Harry
Intese gocce sapor cielo colavano dall'alto per poi scomparire nel basso delle vetrate.
Mi voltai e vidi il suo volto.
Un sorriso si fece largo nel mio volto, l'espressione quasi bambinesca del ragazzo su cui appoggiavo il capo mi riscaldò il cuore.
I ricordi della notte precedente invasero i miei pensieri come un urgano.
Flash dei baci bagnati, dei ti amo rubati, dei gemiti disperati, di Louis che si spingeva in me creando un unico corpo, un' unica entità esplosa per poi riessere messa insieme, due pezzi di cuori che ne formavano uno.
Un dolce respiro caldo mi inebriava, forti braccia mi cingevano il busto, delle dita scorrevano disegnando figure immaginarie lungo la mia schiena creandomi dei brividi.
Alzai una mano e la poggiai sui suoi capelli spettinati. Formai con le dita un gioco intricato, arruffando e lisciando il ciuffo che ricadeva leggiadro.
"Ma lo sai quanto sei bello?" mi sussurrò aprendo leggermente un occhio.
"Ma lo sai quanto sei lecca culo?" domandai ridacchiando.
"Sì e dovresti esserne a conoscenza pure tu, no?" un sorrisino sghembo si fece largo nel suo volto.
"Louis! Sei un idiota" ridetti imbarazzato.
Alzò nuovamente la coperta, precedentemente scivolata verso i piedi, fino a sopra le nostre teste, Si voltò completamente verso di me e mi disse "Inspirare il tuo profumo mi rende inerme, non so descrivere i brividi che si espandono per la mia spina dorsale non appena lo sento."
Sorrisi.
Zayn
Ore 23.45, non fui in grado di dormire, tormentato dai pensieri, così, uscii in terrazzo.
Lacrime amare si ostinano a colare lungo le mie ispide guance.
Un' esplosione si espande nel mio stomaco, un tragico tentativo di reprimere le sensazioni fa da spola ad un altro crollo.
Incoerenza, contrasto, dolore, rabbia.
Non so cosa sia giusto provare, sembra tutto così errante; non credo di avere la forza per continuare con quest'imbrunire di emozioni. Vivere è come un conto in sospeso con l'universo.
Provare a non cedere dopo che anche il destino mi rema contro. Sto tentando di non farmi impossessare dalla tristezza, ma Dio, è così fottutamente complesso. Un qualcosa di estremamente imo, intriso nell'anima, che mi trascina verso il fondo.
La vita che sto vivendo non è degna d'essere vissuta. Cazzo, sto sopravvivendo ancora, pensavo di aver sorpassato questa fase eppure sono ancora qua. Non volevo tornare a questo punto così doloroso, tutto cede sotto il peso di quello da cui cerco di nascondermi schiacciandomi, non respiro, sento un masso sopra il torace. Provo a rimuoverlo ma fa solo più male.
Mi sento così impotente, devo andare via, devo scappare da questo turbinio di elementi sbagliati che mi incatenano ad un esistenza di continue giornate buie, di momenti in cui il panico si impossessa del mio corpo, lasciandomi inerme, con il pericolo di essere divorato dagli squali che vivono aspettando di vedermi crollare per riuscire a sovrastarmi e staccare la spina a quelle che un tempo sembravano le luci del futuro, ma che ora sono solo un mucchio di vetri rotti che tagliano la speranza poggiata sulle mani, riducendole ad un mucchio di carne sanguinante. E' questione di secondi prima che gli squali se ne accorgano e seguano la scia lasciata dall'inesistente avvenire.
The party is over.
Sono fuori che aspetto da ore un segnale dal cielo notturno, eppure sto soffocando.
L'aria non ne vuole sapere di uscire dai cazzo di polmoni, incastrata come me in questa maledettissima vita. Vorrei che tutto andasse bene almeno per dieci minuti ed invece eccomi qui a disperarmi per una vita che non mi sta dando nulla se non motivi per interromperla, ma no, io non gli darò questa soddisfazione. Fanculo, sono un' masochista che ama il piacere che deriva dal soffrire. Devo cibarmi di qualcosa e questo è il mio piatto preferito.
Non sarò mai lo stesso, nonostante tutte le conversazioni avute, mi nascondo nell'alluvione aspettando il momento giusto per iniziare a vivere secondo le mie regole. Credevo di poterlo fare ma non ce la faccio più ad attendere, sto diventando schiavo del tempo. Le catene mi ancorano sperando di farmi annegare, il destino mi frusta, la realtà mi sbatte in faccia come dovrò sottostare per l'eternità ad un futuro di tristezze, il tempo ride delle mie sofferenze incitando la moira a frustare più forte, l'universo mi guarda ma decide di non venire in mio soccorso, la vita sta scappando non sapendo cosa fare.
Ed io? Io sto provando a sopravvivere, ancora.
Il coltello sulla schiena va semre più in profondità, si spinge fra le mie membra squartandomi l'anima.
La sensazione posa sulle mie ossa come un vetro tagliente.
Una scossa elettrica mi fa tornare in vita, devo trovare la forza per estrarre questa lama. Devo trovare la volontà di ribellarmi a questo strazio.
Sotto il cielo illuminato dalla luna fra le nubi temporalesche, decido di morire per rinascere.
Angolo "Autrice"
Buon pomeriggio carx lettorx!
No , non sono morta (per mia sfortuna), scusate il ritardo di tipo 4 mesi ma sono stati devastanti.
Detto ciò vi ringrazio per le letture!
Come sempre, scusate per eventuali errori grammaticali, di battitura, verbali..., appena avrò tempo ricontrollerò.
Vi abbraccio forte.
Sinceramente vostra:
-F
XOXO
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Sex Life [Larry/Ziam]
FanfictionI miei occhi rincontrarono i suoi. Verde nel blu. Blu nel verde. Una scarica di brividi lungo la schiena. -Questa storia riprende delle parti della serie televisiva "Sex Life"-