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Sono seduta nella caffetteria della scuola, la San Diego High School, sì frequento ancora le superiori, esattamente è il mio ultimo anno e poi posso fare quello che voglio. Quando non vado a scuola lavoro, in un semplice negozio di libri, giusto per non consumare tutti i soldi che ho.

"Daii Daphnee, per favore vieni alla festa con me di stasera, non ci voglio andare da sola" sbuffo per la millesima volta. Stamattina Chloe ha deciso di volermi rompere le palle insistendo di voler andare a questa stupida festa. Sì okay, che mi piacciono, ci vado solo per l'alcool, il fatto è che già siamo andate l'altro ieri ad una festa e mi sono ubriacata a tal punto da non ricordare più il mio nome, non scherzo.

"A che ora e poi decido" ruoto gli occhi al cielo, mentre lei esulta e urla senza un minimo di ritegno. "Allora, alle 22 ci dobbiamo trovare là perché sicuramente ci sarà gente, e sai che non mi piace fare la fila", mi sorride raggiante.

Appena pronuncia questa frase suona la campanella, la saluto scuotendo la mano, e poi me ne vado nella mia classe. Devo fare le ultime due ore e sono libera di andare a casa, finalmente. Ho un incredibile mal di testa dopo aver sentito due ore consecutive la professoressa di matematica, quella strega.

Svolto l'angolo e non appena alzo la testa sbatto contro qualcuno. "Oddio scusami non ti avevo vista" si scusa una voce maschile. "Cristo, la prossima volta guarda dove cammini!"

Un'altra cosa di me, mi irrito facilmente, come in questo momento, alzo lo sguardo, massaggiandomi il gomito che ho sbattuto vicino al muro a causa di questo ragazzo. Penso che sia dell'ultimo anno, oppure forse mi sbaglio, ma dalla stazza che ha, sembra che è un armadio, forse fa qualche sport a scuola, non saprei, è la prima volta che lo vedo, occhi chiari, capelli mori e ricci.

Raccolgo lo zaino che mi è caduto, lo sorpasso e volontariamente gli dò una spallata.

***

È pomeriggio inoltrato e sto aspettando Chloe che venga a casa mia per prepararci insieme, alla fine ho accettato. Già ho fatto la doccia, quindi mi devo solo cambiare e truccare, mi aiuterà poi lei.

La mia casa è un semplice appartamento in un palazzo. Non è né grande né piccolo, è giusto per me, e mi piace così com'è fatto. Dista 5 minuti a piedi da scuola ed è al centro città quindi è perfetto.

Mi affaccio alla finestra nel tentativo di vedere la macchina della mia amica, ma non la vedo. Però una cosa mi cattura lo sguardo, da come vedo a fianco al mio palazzo, c'è una piccola villa, e sono parcheggiate due macchine, ed è una cosa insolita. Da quando sto qui, non ché 6 mesi, non ho mai visto l'ombra di una macchina vicino a quella villetta. Forse sono persone che si sono trasferite da poco e io non me ne sono accorta.

Vengo distratta dal bussare al campanella del mio appartamento. L'unica persona che insiste così tanto è Chloe, un giorno l'ammazzerò.

"SE NON LA FINISCI DI BUSSARE, TI STRANGOLO" urlo aprendo la porta, e me la ritrovo davanti con una borsa più grande di lei, sicuramente colma di vestiti.

"Ma cos'è tutta questa agitazione, hai mangiato pane e frustrazione prima di aprirmi la porta?" mi sorride ed entra in casa, lancia la borsa sul divano e va a prendersi un bicchiere d'acqua nel mentre io la guardo.

"Comunque nella borsa, ho vari vestiti davvero belli, te li devi provare" batte le mani come una bambina. Cammino nel soggiorno di casa mia fino a raggiungere la cucina dove sta la ragazza dai capelli biondi.

Molto persone ci confondono per sorelle, infatti ci somigliamo parecchio. Tutte due bionde con occhi chiari, però lei ha gli occhi azzurri, io verdi, e poi abbiamo la stessa statura. L'unica cosa che ci differenzia è il carattere. È sempre stata la più socievole, ed è anche stata la prima persona che mi ha rivolto la parola a scuola.

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