Senza mai guardare sotto, come sopra un filo quasi rotto, il mio letto è un posto non sicuro per ripararsi dal caos che c'è intorno. e tu riusciresti a dormire sospeso in aria sapendo di poter cadere appena per la testa ti passa un pensiero sbagliato che quella testa la fa girare e ti fa precipitare?
Mi chiamo Stefano, ho vent'anni, ascolto Brunori ma anche la trap emotional e quella pesante, e quella sopra è la mia insonnia scritta in righe.
non dormo da mesi. succede sempre allo stesso modo: non mi addormento prima delle 3 del mattino, mi risveglio alle 4:30 e nelle mie giornate fortunate riesco a riaddormentarmi dalle 6 alle 7. a volte penso che questo sia il mio castigo per essere sempre stato un amante delle occhiaie che mi hanno negli anni aiutato a scopare. il viso consumato, gli occhi scavati, l'aria di qualcuno che non sa dove si trova ma che sa come trovare qualsiasi cosa è tutto ciò che mi ha contraddistinto per anni e che ho amato spasmodicamente, così come lo amavano le tipe.Comunque, questa roba dell'insonnia è una delle cose più infami che potesse capitare ad un overthinker barra super ambizioso come me, perché mentre nella notte, con gli occhi sbarrati verso il soffitto, cerco di divincolarmi tra pensieri che mi occupano il cervello, tutto ciò che riesco a fare è pensare a ulteriori nuovi progetti e a ripensare a come avrei potuto rispondere a delle conversazioni delle giornate precedenti o a come alcune persone abbiano impattato la mia vita. e cosa succede? succede che gli insonni si trovano costretti a dover mettere in pratica qualcosa da cui le persone spesso scappano disperatamente: stare soli con se stessi. perché se ti ritrovi disteso sopra a un filo quasi rotto, con i pensieri che ti ammazzano la testa, sei costretto a cominciare a ripulirne alcuni angoli, affrontando delusioni, ambizioni fallite, rapporti tossici, parole non dette, emozioni avvertite, in modo da metabolizzare, analizzare e eventualmente eliminare o conversare. e io ho capito che purificare il casino che ho in testa e sotto al mio letto, è l'unica iniziativa che mi aiuterebbe a combattere quel senso di disequilibrio e vertigine che avverto quando di notte, anche senza mai guardare sotto, sento di poter precipitare da un momento all'altro.
ripulire per dormire, purificare per interrompere l'atroce mal di testa.Questa roba dell'insonnia ha un impatto tutt'altro che positivo sulle mie giornate. e quando sei uno studente di giurisprudenza, un aspetto tale non è trascurabile, ma ho imparato a conviverci. quindi mi nutro di stress traumatico da lettura di anche una sola pagina di manuale, di poca gentilezza nei confronti delle persone, di calo drastico
dell'attenzione e di tutto ciò che potrebbe far sì che le mie giornate siano ripetutamente e unicamente giornate di merda.
devo ammettere, però, che l'insonnia mi ha insegnato ad essere più empatico nei confronti delle persone. prima di giudicare qualcuno per il suo modo di stare in pubblico, tutti dovrebbero pensare "ehi, potrebbe trattarsi di un insonne".Comunque, la mia terapista dice che dovrei semplicemente cambiare mind-set. dice che dovrei smettere di pensare che non dormire sia sbagliato, perché alcune cose sono sbagliate perché noi decidiamo che lo siano. e che quando metabolizzerò che l'insonnia non è poi così male, probabilmente riuscirò ad addormentarmi.
Nonostante la terapia, negli ultimi mesi non ho avuto alcun miglioramento, se non per le notti trascorse con una ragazza conosciuta in università. si chiama Luna, e quando l'ho conosciuta il suo nome mi ha subito rapito per via del tattoo a mezzaluna che ho sul fianco. Luna è bella da paura, con i capelli scuri e gli occhi verdi, e c'ha uno sguardo che uno a vederla pensa "se ci fosse lei in cielo illuminerebbe le notti anche con delle nuvole a coprirla". e poi ha delle curve pronunciate, che a me fanno impazzire, ma più di tutto mi piace il suo modo di farmi sentire la persona più in gamba sulla faccia della terra.Dopo aver scopato la prima volta da me, ancora mezzo nudo sul letto, ho cominciato a raccontarle del volontariato, del fatto che mi piace scrivere, della musica che ascolto, insomma, roba un po' da fighi. e da quel momento non ha più smesso di ripetermi che io, ai suoi occhi, sono semplicemente là persona più brillante che abbia mai conosciuto. "per come parli, per come sei misterioso, per come sai raccontare, per come scherzi, per come mi sfiori, per come sorridi e fai essere tutti d'accordo", ripete.
Ma il punto importante di questa storia è: quando dormo con Luna, ovvero almeno tre volte a settimana, addormentarmi non è più un problema, ma piuttosto un piacevole step fisiologico. il mio letto, da filo quasi rotto con intorno il caos, diviene con lei un posto sicuro in cui la mia testa diventa leggera e il mio corpo meno pretenzioso. un posto felice, come il rosso in mezzo alle nuvole in un pomeriggio grigio.
da quando dormo con lei sorrido più spesso, al punto che è diventato impossibile non desiderare di vederla in qualsiasi momento della giornata.Ora, ad esempio, sono qui a casa che la aspetto e so già che la mia notte avrà una piega diversa dal solito. e sorrido, come uno scemo.
mentre lavo i denti suona il campanello. mi precipito per aprire, la vedo arrivare di corsa, chiude la porta dietro di sé e mi salta addosso. cominciamo a scopare in giro per la casa. mentre è sul tavolo aggrappata a me dice: "non smettere mai di raccontare il mondo come fai con me, avrai sempre qualcuno che ti ama". "Io e te siam la stessa cosa", le dico. Continuiamo a scopare, per terra, in cucina, sulla lavatrice e infine sul letto. poi distesi mezzi nudi cominciamo a chiacchierare. "sei sexy anche solo mostrando il tuo cervello", mi dice. "non sottovalutarlo". poi ci rigiriamo entrambi sullo stesso fianco e finiamo abbracciati. così, dopo qualche minuto in cui non riesco a smettere di accarezzarle piano il volto, ancora una volta, contro ogni mia aspettativa, il sonno sta per impadronirsi di me. con gli occhi mezzi chiusi le dico: "Luna, per come mi fai sentire, per come ti prendi cura di me, per l'uomo che sono ai tuoi occhi, per come muovi le guance quando parli, per come conquisti il mondo a piccoli pezzi..."
"Cosa?" , risponde.
"Sei la mia melatonina".