Il giorno dopo il loro incontro, all'ora di pranzo, April si era incamminata verso la classe di Percy.
Quella mattina non l'aveva visto, ma aveva dato la colpa a tutti gli studenti che c'erano in cortile. Anche se era un ragazzo molto alto, con tutta quella gente era difficile vederlo.
Si avvicinó timidamente alla classe e, dopo aver fatto i suoi classici tre respiri, aveva fatto capolino dalla porta.
Aveva paura che Percy non la riconoscesse, che si fosse dimenticato di lei.
Lo vide seduto su un banco a parlare con altri due ragazzi. Il corvino mosse la testa verso di lei, e sorrise.
-Ragazzi, devo andare. Ci vediamo dopo - disse il ragazzo scendendo dal banco. I due ragazzi lo salutarono, guardandolo andare via.
Si avvicinò a lei con la mano alzata.
-Ciao April, come va? Ti sei ripresa da ieri?- le chiese.
-Si, grazie ancora- rispose la bionda.
-Non devi ringraziarmi, te l'ho già detto! Vieni, ti faccio vedere dov'è la mensa-.
I due ragazzi si avviarono, all'inizio ci fu un silenzio quasi imbarazzato tra i due, ma poi presero a parlare del piú e del meno con tranquillità, come se si conoscero da anni.
— Ω —
E così i mesi passarono alla Good High School.
April aveva trovato in Percy Jackson un amico fantastico. Con lui si trovava bene, lo considerava come un fratello maggiore.
Quando aveva bisogno di sfogarsi per via delle continue prese in giro di Jannete, Percy c'era.
Si incontravano dopo scuola e lei gli raccontava tutto. Il ragazzo riusciva sempre a farla ridere e quando era con lui non pensava ad altro.Però una cosa in quel ragazzo non le era ancora chiara.
Alcune volte lo sorprendeva a guardarla in modo strano, come se la studiasse. Lei gli chiedeva sempre cosa gli prendesse, ma Percy le rispondeva sempre "non é niente" .
Non lo capiva, ma non le importava. Ma ora, pensando a tutto quello che le sarebbe successo, aveva capito di aver commesso un grosso sbaglio a fregarsene di quelle occhiate.
**********
Era ormai iniziato dicembre, le vacanze natalizie sarebbero presto iniziate.
Come ogni giorno, lei e Percy stavano tornando a casa insieme.
-Sai, mia madre vorrebbe conoscerti, April- disse Percy, le guance leggermente rossate per via del freddo.
-D-davvero?- gli chiese, sorpresa, la ragazza, dalla sua bocca uscì una nuvola di condensa.
-Già, mi ha detto di chiederti se volevi venire a mangiare da noi questo sabato, visto che venerdì iniziano le vacanze. Ci sarà anche la mia ragazza, Annabeth. Anche lei é curiosa di conoscere la mia sorellina- rispose il corvino scoppigliandole i capelli con fare dolce.
Aveva iniziato a chiamarla così da un mese e ad April piaceva quel nomignolo.
-Certo che ci sarò!- esclamò la ragazza dai capelli biondi come il grano con un sorriso che Percy ricambió all'istante.
Poi iniziarono a parlare del più e del meno, senza accorgersi di alcune presenze che li stavano osservando da lontano.
— Ω —
Erano ormai arrivati davanti a casa Greco, quando Percy si fermò di colpo, i piedi ben piazzati a terra.
-Percy, che ti prende? C'è freddo qui, non ho voglia di prendermi un raffreddore per colpa tua!- esclamò April con sarcasmo mentre si stringeva nelle spalle per il freddo. Ma, in realtà, era preoccupata.
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Le (Dis)Avventure di due semidei
FanficApril Greco era una semplice ragazza di quindici anni,dislessica,che soffriva di deficit dell'attenzione e che si era appena trasferita da un paese della campagna della Lunigiana all'immensa città americana di New York. O almeno,così credeva. Tutto...