Capitolo 5 - April / Rey

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~ April ~

April era pronta a tutto dopo lo scontro di quel pomeriggio, ma vedere un centauro che poteva "sedersi" su una sedia a rotelle e diventare umano le fece pensare di essere in un sogno molto MOLTO strano.

Ma ricominciamo dall'arrivo di April al Campo Mezzosangue.

Erano arrivati davanti a una gigantesca villa a quattro piani dipinta di celeste. Percy l'aveva chiamata Casa Grande, spiegandole che quella villa fosse il Quartier Generale del Campo, se volevano metterla così.

Quando furono nelle prossimità della villa, April non poteva credere a quello che vedeva.

Davanti a sé aveva un centauro che stava parlando con due ragazzi, questi portavano una maglietta arancione sotto alle felpe.

La parte umana del centauro si fermava alla vita, lasciando sotto di sé la parte di cavallo dal manto color panna. La parte umana era quella di un uomo dalla folta barba castano scuro e gli occhi dello stesso colore, essi esprimevano una saggezza molto antica.

-Buon pomeriggio, Chirone. Ho portato al Campo una nuova semidea- annunció il ragazzo dai capelli neri, indicando April.

La ragazza fece i suoi classici tre respiri per calmarsi, poi si presentò -Piacere di conoscerla, io sono April Greco-.

-Il piacere é mio April, io sono Chirone, il direttore delle attività del Campo Mezzosangue. Percy, che ne diresti di farle fare il giro del Campo?- chiese il centauro guardando prima April poi il figlio di Poseidone.

-Certo, ma prima volevo chiederle una cosa. Sembra che April sia discendente di Poseidone, pensavo che potesse stare nella capanna di mio padre, visto che ha una parentela con lui- osservó Percy.

-No Percy, non é abbastanza una discendenza. Starà nella cabina di Ermes come tutti, quando sapremmo chi é il suo genitore divino, sarà trasferita nella sua capanna- rispose Chirone, serio, ma nei suoi occhi si poteva vedere della comprensione, capiva che il ragazzo non voleva lasciare sua cugina da sola in un luogo che non conosceva.

Percy sembró rimanerci male, ma April gli mise una mano sul braccio destro e disse -Tranquillo cugino, ogni mattina sarò davanti alla porta della tua capanna a romperti le scatole!-.

-É molto rassicurante, April- commentó il corvino, sarcastico, per poi sorriderle.

-Seguitemi, andiamo a parlare dentro. Vorrei farti alcune domande, April- disse Chirone, avviandosi verso l'interno della Casa Grande.

-Ma non dovevo farle fare il giro del Campo?- chiese, confuso, Percy.

-Dopo, ora venite- rispose il centauro.

I due semidei seguirono Chirone dentro all'edificio fino ad arrivare in una stanza che dava l'idea di essere il soggiorno.

Percy ed April si sedettero su uno dei divanetti che si trovavano nella stanza. La ragazza iniziò a guardarsi attorno: notò un cabinato di una sala giochi e dallo schermo potè dedure fosse il gioco di Pac-man, delle travi di vite si diramavano sui muri e, infine, un caminetto dove, sopra ad una mensola, c'era la testa di un leopardo impagliato addormentato.

-Ehm, Percy?- chiamò April, guardando prima il cugino e poi il leopardo.

-Cosa c'è?- chiese il ragazzo, poi sorrise seguendo la direzione dello sguardo della bionda. -Quello è Seymour, è stato messo li dal Signor. D. Sta tranquilla, sorellina, non morde... credo- le spiegò.

-Signor. D?- chiese ancora la ragazza più piccola, ancora più confusa.

-Dioniso, il dio del vino e direttore del Campo. Al momento non è qui- rispose Chirone, avvicinandosi a una sedia a rotelle. Il centauro infilò le zampe posteriori nel finto sedile e poi arretrò, compattando le zampe e la groppa equina fino a sembrare un semplice uomo seduto. I pannelli frontali della sedia si chiusero, fornendogli un paio di gambe finte.

Le (Dis)Avventure di due semidei Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora