Capitolo. 28 Meraviglioso.

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Ciro

Mi sembrava un sogno, quello che era successo tra me e quella piccola insolente

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Mi sembrava un sogno, quello che era successo tra me e quella piccola insolente.
La mia piccola insolente, la ragazza occhi cielo e con il viso da bambina.
La madre di mia figlia, l'unica donna per me.
La mia unica via e direzione.

Iniziava a starmi stretto quel ruolo di Boss, che tanto ostentavo.

Era vero, era il mio sogno ma Futura e mia figlia mi avevano sconvolto i piani.

Io avevo deciso di non impegnare il mio cuore, per essere sempre più freddo e cinico.
Ma mi sono innamorato ragazzi!

L'amore non lo decidi, arriva e Boom ti colpisce come una bomba.

Stavo iniziando a ricordare, cosa sognavo da bambino prima che mio padre mi facesse il lavaggio del cervello.

Amavo disegnare e in carcere, mi ero tatuato molte volte da solo.

Non ho mai tatuato nessuno se non me stesso o miei fedelissimi.

Iniziavo a pensare?
Se alla veneranda età di trentatré anni, fossi in tempo per cambiare.

Nonostante, non fosse semplice uscire da quella selva oscura, come recitava Dante.

In uno degli appunti di Futura, che erano rimasti nel Faro, prima che le prendessi la verginità e ci ritrovassimo in questa orrenda situazione.

Era, tra le mie gambe, nuda, calda, con i miei succhiotti ovunque, rilassata e con i capelli dorati sparsi sulle spalle.

Ogni, tanto le baciavo la schiena, tracciando la sua anima e spina dorsale.

Le accarezzavo il ventre, mentre lei chiudeva gli occhi, godendosi le mie carezze.

Non era stato, sesso, avevamo fatto l'amore quello forte, intenso, sublime.

Una famelica passione!

:<<Ciro, ma tu sei sicuro che...
Insomma non mi sei venuto dentro?
Abbiamo Sole che ha soltanto quattro mesi.
Siamo sfuggiti da mia nonna, qui.
Voglio prendere il diploma.
Siamo in guerra, non mi sembra il caso.>> disse preoccupata, mentre io le accarezzavo i capelli.
:<<Stai tranquilla, bambina mia.
Più tardi esco e ti compro le pillole.
Ma sappi che è sulament po mument.
Pecché, quann s'acconcé tutt cos.
Io voglio, vivere i nostri rapporti completi.>>

Lei, fece una faccia contrariata.
Soffriva di ideali di femminismo ma questi le li aveva inculcati, punto e virgola.
O meglio Paola Vinci, la direttrice dei miei stivali, per essere educato.

Ad interrompere quella conversazione, in piena notte, fu il pianto di Sole.
Si era svegliata.

:<<La bambina.>> disse Futura, cercando il primo indumento che li capitava a tiro.
:<<Statt quiet.
Vado io e la porto qui, con la navicella.>> dissi.

𝑨𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒑𝒓𝒐𝒊𝒃𝒊𝒕𝒐. 𝑪𝒊𝒓𝒐𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊 𝒆 𝑭𝒖𝒕𝒖𝒓𝒂𝑫𝒊𝑺𝒂𝒍𝒗𝒐.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora