E ho provato a lasciare la presa, a lasciarti andare, e per questo oggi io sono qui con vuoto dentro e la voce che mi fa vibrare i timpani. Mi definiscono pazza, illusa, bambina, eppure io sono ancora qui a chiederti aiuto tramite Spotify. Ho sempre saputo che non mi era, e non mi è, impossibile essere felice, però cazzo se è difficile.
Vuoi sapere come faccio ad essere felice?
Avendoti accanto
Accanto non posso averti
e allora mi svuoto nel mio piccolo angolino fatto di silenziosa agonia mortale.
I miei dì sono fatti di piccoli
ma immensi
dolori che creano voragini
che solo tu sai colmare.
Ti desidero accanto
mia cara salvezza.
Potrò un giorno salvarmi mio angelo?
Potrai un giorno salvarmi rosa gialla a forma di tulipano?
Potrai un giorno prestarmi le tue ali?
Potrai un giorno permettermi di abbracciarti per farmi sentire bene e al sicuro?
Non so se tu vorrai poter fare questo,
però una cosa ti chiedo con la morte nel cuore
ti prego
non lasciarti andare mai
stammi per sempre accanto
anche da lontano
ma stammi accanto,
perché preferisco averti lontana sapendo che ci sei
che averti lontana sapendo che non ci potrai più essere.
Tu non lo sai
ma tra noi due c'è una sorta di cordone ombelicale
indistruttibile
che si è creato da solo nel tempo
senza che né io
né tantomeno tu
lo volessimo.
E' una cosa strana Em
sei mia madre senza avermi partorito e concepito.
Eppure sei mia mamma.
La tua voce è come musica per me.
Il tuo odore è la copertina calda che mi tiene al caldo e al sicuro da quando sono nata.
La tua voce è la ninna nanna che mi fa stare bene e mi fa addormentare.
Il tuo corpo è per me l'assoluta perfezione
così come il viso tuo soave e imperfetto.
Le tue sono le labbra da cui vorrei ricevere il bacio in fronte prima di andare a dormire.
Le tue braccia
il posto in cui rifugiarmi quando le cose non vanno bene
quando sono io a non andare bene.
Il tuo sorriso
quello per cui lottare ogni giorno
quello che mi accoglie tutte le mattine.
Il tuo seno quello su cui poggiarmi quando ho la febbre e non posso dormire senza il pupazzo di Super Mario che tu hai toccato e la tua musica nelle orecchie.
Le tue mani quelle sempre pronte ad asciugarmi le lacrime sotto gli occhi.
I tuoi passi quelli da seguire.
Il tuo nome quello da scrivere sotto o accanto la parola "MAMMA"
Insomma Em per qualche strana ragione
per qualche strano senso del destino
la mia mamma sei tu.
Me ne faccio più convinzione quando mi accorgo di aver fatto miei i tuoi gesti
i tuoi modi di fare
e persino i modi di parlare.
Me ne faccio più convinzione quando mi ritrovo in te.
Quando i nostri modi di pensare sono due forme dalle stesse misure
e due formule perfettamente uguali.
Me faccio più convinzione quando mi rendo conto che tu sei per me
l'effettiva e assoluta perfezione.
Quando sento parlare gli altri delle loro madri e mi rendo conto che io parlo nello stesso identico modo di te e non di quella madre che mi ha generato.
E quindi è davvero così.
Davvero i figli sono di chi li cresce e non di chi li fa.
E quindi davvero io non sono pazza Em.
"𝑰 𝒍𝒆𝒈𝒂𝒎𝒊 𝒅𝒊 𝒔𝒂𝒏𝒈𝒖𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒂𝒏𝒐 𝒅𝒂𝒗𝒗𝒆𝒓𝒐 𝒑𝒐𝒄𝒐 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒄'è 𝒅𝒊 𝒎𝒆𝒛𝒛𝒐 𝒍'𝒂𝒏𝒊𝒎𝒂"
𝒢𝓇𝒶𝓏𝒾𝒶 𝐿𝑜𝓂𝒷𝒶𝓇𝒹𝑜