Labbra di rugiada

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Alexandra pov

Il castello era sempre in frenetico fermento, ben presto mi ritrovai a passare ore ancorata alla sedia del mio ufficio a firmare scartoffie e stipulare accordi sotto lo sguardo di disapprovazione di Taehyung e di Jungkook.

Mi seguivano ovunque e anche Jungkook era diventata ormai una costante nella mia vita, con le sue stupide battute egocentriche e i suoi sorrisi imbarazzati appena gli facevo qualsiasi complimento.

I suoi occhi vispi rallegravano le mie giornate e la sua presenza mi faceva sentire al sicuro.

Avevo preso l'abitudine di fare passeggiate serali con lui in giardino sotto la luce malinconica della Luna.

Ma non mi ero mai accorta degli occhi tristi e nostalgici che ci osservavano da lontano.

~~~

"Alexandra vuoi andare a fare un picnic con me nella radura ad est. Ho già preparato tutto, il cesto ed anche i cavalli." Jungkook improvvisamente mi si era avvicinato ed aveva detto questa proposta improponibile dato la grande mole di lavoro che dovevo ancora svolgere in giornata.
"Mi dispiace Jungkook, ma oggi proprio non posso devo ancora finire di revisionare questi trattati, firmare queste carte e leggere le lamentele del villaggio Nord."
"Insisto, so che lo vuoi e ne hai bisogno. Tae diglielo anche tu."

Alzai lo sguardo e guardai Taehyung che non aveva ancora proferito la sua opinione.
Nelle ultime settimane mi era sembrato più distante, ma forse era solo frutto della mia immaginazione.
"Penso che devi andare Ale, divertiti."
Detto questo lasciò velocemente la stanza, senza darmi nemmeno il tempo di chiedergli se stesse bene.
"Allora andiamo, dopo ti posso aiutare io con le scartoffie."
"Eh va bene, ma se non compilassi le scartoffie, come le chiami tu, questo impero andrebbe in rovina."
"Per questo sei una brava imperatore, non lasci nulla al caso, non come avrei fatto io se fossi stato al tuo posto."

Ora mi stava guardando, ma non riuscivo a resistere dall'alzare gli occhi al cielo per la sua sfacciataggine.
Con uno spintone scherzoso alla spalla dissi poi: "Per fortuna allora che non sei tu l'imperatore."

Si mise a ridere volgendo il viso al cielo e lasciando oscillare i suoi fluenti capelli, scuotendo la testa.

~~~

Dopo mezz'ora di viaggio finalmente eravamo arrivati nella prateria del Nord, rinomata per il suo gigantesco e maestoso salice piangente, che cresceva indisturbato nel suo centro accanto ad un grazioso lago.

Mi meravigliavo sempre di come appariva: così splendido, così luccicante di rugiada e di pioggia da quasi abbagliarmi gli occhi con la sua bellezza.

Non mi ero accorta che ero rimasta incantata per qualche minuto, fino a che Jungkook mi aveva richiamato per raggiungerlo perché non si era accorto che non stavo più camminando al suo fianco.

Con una goffa corsa arrivai vicino a lui e nel silenzio avevamo finito la camminata.

L'albero era ancora più bello da vicino ed accarezzai il tronco rugoso con la mano, sentendo le sue striature e il muschio su di esso.

Jungkook stava mettendo la tovaglia dove sederci e nel frattempo mi consessi di rilassarmi nella beata pace del luogo.
Gli uccellini cinquettavano felicemente creando una fantastica melodia con il frusciare degli alberi, grazie alla leggere brezza che accarezzava il mio viso.

"Alexandra puoi sederti."
"Si arrivo" con passo leggero mi avvicinai a lui e mi accomodai al suo fianco, potevo sentire il suo profumo fruttato.

Si tolse la giacca per il caldo della giornata e notai che aveva un motivo di intricati tatuaggi per tutto il braccio che finiva nelle dita della mano. Era un grosso ramo di ciliegio con all'interno incastonati una spada, un teschio ed un cuore.

L'imperatrice (BTS reverse harem)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora