degli scatoloni in mano.
"Ian! Che ti è successo?!" guardando verso il bancone della cassa notó che mancavano un pacchetto di sigarette e delle barrette. "Ian?" ripetè il suo nome guardandolo negli occhi.
"Mickey... Mi ha picchiato, e ha rubato le sigarette, le birre e le barrette..." Disse co la voce ancora un po tremante dal dolore, preoccupato per la sua reazione. Ma per fortuna, Kash era un uomo comprensivo.
"Si ho capito. Stai tranquillo, andrà tutto bene. Adesso vai a casa e fatti controllare, okay?" Gli fece un sorriso dolce,un sorriso che aveva visto raramente.
"Grazie Kash..." ricambiò il sorriso e si mise la borsa in spalla, uscendo dal negozio gemendo per il dolore e avviandosi verso casa sua.
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Can Love Be Called A Mistake?
FanficChicago. La vita di Ian Gallagher, semplice ragazzo di 17 anni, viene stravolta dall'incontro col "ragazzaccio" del quartiere, Mickey Milkovich. Attraverso alti e bassi, peró, i due riusciranno a trovare ció di cui hanno bisogno nell'altro.