CAPITOLO 4 - MAD CITY

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Passò un mese intero, e Ari aveva iniziato una scuola di specializzazione in medicina estetica a Seul

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Passò un mese intero, e Ari aveva iniziato una scuola di specializzazione in medicina estetica a Seul.

Quel pomeriggio andò all'aeroporto a prendere la sua amica Alex, in arrivo dall'Italia, con la valigia colma di album kpop pronti per essere autografati e curricula pronti per essere inviati ad ogni etichetta discografica della nazione.

''Aiutami con questa'' disse Alex ad Ari indicando la sua enorme valigia, senza nemmeno salutarla.

''Mi raccomando, fa' attenzione, qui dentro c'è la mia preziosissima collezione di Yuta.'' Aggiunse.

''Sei la solita psicopatica.'' Rispose Ari prendendo il bagaglio dell'amica.

Ad un certo punto l'intera fauna dell'aeroporto fu attratta verso l'uscita, e Ari ed Alex cercarono di farsi largo tra la folla impazzita.

''Ma che stanno guardando tutte queste persone?'' disse Ari lamentandosi.

''Yuta!'' Gridò Alex che spinse l'amica per farsi largo verso le porte d'uscita da cui stavano passando una serie di ragazzi completamente coperti dalla testa ai piedi.

''Si può sapere come ha fatto a riconoscerlo se non gli si vede nemmeno la faccia?'' Si chiese Ari.

Mentre Alex correva verso Yuta un'enorme guardia del corpo la placcò e la spinse sul pavimento. Dietro di lui camminava Taeyong, che balzò dopo l'impatto, portando una mano al petto e sgranando gli occhi per lo stupore.

''Gwenchana?'' Le chiese il ragazzo.

Alex guardò Taeyong dal pavimento pietrificata, senza riuscire a dire una parola. Era ancora più bello visto da così vicino. Aveva un cappello rosa che gli copriva i capelli blu, degli enormi occhiali da sole con lenti colorate rosa, una camicia beige, dei jeans di almeno tre taglie più grandi della sua e delle scarpe da ginnastica insensatamente grosse.

''Alzati psicopatica, guarda che il tuo amico giapponese è già uscito!'' Le gridò Ari mentre si avvicinava a lei, senza aver visto Taeyong dietro il possente corpo dell'uomo della sicurezza.

Una volta arrivata dall'amica le diede una mano ad alzarsi e Alex balbettò ''L-leader...'' indicando stupefatta il ragazzo davanti a lei.

Ari alzò lo sguardo e lo vide.

Lui la guardò incredulo, ma non disse nulla. Taeyong sapeva nascondere fin troppo bene i suoi pensieri, soprattutto davanti ai giornalisti.

Parlò con la guardia del corpo e gli disse all'orecchio ''Scorta queste ragazze fino al nostro dormitorio, dobbiamo sdebitarci per averla spinta a terra.''

La guardia, anche se un po' confusa dall'insolita richiesta del ragazzo, acconsentì e scortò le ragazze verso uno dei van neri con la scritta ''NCT'' sulla fiancata parcheggiati davanti all'uscita.

Durante il viaggio in macchina Alex disse ad Ari ''tu hai capito qualcosa di quello che ha detto Taeyong alla guardia del corpo?''

Ari rispose ''credo che ci stia portando alla sede della sm town per scusarsi con te, ma credo che dovremmo semplicemente ringraziare e chiedere di accompagnarci a casa.''

Cold Eyes Ice DiveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora