Aspetto inerme che il tempo trascorra sperando che l'inerzia mi protegga da scudo. Adesso quelle pagine colme solo da rose con petali cadenti al suolo, interpretato dal tipico bianco sporco, hanno assunto significato. Si crea un circolo vizioso, nella speranza che qualcosa cambi da sè, anche perché, seppur così non pensassimo, saremmo comunque costretti a farlo; aspettare che qualcosa cambi non è bello e rassicurante nemmeno per noi che aspettiamo, siamo coscienti di ciò che ci accadrà, di ciò che ci è accaduto e di ciò che ci sta accadendo, tentiamo solo di fingere che sia qualcosa di poca importanza, eppure quel vuoto, io lo sento, sento come se la contrazione, da me applicata, non sia mai abbastanza da permettermi di sconfiggerlo; tutto questo è davvero estenuante. Il cibo si blocca circa all'altezza della trachea e se non si blocca, scorre troppo velocemente. E' orribile tutto.Questa notte sotto il mio cielo non c'è neanche una stella, uno spiraglio di luce. Spero di incontrare qualcuno che mi faccia amare il mio cielo anche quando è senza stelle o particolari sfumature, per poi riempirmi lui stesso di stelle, galassie, di sfumature... e chissà, magari arriverà davvero, il momento di conoscere il mio cielo così per com'è. Mi sento un'equazione in disperata ricerca della sua incognita y. Chissà che quando alzi gli occhi, y, il tuo cielo non sia più luminoso e colorato del mio; spero che lo sia , così che tu possa spiegarmi cosa si provi ad essere senza incognite già da un po'.
Un'equazione completa.Ti aspetto fra brividi, cieli spenti e lacrime amare gettate all'interno.
Per Sempre Sotto Lo Stesso Cielo.