Prologo.

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Annoto i miei pensieri su un quadernetto, mentre nella mente si materializza soltanto Lei.

Metà angelo e metà diavolo.

Aveva un buon sapore, un buono odore, era tutta buona, ma proibita.
Ogni volta avevo voglia di fare nuove esperienze con lei, perché mi risvegliava, le mie fantasie più assurde, tutte le sensazioni che non avevo mai provato in trentatré anni di vita.
Era più donna di molte mie coetanee.

Non facevo altro che scoparla, baciarla, abbracciarla, ogni ora del giorno, ogni fottuto istante, ogni volta il cuore ci batteva all'idea di incontrarci di nascosto, in un posto in cui possiamo essere solo un uomo e una ragazza che si amano.

Futura, era diventata la mia droga.
La mia delirante ossessione.
La bambina, aveva rivendicato il suo ruolo, in questa storia.
Il suo posto nel mio glaciale cuore, riscaldandolo.

Io non avevo fatto altro che rubarle l'innocenza, strappandogli di dosso i vestiti.
Lei non faceva altro che strapparmi l'anima.

Spesso succedeva, di sostituire, addirittura, i miei incubi, sui vari omicidi che ho commesso, con sogni erotici su di lei, su di noi, tanto che non riuscivo a calmarmi e mi eccitavo come un ragazzino della sua età.
Come se fossi senza controllo.
Eravamo tossici e devastanti, insieme.

:<<Continua, me staje acceren e piacer.
No ossaje, comme e bell, il tuo fondoschiena visto da qui.>>

Le diedi uno schiaffo sulla natica, lei sobbalzò in avanti, con un sorriso malizioso.

:<<Che re Cirù?
Non hai mai avuto una donna vera!>> disse Futura, con le gote arrossate.

Ammiravo il segno rossastro sulle sue natiche.

Più la guardavo, stringersi tra le mie braccia e più ero convinto di quello che stava accadendo.

Lei, mi apparteneva completamente e avrei ucciso a mani nude per lei.

𝑨𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒑𝒓𝒐𝒊𝒃𝒊𝒕𝒐. 𝑪𝒊𝒓𝒐𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊 𝒆 𝑭𝒖𝒕𝒖𝒓𝒂𝑫𝒊𝑺𝒂𝒍𝒗𝒐.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora