Cuore di ghiaccio (flashback)

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Taehyung POV

Alexandra stava disegnando al mio fianco. Le ho sempre detto che era eccelsa nel farlo, ma lei come una stupida ogni volta che glielo dicevo girava la testa lontano dal mio sguardo ed enunciava quanto mi sbagliassi.

La prima volta che l'avevo incontrata aveva solo 5 anni ed io 7. Ricordo ancora il candido vestitino che indossava, le stelle di Betlemme adornavano i bruni capelli e il modo nel quale il Sole la faceva risplendere come se fosse una stella mandata dal cielo direttamente sulla Terra.

Sembrava un piccolo e tenero angelo.

Dal nostro primo incontro ci siamo subito sentiti in sintonia: mi portavo sempre dietro qualche dolcetto, perché avevo imparato in fretta che aveva sempre fame; lei invece rubava dalle cucine sempre i biscotti alla cannella che mi piacevano tanto. Poi presto avevamo scoperto di avere un sacco di interessi in comune nel corso della nostra conoscenza.

Amavamo tutti e due dipingere, duellare con la spada, fare scherzi a poveri malcapitati, ascoltare musica e passare i pomeriggi a fare passeggiate nel magnifico ed immenso giardino imperiale.

In sintesi la mia già splendida infanzia con un padre e una madre amorevoli si era solo migliorata con la conoscenza di Alexandra.

Purtroppo ero troppo ingenuo nel non sapere che quel fiore dalla rara bellezza non potava essere per sempre e solo mio.

Quando aveva quattordici anni tutti i nostri coetanei avevano una cotta più o meno effimera per lei. Qualunque di loro mi continuava a dire quanto fossi fortunato ad esserle amico, a poterle stare vicino e per sino poterle parlare. Alexandra, infatti, era la designata nuova imperatrice, per questo era sempre impegnata e non era in grado di vivere un'adolescenza normale.

Spesso loro facevano anche discorsi volgari sulla sua figura: "ha proprio delle belle labbra, non puoi lontanamente immaginate per cosa le userei se ne fossi in possesso". Potevo solo restare calmo e composto ascoltando quelle grossolanità, perché la maggior parte delle volte erano ragazzi più grandi e con maggior autorità.

Gli spasimanti più coraggiosi erano i miei compagni apprendisti cavalieri, poiché erano gli unici che erano capaci di conversare direttamente con lei, dato che Alexandra frequentava alcune delle sue lezioni di autodifesa con noi.

Non ricordo nemmeno il numero di persone che ha gentilmente rifiutato, facendo sentire il respinto neanche adirato, perché usava un'innata delicatezza e dolcezza nel farlo.

Il mio giovane cuore, purtroppo, non era preparato a vederla innamorarsi di qualcuno che non ero io.

5 anni prima

Da poco a palazzo era arrivata in visita un'importante famiglia reale d'Oriente, non ne conoscevo il nome e non era nemmeno interessato nel farlo.

Sapevo solo che volevo che se ne andassero nel modo più repentino possibile.

Alexandra aveva subito stretto amicizia con il loro figlio primogenito, Felix, che poi che nome insulso è Felix!?
Passavano le giornate a chiacchierare ed io per la maggior parte del tempo rimanevo in religioso silenzio a sentirli conversare.

Lei parlava sempre di lui: di quanto fosse intelligente, di quanto fosse bello, di quanto fosse carino e dolce. Ogni volta che la sentivo esaltarlo così apertamente sentivo una stretta al cuore.

Stavo camminando nel giardino imperiale lasciandomi confortare dal tepore dei raggi del Sole. Era una bella giornata e soffiava un leggero venticello che faceva oscillare poeticamente la chioma dell'imponente salice piangente.

L'imperatrice (BTS reverse harem)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora