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Sono passanti 6 mesi da quando ho preso quell'aereo e me ne sono andata dall'Italia. E mi sono trasferita in California precisamente a San Diego. Perché questa scelta? 

È sempre stato il mio sogno quello di andare in America, e stare il più lontano possibile dall'Europa.

Ho conservato i soldi, non li ho mai spesi, ho lavorato per tre anni interi, sapendo già che volevo andarmene e così ho fatto, quando ho raggiuto i soldi che mi ero prefissata sono partita. È stata la scelta migliore della mia vita.

Pian piano sto cercando di rifarmi una nuova vita, mi sto abituando a questo posto e sto migliorando con l'inglese. Devo ringraziare i miei fratelli, che hanno insistito ad insegnarmi questa lingua, mi avevano fatto imparare solo le basi, giusto per formulare una frase, però comunque mi sono servite le loro lezioni. Ora posso dire che so parlare questa lingua, senza usare il traduttore o cose del genere.

Parlando dei miei fratelli, sì ne ho due, un gemello e un fratello più grande di un anno. Perché sono partita senza di loro? Beh perché i nostri rapporti si sono chiusi a causa di un malinteso, che nessuno dei tre è riuscito più a "risolverlo". Che stupidi vero?

Anche loro sono partiti senza di me, ma questo già due anni fa.

Mi hanno lasciato quando avevo 16 anni, pensando che mi avrebbero lasciato in buone mani, con mia madre, sapendo che mio padre fosse in prigione.

Pessima scelta, colei che mi ha partorito mi ha sempre odiato, i suoi preferiti erano i miei fratelli, me l'ha sempre detto sia a parole che con i gesti. Non se n'era mai fregata di me, potevo anche morire, lei si sarebbe messa a ridere, ma nel vero senso della parola. Le cose sono peggiorate con l'arrivo del suo nuovo fidanzato. Dopo che mio padre era andato in prigione, non era manco passato un anno che se la spassava con altri uomini tra cui lui.  𝐺𝑒𝑜𝑟𝑔𝑒 𝑀𝑖𝑐ℎ𝑎𝑒𝑙𝑠𝑜𝑛, il mio incubo.

I miei fratelli questo non lo sanno, e non penso che lo sapranno mai, sicuramente pensano che io viva ancora solo e soltanto con mia madre.

Ora sono qui, in una nuova vita, lontano da tutti e sono felice così. Non posso dire che ho fatto amicizia con tantissime persone o che sono la più popolare della scuola, ma mi va bene così, non voglio dare troppo nell'occhio, non voglio ricevere domande scomode come il mio passato, quindi cerco in tutti i modi possibili di passare inosservata. I primi mesi sono stati duri, tutti gli occhi erano rivolti a me ed il perché mi fossi trasferita, ma dopo un po' tutti si sono dimenticati della mia esistenza e io così potevo finalmente respirare.

L'unica che ha insistito nell'essermi amica è stata Chloe. Con la sua testardaggine non ha mai mollato la presa su di me, e alla fine siamo diventato amiche. È una persona davvero curiosa e questo non va a mio vantaggio, perché proprio io odio le domande e scappo da esse. Infatti lei con il tempo ha iniziato a rispettare i miei silenzi.

Siamo l'opposto, lei dolce, fine, gentile e studiosa, io scontrosa, per lo più delle volte stronza, menefreghista e no, non mi piace studiare, pure se ho ottimi voti.

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