Occhi d'inchiostro

74 11 5
                                    


Riaprendo gli occhi sentii qualcuno che mi scuoteva dolcemente e mi accorsi che era Eleonor, la mia cameriera personale, le mie confidente, le mie amica più cara insieme a Taehyung.

"Svegliati dormigliona dobbiamo prepararci oggi è il giorno dell'incoronazione." Disse con un sorriso gentile e uno sguardo leggermente angosciato, anche se nascosto egregiamente.

Mi alzai a fatica e mi diressi verso il bagno sapendo che mi stava aspettando una vasca d'acqua calda per lenire i miei nervi e i miei muscoli. Delle volte mi chiedo se sono troppo viziata, anche se Eleonor continua a ribadirmi che in realtà non lo sono per niente per gli standard di una principessa.

Nella vasca fluttuavano petali di rosa sull'acqua colorata dai sali profumati, il vapore che da essa si elevava era arrivato ad appannare lo specchio da muro e il mobiletto delle medicine nell'angolo della stanza.
Mi sfilai lo sotto vesti che indossavo il giorno prima e mi immersi nell'accogliente calore del liquido bollente fino al mento, per poi sprofondare con tutto il viso trattenendo il respiro per qualche minuto.

Trovandomi in quello stato Eleonor si precipitò vicino a me e dopo essersi rassicurata che stessi bene, alla quale domanda risposi con un finto sorriso, per niente credibile, iniziò a lavarmi le braccia con la spugna intanto che io respiravo l'aroma calmante del vapore profumato.
Quando le mie membra erano sciupate dall'acqua, ritornai in camera avvolta in un soffice asciugamano.

Appena entrata nella stanza notai l'enorme abito riposto in un busto: era rosso, ma un rosso che ricordava il sangue scuro, lo stesso colore che ti cola da un taglio, da una ferita.
Era decorato con diamanti, rubino e rifiniture d'oro.
La parte superiore era uno stretto corsetto che si chiudeva sul retro grazie ad un intricato motivo li lacci e che sul davanti presentava una scollatura a v, più profonda di quelle che ero abituata ad indossare.

La gonna era molto ingombrante e urlava prezioso, grazie ai tessuti lucenti e pietre preziose della quale era costruita.
Lo strascico era altrettanto imperiale lungo almeno tre metri e con ricami e disegni ricordando lo stemma del nostro impero, ovvero una rosa trafitta da una spada.

Ci sono volute ore, molta manodopera e forza di volontà, soprattutto da parte mia, ma ora ero pronta a varcare la porta della sala del trono e indossare la corona che mi spettava di diritto e dovere. Guardandomi, su uno dei grandi specchi del corridoio che mi faceva avvicinare sempre di più al mio destino, non riuscivo a riconoscermi: solo i miei occhi erano la stessa sfumatura d'oro i miei capelli e lo stesso color bruno, anche se nascosti dai tanti gioielli incastonati fra le ciocche.

Eleonora aveva fatto un lavoro magistrale col il trucco: avevo gli occhi contornati con varie sfumature di pigmenti neri e rossi, labbra dipinte borgogna e pelle lucente grazie ai numerosi oli usati su di essa.
I capelli erano raccolti in un'intricata capigliatura con qualche ricciolo ribelle che, scappato dalle numerose forcine, mi ricadeva sul viso incorniciandolo. Inoltre indossavo gli orecchini, le collane e gli anelli imperiali tempestati d'oro, rubino e qualche zaffiro.

~~~

Improvvisamente mi ritrovai senza accorgermene davanti al grande portone che mi separava dai sussurri dei nobili, dalle critiche, dal disprezzo... una volta oltrepassato lasciavo irrimediabilmente alle mie spalle la mia vecchia vita, la mia adolescenza, la mia spensieratezza.

Due guardie Imperiali spalancarono le porte e mi ritrovai a scrutare con sguardo indagatore i numerosi occhi che mi fissavano con varie espressioni che andavano dalla pietà al disprezzo, dalla pena alla soddisfazione spietata nel vedere in me una monarca che non in grado di guidare uno dei più grandi imperi del mondo.

L'imperatrice (BTS reverse harem)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora